Doppietta scozzese
Il Napoli vince il posticipo e “La capolista se ne va”: è sorpasso all’Inter!

dallo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, l'inviato:
Michele Bellame
Prima della partita, fra facebook e whatsapp, con un pizzico di simpatica blasfemia, giravano i fotomontaggi di una speranzosa fumata azzurra dal comignolo della Cappella Sistina. Poco dopo, arrivavano le foto di Ranieri con la papalina in abito papale. Ad alcuni, quella in cui Antonio Conte gli baciava la mano. Tutto questo accadeva nelle due ore di vigilia al big match di questo turno di Serie A. Napoli - Torino ha gli occhi puntati di tutto il campionato: i tifosi di ambedue le squadre, naturalmente, ma anche quelli dell'Inter, e delle contendenti all'Europa.
La doppietta di Scott McTominay mata il Toro granata, ed il Napoli vince 2-0 il posticipo serale di massima serie. Questa vittoria permette ai napoletani di superare di tre punti l'Inter che ha perso in casa per 0-1 contro la Roma di Ranieri. Il campionato va via concludendosi, siamo alla fine di aprile, mentre l'autore scrive c'è il Maradona che fa festa ed i cori delle due curve si mischiano ai ritmati tamburi dei tifosi ospiti.
Napoli - Torino, il primo tempo: due gol scozzesi, e momentaneo primato

Dire che il gol era nell'aria, non renderebbe l'idea di come l'impianto di Fuorigrotta ha spinto la squadra di casa da quando è incominciato il riscaldamento. Nei primi dieci minuti di partita, è un vero assedio degli uomini di Conte verso la porta di Milinkovic-Savic; al 7° minuto, il Napoli passa in vantaggio: pallone al centro dell'area di rigore, su cui arriva prima di tutti Scott McTominay, alla nona rete stagionale. Il tifo è incessante, compreso quello ospite, giunto nel capoluogo campano in parecchie unità, che fa sentire il proprio supporto dai colori granata.
Però, i loro beniamini, non riescono ad essere propositivi: Vanoli, da bordocampo, è visibilmente contrariato dell'atteggiamento dei suoi. Qualche accenno, arriva al 19°, ma Adams non arriva al passaggio teso in area.
Il Napoli continua a mantenere il pallino del gioco, ed i pericoli offensivi arrivano perlopiù dalla fascia destra, quella stessa da cui è arrivato il passaggio per il gol di McTominay. La catena fra Di Lorenzo e Politano funziona ad occhi chiusi. Lukaku fa a sportellate con chiunque gli si ponga davanti ed è il primo a chiamare il pressing dei suoi compagni di squadra. Questo predominio del gioco non compromette, dunque, la lucidità in fase di difesa dei padroni di casa. Alla mezzora, primo calcio d'angolo per gli ospiti. Bandierina alla sinistra di Meret. Alla battuta, va Biraghi, in orbita Napoli durante il mercato di riparazione, ma la difesa azzurra allontana con efficacia.
Verso la seconda metà del primo tempo, il ritmo degli azzurri è più basso, ed il Torino prova a venir fuori. Poco però è durata la carica offensiva che avevano gli ospiti, perché al 41° c'è il raddoppio del Napoli, ancora con McTominay: imbucata centrale per il centrocampista scozzese che si fa trovare pronto, nella girata, ad infilare in gol per la seconda volta. Doppia cifra per il numero 8, alla prima stagione a Napoli.
Napoli - Torino, il secondo tempo: poco granata e tanto azzurro, finisce 2-0

La squadra ospite entra in campo con un piglio diverso rispetto alla prima frazione di gioco: hanno un ritmo più arrembante, e riescono ad andare al cross più spesso di quanto fatto nei primi quarantacinque minuti. La difesa del Napoli sembra solida, ma le uscite sono imprecise, ed il gruppo di Vanoli ne approfitta di continuo. Al 53°, brutta entrata di Ilic, neo entrato, su Anguissa che rimane a terra per qualche minuto. Infatti, Conte chiama il cambio: entra Billing al suo posto. La partita non è bella da vedere, nella ripresa: il Torino è arrembante e falloso, ma comunque non va al tiro. Così come il Napoli, che all'ora di gioco, nel quarto d'ora del secondo tempo quindi, rischia troppo nella ripartenza dal basso e non affonda in attacco.
Il match si avvia alla conclusione: nel secondo tempo, poche azioni da rete
—Per smorzare il ritmo, ci prova Politano, a far ubriacare di finte la retroguardia avversaria: un suo passaggio per Spinazzola largo a sinistra, consente il cross al centro, colpo di testa di Billing che però si stampa sulla traversa. Prima azione pericolosa del secondo tempo. Proprio in questo periodo d'attacco, una corsa sulla fascia sinistra di Buongiorno lo costringe al cambio: evidentemente, non ha retto all'ultimo allungo. Pronto ad entrare Rafa Marin, all'esordio casalingo in campionato. Il Torino perpetua nel possesso palla, senza però affondare.
Il finale, è tutto sommato a tinte azzurre, con qualche lieve tentativo di trovare il terzo gol: l'unico che ne ha ancora è il solito Politano che non si stanca mai. Al netto della girandola - reciproca - di sostituzioni, il ritmo lento non ne risente: il Napoli è riuscito ad arginare ogni attacco offensivo, rendendolo quindi inoffensivo. Al Torino va l'onore delle armi, che è sceso al Maradona con una classifica già acquisita ma che si è impegnato. La partita finisce quindi 2-0 a favore dei padroni di casa, che superano l'Inter: 74 il Napoli, 71 i nerazzurri.
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