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Juventus, da Vlahovic ad Yildiz: l’etimologia dei cognomi della Serie A

Stefano Sorce
Stefano Sorce
Ogni cognome racconta una storia. Dietro la maglia bianconera non ci sono solo campioni, ma discendenze antiche, radici linguistiche e simboli che parlano di forza, fede, terra e destino
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Nella notte torinese, quando le luci dell’Allianz Stadium si spengono e il fruscio delle sciarpe bianconere si placa, c’è una magia silenziosa che attraversa gli spogliatoi: non sono solo i nomi a campeggiare sulle divise, ma le storie antiche che essi portano con sé. Ognuno di quei cognomi ha radici, significati, racconti che vanno oltre il pallone, e in questa rosa della Juventus gli intrecci linguistici diventano un romanzo a sé.

Immaginate un viaggio attraverso epoche e regioni: dalla “roccia” del latino Pietro che diventa Perin, al “figlio del fuoco sacro” scozzese di McKennie; dalla “stella” turca Yildiz che illumina il numero 10, al “guerriero con la lancia” Rugani che difende la linea con fierezza. È una sinfonia di etimologia, un’eco di piantagioni, monarchie, villaggi montani e antiche radici slave, e tutto ciò si mescola nel programma quotidiano di una squadra, quella della Juventus, che costruisce il futuro col pallone tra i piedi.

Qui, i cognomi non sono solo parole. Sono scudi, bandiere, promesse. Sono segnali di identità che, tra dribbling e tackle, ricordano che sul prato verde non scende solamente un calciatore, ma un intrico di nomi che sussurrano: “Ecco chi sei, e da dove vieni”. Preparatevi: tra le righe nere della Juventus e il bianco delle speranze europee, il nostro viaggio nel significato dei cognomi è pronto a iniziare.

Dalla roccia di Perin ai gatti di Gatti: quando i cognomi raccontano la Juventus

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Mattia Perin (Latina, 10 novembre 1992) - Il cognome Perin affonda le sue radici nel Nord-Est d’Italia, in particolare tra Veneto e Friuli, dove è tuttora piuttosto diffuso. Si tratta di una forma ipocoristica, cioè affettuosa o abbreviata, del nome Piero o Pietro. In queste regioni, infatti, “Perin” veniva usato per indicare “il piccolo Pietro” o “il figlio di Pietro”. L’origine ultima del nome risale al latino Petrus, derivato dal greco pétros, che significa “roccia” o “pietra”.

Gleison Bremer (Itapitanga, 18 marzo 1997) - Il cognome Bremer ha origini tedesche e deriva da un toponimo: indica, infatti, una persona proveniente dalla città di Brema (Bremen in tedesco), situata nel nord della Germania. È un cognome etnico, formato come “Bremer” = “di Brema” o “abitante di Brema”, con lo stesso suffisso che si ritrova in molti cognomi tedeschi legati ai luoghi d’origine. La presenza di questo cognome in Brasile si deve alle forti migrazioni tedesche del XIX secolo, che portarono molte famiglie dell’Europa centrale a stabilirsi nel sud del Paese, dove il nome è ancora oggi relativamente diffuso.

 

Federico Gatti (Rivoli, 24 giugno 1998) - Il cognome Gatti è tra i più diffusi in Italia, con radici antiche e significati molteplici. Deriva dal sostantivo “gatto”, a sua volta proveniente dal latino cattus, e in origine poteva avere una valenza sia affettuosa che descrittiva. Spesso veniva attribuito a persone agili, scaltre o con tratti fisici associati al felino, come occhi vivaci o movimenti rapidi. In altri casi, indicava un soprannome scherzoso o un riferimento simbolico alla furbizia e alla capacità di cavarsela in ogni situazione. Un cognome che, nel caso di Federico Gatti, sembra quasi un presagio: difensore attento, istintivo e pronto a “balzare” sull’avversario come un felino, incarna perfettamente quella prontezza e quell’istinto che il suo nome porta con sé da secoli.

Da Lecco a Castricum passando per Coimbra: etimologie e destini in maglia bianconera

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Manuel Locatelli (Lecco, 8 gennaio 1998) - Il cognome Locatelli è tipicamente lombardo e molto diffuso nelle province di Bergamo, Brescia e Lecco, proprio dove è nato Manuel. Deriva dal termine medievale locato, cioè “affittuario” o “colui che prende in affitto un terreno o una casa”. In origine, quindi, Locatelli indicava una persona che viveva o lavorava su un terreno preso in concessione o in affitto, in un’epoca in cui i rapporti tra contadini e proprietari terrieri erano regolati da contratti di “locazione”. Un cognome che racconta radici concrete e legate alla terra, ma anche senso di responsabilità e appartenenza: qualità che ritroviamo nel gioco di Locatelli, centrocampista della Juventus che dà equilibrio e solidità alla squadra, come una colonna portante che tiene unita la struttura di un’intera comunità.

Lloyd Kelly (Bristol, 6 ottobre 1998) - Il cognome Kelly è di origine irlandese e tra i più diffusi nell’isola. Deriva dal gaelico Ó Ceallaigh o O’Kelly, che significa “discendente di Ceallach”. Il nome personale Ceallach è antichissimo e di etimologia complessa: può significare “guerriero”, “combattente” o, secondo altre interpretazioni, “uomo delle chiese”, in riferimento al termine ceall (“chiesa”). Si tratta di un cognome associato a molte famiglie nobili irlandesi, diffuse soprattutto nelle contee di Galway, Meath e Roscommon, e nel tempo divenuto sinonimo di fierezza e determinazione.

Francisco Conceicao (Coimbra, 14 dicembre 2002) - Il cognome Conceicao è di origine portoghese e deriva dal termine religioso Imaculada Conceição, cioè “Immacolata Concezione”, uno dei dogmi principali del cattolicesimo. In Portogallo e in Brasile, è un cognome molto diffuso, spesso legato a devozione mariana o a famiglie che prendevano il nome da una chiesa o un santuario dedicato alla Vergine Maria. Letteralmente, Conceição significa “concezione” o “atto del concepire”, ma nel contesto spirituale richiama purezza, nascita e protezione divina. Un cognome che porta con sé una connotazione di grazia e benedizione, e che, nel caso di Francisco Conceicao, si sposa curiosamente con il suo stile di gioco leggero, creativo e istintivo, quasi “ispirato”, come se ogni suo dribbling nascesse da un atto di pura intuizione.

Teun Koopmeiners (Castricum, 28 febbraio 1998) - Il cognome Koopmeiners è di origine olandese e appartiene alla categoria dei cosiddetti “cognomi professionali”, cioè derivati dal mestiere svolto da un antenato. È composto da due parti: koop, che significa “commercio” o “acquisto”, e meiner (dal verbo mijnen), cioè “colui che gestisce” o “colui che lavora con”. Letteralmente, quindi, Koopmeiners può essere tradotto come “commerciante” o “uomo d’affari”, qualcuno che tratta e gestisce scambi o beni. È un cognome che riflette l’operosità tipica dei Paesi Bassi, un popolo storicamente legato al commercio marittimo e alla precisione nei conti.

Tra stelle, montagne e lepri: la Juventus parla il linguaggio del mondo

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Dusan Vlahovic (Belgrado, 28 gennaio 2000) - Il cognome Vlahovic, numero 9 della Juventus, è di origine serba e deriva dal termine Vlah, che in area balcanica indicava anticamente le popolazioni di lingua romanza, spesso pastori o abitanti di regioni montane. Il suffisso -vić è un patronimico molto comune nei paesi slavi e significa “figlio di”, per cui Vlahović si traduce letteralmente come “figlio del Vlah” o “discendente dei Vlahi”. In origine, dunque, il cognome era usato per indicare l’appartenenza a una stirpe o a una comunità montanara, forte e indipendente, legata ai pascoli e alle tradizioni antiche dei Balcani.

Kenan Yıldız (Ratisbona, 4 maggio 2005) - Il cognome Yıldız è di origine turca e significa letteralmente “stella”. È uno dei cognomi più poetici e diffusi in Turchia, spesso scelto dopo la riforma dei cognomi del 1934, quando i cittadini turchi adottarono un cognome ufficiale. Il termine yıldız deriva dall’antico turco yultuz e simboleggia luce, bellezza e aspirazione verso l’alto. Nella cultura turca, la stella rappresenta anche la guida e la speranza, elementi spirituali legati al destino e alla fortuna. Un significato perfetto per Kenan Yıldız, giovane talento luminoso della Juventus: il suo cognome non è solo un nome di famiglia, ma un destino scritto nel cielo, quello di brillare.

Edon Zhegrova (Herford, 31 marzo 1999) - Il cognome Zhegrova è di origine albanese e deriva dal toponimo Zhegër (in serbo Žegra), un villaggio situato vicino a Gjilan, in Kosovo. Si tratta dunque di un cognome toponimico, cioè legato al luogo d’origine della famiglia. Il nome Zhegër potrebbe a sua volta provenire da una radice illirica o slava antica, collegata al concetto di “calore” o “terra bruciata”, connesso al paesaggio o al clima del luogo. In sostanza, Zhegrova significa “colui che proviene da Zhegër”, un cognome che racchiude il senso di appartenenza a una terra precisa e alle sue radici.

Arkadiusz Milik (Tychy, 28 febbraio 1994) - Il cognome Milik è di origine polacca e deriva da una radice slava legata al termine miły, che significa “caro”, “amato”, “gentile”. È quindi un cognome affettivo, che in origine poteva essere attribuito come soprannome a una persona dal carattere piacevole, amichevole o benvoluto dalla comunità. Nel corso dei secoli, da miły sono nati molti cognomi e nomi propri nell’area slava (come Milan, Milosz, Milek), tutti connessi all’idea di benevolenza e cordialità.

Pierre Kalulu (Lione, 5 giugno 2000) - Il cognome Kalulu ha origini congolesi (dalla Repubblica Democratica del Congo) ed è di derivazione bantu. Nella lingua ciluba, una delle principali lingue bantu parlate in Congo, Kalulu significa “lepre” o “coniglio selvatico”. Il termine, in molte culture africane, è associato a rapidità, intelligenza e astuzia, qualità che la tradizione attribuisce a questo animale. In alcune fiabe popolari bantu, la lepre Kalulu è un personaggio scaltro e ingegnoso, capace di superare avversari più forti grazie alla sua furbizia.

Adzic, Kostic, Openda e McKennie: la Juventus dei nomi che camminano sul fuoco

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Vasilije Adzic (Niksic, 12 maggio 2006) - Il cognome Adzic, talento prezioso della Juventus, è di origine montenegrina e deriva dal termine turco Hacı (in albanese Haxhi, in serbo Hadži), che significa “pellegrino”, ossia colui che ha compiuto il pellegrinaggio alla Mecca o, in senso più ampio, una persona devota che ha intrapreso un viaggio sacro. Durante il periodo ottomano, questo titolo d’onore fu adottato in molte regioni dei Balcani e, col tempo, divenne un cognome ereditario. Il suffisso -ić (molto comune nelle lingue slave) significa “figlio di”, perciò Adžić può essere tradotto come “figlio del pellegrino”.

Filip Kostic (Kragujevac, 1º novembre 1992) - Il cognome Kostic è di origine serba e appartiene alla tipica categoria dei cognomi patronimici, cioè derivati dal nome di un antenato. In questo caso, il nome di origine è Kosta o Konstantin, equivalente di Costantino. Il suffisso -ić, comune nei paesi slavi, significa “figlio di”, per cui Kostić può essere tradotto come “figlio di Kosta” o “discendente di Costantino”. Il nome Costantino proviene dal latino Constans, cioè “fermo”, “stabile”, “costante” — un termine che evoca solidità, determinazione e perseveranza.

Lois Openda (Liegi, 16 febbraio 2000) - Il cognome Openda è di origine congolese (Repubblica Democratica del Congo) e deriva dalle lingue bantu, in particolare dal gruppo linguistico kikongo. Il termine Openda può essere interpretato come “colui che apre”, “colui che libera” o “colui che dà inizio”, da radici verbali che richiamano il concetto di apertura, passaggio o rinnovamento. Come molti cognomi bantu, porta con sé un significato positivo e dinamico, legato alla vitalità e al movimento.

Weston McKennie (Fort Lewis, 28 agosto 1998) - Il cognome McKennie è di origine scozzese e appartiene alla grande famiglia dei cognomi patronimici gaelici. Deriva da Mac Cionaodha o Mac Kenny, che significa letteralmente “figlio di Cionaodha” o “figlio di Kenneth”. Il nome Cionaodha unisce due radici antiche: cion (“amore”, “affetto”) e Aodh (nome del dio del fuoco nella mitologia celtica). Il significato complessivo può quindi essere interpretato come “figlio del fuoco amato” o “discendente del fuoco sacro”. Un cognome che racchiude un simbolismo potente: calore, energia e passione.

Dal bosco alla gloria: Pinsoglio, Rugani e Cambiaso, tre storie di solidità bianconera

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Carlo Pinsoglio (Moncalieri, 16 marzo 1990) - Il cognome Pinsoglio, terzo portiere storico della Juventus, è tipicamente piemontese e piuttosto raro, con una radice che rimanda al mondo naturale. Potrebbe derivare dal termine dialettale pinso o pinsa, che indicava una pianta di pino o una zona boschiva con alberi di conifera. Un’altra ipotesi, meno comune, lo collega al verbo pensare in antiche forme locali (pinsé, pinséje), con il significato figurato di “persona riflessiva” o “ponderata”. In ogni caso, il cognome Pinsoglio porta con sé un senso di stabilità e radicamento, come un albero che affonda le radici nella sua terra.

Daniele Rugani (Lucca, 29 luglio 1994) - Il cognome Rugani è di origine toscana e deriva dal nome medievale Ruganus o Rugano, a sua volta collegato a Ruggero (dal germanico Hrodgar o Hrodger), composto da hrod (“gloria”, “fama”) e ger (“lancia”). Il significato complessivo è quindi “guerriero glorioso” o “colui che ottiene gloria con la lancia”. In alcune aree della Toscana, Rugani è anche documentato come cognome legato a famiglie di antica tradizione rurale o cavalleresca, il che rafforza l’idea di coraggio e determinazione associata al nome.

Andrea Cambiaso (Genova, 20 febbraio 2000) - Il cognome Cambiaso è di origine ligure ed è uno dei più tipici della zona di Genova. Deriva dal verbo cambiare o dal termine medievale cambium, che indicava uno scambio o una transazione. In origine, poteva riferirsi a chi svolgeva attività di commercio o di cambio di denaro, come un banchiere, un mercante o un sensale, figure molto comuni nella Genova medievale, grande repubblica marinara e centro finanziario d’Europa.

David, Cabal e Spalletti: la Juve dei valori scritti nei cognomi

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Jonathan David (New York, 14 gennaio 2000) - Il cognome David è di origine ebraica e tra i più antichi e diffusi al mondo. Deriva dal nome ebraico Dāwīd (דָּוִד), che significa “amato” o “prediletto”. È lo stesso nome del celebre re David dell’Antico Testamento, simbolo di coraggio, fede e talento, il giovane pastore che sconfisse Golia e divenne re d’Israele. Il cognome, nel corso dei secoli, si è diffuso in tutta Europa e nelle Americhe, mantenendo ovunque il suo significato di amore, elezione e virtù.

Juan David Cabal (Cali, 8 gennaio 2001) - Il cognome Cabal è di origine spagnola e deriva dall’antico aggettivo cabal, che significa “giusto”, “retto”, “integro”. In epoca medievale veniva spesso usato come soprannome per indicare una persona di parola, affidabile, coerente nei propri principi. In alcune zone della Spagna e dell’America Latina il termine mantiene ancora oggi il senso di “pieno”, “completo”, o “persona equilibrata”. Un cognome che porta con sé un valore morale e umano: Cabal evoca l’idea di chi agisce con misura e onestà, di chi non si lascia travolgere ma resta saldo.

Luciano Spalletti (Certaldo, 7 marzo 1959) - Il cognome Spalletti, nuovo allenatore della Juventus, è di origine toscana e nasce probabilmente come soprannome legato alla parola “spalla”. In epoca medievale, questo termine veniva usato in senso figurato per indicare una persona forte, affidabile, su cui gli altri potevano contare, oppure, in certi casi, qualcuno di corporatura robusta o dalle “spalle larghe”. Il suffisso -etti è un diminutivo o vezzeggiativo tipico dei cognomi italiani, che può suggerire familiarità o appartenenza a una stirpe (“i figli di Spalletta” o “i discendenti del forte”). Il significato complessivo di Spalletti può dunque essere interpretato come “coloro che offrono sostegno”, “i solidi”, o “i forti di spalle”.