derbyderbyderby calcio italiano La Torre pende, il Duomo svetta: Milan-Pisa e la sfida architettonica
SERIE A

La Torre pende, il Duomo svetta: Milan-Pisa e la sfida architettonica

Samuele Dello Monaco
A San Siro va in scena l'anticipo dell'ottava giornata di Serie A. Allegri cerca la fuga solitaria, mentre Gilardino sogna il grande colpo per la prima vittoria stagionale.
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Sembrerà strano, forse meglio dire curioso, ma è possibile rivedere l'inizio di campionato di Milan e Pisa in quelli che sono i monumenti principali delle proprie città. Accumunati dal marmo, seppur uno rosato e uno bianco, la partita rappresenta una splendida occasione per un'interpretazione differente della sfida, lontana dai soliti canoni a cui siamo abituati.

Complessità Gotica, complessità rossonera

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Il Duomo di Milano possiede 135 guglie e 3400 statue, nasce con l'idea di di sopraffare e sorprendere, spingendo lo sguardo verso il cielo. La sua arte non cerca la semplicità, ma vuole la complessità, lo stupore e il dramma della sua magnificenza.

Il monumento, simbolo del Gotico italiano, sembra una vera e propria "foresta di marmo" di Candoglia, rosato e cangiante, in cui ogni dettaglio è perfettamente levigato. Il Milan di Allegri è sembrato complicato in queste prime sette giornate, in un certo senso anche a riprova della profondità della rosa. Un po' per emergenza, un po' per variare, il Diavolo sta ancora cercando una quadra concreta e stabile, che possa slanciarlo definitivamente verso il cielo.

Resistenza e ripetizione: il Pisa specchio della sua Torre

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Il Pisa invece, con tre punti in sette partite e la momentanea ultima posizione in classifica, non può che cercare conforto e stimolo in ciò che più rappresenta la città. Il simbolo della resistenza e della tenacia, quella famosa Torre che, per un errore di fondamenta, pende di quattro gradi rispetto al terreno. Il gioiello di Piazza dei Miracoli spiega al meglio le problematiche della squadra di Gilardino: un cilindro di marmo, pieno di ripetizioni e simmetrie in pieno stile romanico, in cui nulla però lascia spazio alla fantasia. Nel Pisa nessuno sta riuscendo a trovare quella giocata in più, fuori dalle simmetrie, che può regalare punti e morale.

391179 01: Foto dall'alto di Piazza dei Miracoli (Photo by Getty Images)

Gli obiettivi di Milan e Pisa

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Così come la Torre, che senza la sua pendenza difficilmente sarebbe diventata così famosa nel mondo, il Pisa deve ricercare nella resilienza e nell'unicità il modo di crearsi la propria anima, per cercare quel miracolo, chiamato "salvezza", che dà il nome alla piazza principale della città. Per il Milan, che in alcuni tratti appare ancora in una fase di sviluppo stile "CityLife", il Gotico monumentale del Duomo ricorda l'obiettivo: assaltare il punto più alto del cielo, per far sì che la seconda stella brilli sulla Madonnina.