derbyderbyderby calcio italiano Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data

Maradona a Napoli

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data - immagine 1
Oggi 5 luglio 2025, ricorre il quarantunesimo anniversario della presentazione di Diego Armando Maradona allo stadio San Paolo di Napoli: da quella data, del 1984, iniziò una lunga storia d'amore, travagliata e vincente, e tuttora indimenticabile
Michele Bellame
Michele Bellame Redattore 

"Non sarò mai un uomo comune". Non ci sono altarini votivi, se non ai santi. Lui non era un santo ma era un uomo. Che, con un pallone, ha risollevato una città. E non sono parole casuali perché il suo arrivo non era solo pallone. Era economia, era speranza, Maradona a Napoli è stato nella realtà il Robin Hood che c'era al cinema.

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 2

Maradona a Napoli è diventato realtà il 5 luglio dell'84, faceva caldo come oggi perché era estate anche quarantun anni fa, e in un San Paolo gremito che non festeggiava nessuna partita, accoglieva il più grande calciatore di tutti i tempi. Ineluttabilmente il più grande calciatore di tutti i tempi.

La storia della trattativa

—  

Oggi il calciomercato si fa con gli insider che sparano 275 nomi, e per la legge dei grandi numeri, uno, prima o poi, ci azzeccano. Quarantun anni fa il calciomercato si faceva con i giornali e le trasmissioni, anche locali, che aggiornavano i tifosi. Naturalmente il rapporto fra i giornalisti ed i dirigenti era meno difficile di oggi. All'avanscoperta, a Barcellona, c'era Antonio Juliano, vecchia bandiera del Napoli negli anni '60 e '70, all'epoca dirigente degli azzurri dell'ingegner Ferlaino. La trattativa con il Barcellona era difficilissima. Juliano in Spagna vi rimase per quaranta giorni: i media dell'epoca raccontavano la trattativa giorno per giorno.

Maradona a Barcellona: il contesto storico

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 3
—  

Come nacque l'idea di portare Maradona a Napoli? Juliano propose al Barcellona di disputare un'amichevole al termine della stagione 82/83, in cui il Napoli ottenne una salvezza stentata. Il Barcellona acconsentì a questa partecipazione, ma precisò che Maradona non vi avrebbe partecipato perché era infortunato. Dopo qualche sondaggio più approfondito, Juliano scoprì che Maradona non era infortunato, bensì era in rottura con il club spagnolo. Da lì, la dirigenza azzurra si mosse per farlo venire in Italia. Si parlava di Diego come uno scapestrato: non c'erano grandi squadre che lo volevano, soltanto la Sampdoria tentò un timido approccio.

Maradona ed il Napoli: i primi contatti

—  

Juliano, come detto, rimase in Spagna per quaranta giorni. Nel frattempo, Maradona apprese dell'interesse del Napoli, e prese informazioni sulla città e sulla squadra. Questa curiosità, fu la prima chiave per sbloccare la complicata trattativa: Maradona voleva giocare nel Napoli. La volontà del calciatore era ed è un punto importantissimo per il calciomercato, ma non bastava.

Il ruolo del Banco di Napoli e del sindaco Scotti

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 4
—  

L'acquisto di Maradona coinvolse tutta la città che era alle prese con il post terremoto del novembre 1980. Napoli è sempre stata luccicante ma, a quel tempo, la vita era ancora più difficile di adesso. La bellezza era offuscata da un velo spesso di povertà, malavita e disoccupazione. Maradona avrebbe potuto risollevare gli spiriti depressi di un'intera città.

Il Barcellona chiese inizialmente undici miliardi, poi diventati tredici. Erano numeri tutt'altro che abbordabili. Il Napoli non lottava per posizioni elevate di classifica, e la dirigenza non aveva quella disponibilità economica. Intuendo - però - la potenza sociale del suo arrivo, Ferlaino chiese di avere le garanzie economiche dal Banco di Napoli: per parlare con l'allora presidente Ventriglia, intercedette il sindaco Scotti della Democrazia Cristiana. Il Banco di Napoli riuscì a sanare il deficit economico della SSCNapoli, ed a garantire al Banco di Bilbao le fidejussioni richieste dal Barcellona per operare il trasferimento.

L'ultimo giorno di trattativa

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 5
—  

Il calciomercato aveva tempi diversi. In quegli anni, il 30 giugno era la data ultima per operare queste trattative. Il 29 giugno, quindi il giorno prima, il Barcellona chiese altri due miliardi rispetto alla richiesta iniziale per chiudere la trattativa. Era un chiaro segno di tentennamento. Il giorno dopo, quindi l'ultimo, il Napoli finse di mollare la trattativa: Antonio Juliano fece sapere al Barcellona che stava volando a Madrid per acquistare Hugo Sanchez, attaccante messicano dell'Atletico Madrid. I blaugrana, consapevoli del rischio di perdere una cifra così importante, ritornarono a miti consigli ed accettarono i 13 miliardi dal Napoli.

Il mistero della busta vuota

—  

Una volta trovato l'accordo, Ferlaino volò da Napoli a Milano per depositare il contratto in lega calcio. Ma non c'erano i tempi. Maradona non aveva potuto firmare nessun contratto. Quindi, l'ingegnere, depositò in lega una busta vuota. La leggenda vuole che Ferlaino riuscì a trovare una scusa per entrare comunque negli uffici, e la guardia giurata, presumibilmente napoletano, lo lasciò passare avendolo riconosciuto. Ferlaino - leggenda vuole - riuscì pertanto a sostituire la busta vuota con il reale contratto.

Maradona è del Napoli

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 6
—  

Nelle reti locali napoletane, campeggiavano le scritte in sovraimpressione dell'effettivo trasferimento in maglia azzurra del talento argentino. Del migliore calciatore di tutti i tempi. Sulle bancarelle, già da settimane, spopolavano le cassette con la canzoncina "Maradona 'e meglio 'e Pelé": la città ribolliva d'azzurro dall'emozione. Il 5 luglio del 1984, arriva a Napoli e, dinanzi ad uno stadio pieno, salutò il pubblico in un italiano stentato, e fece un paio di palleggi che tanto bastarono per far innamorare tutta Napoli, tutti i napoletani, e tutti i tifosi del Napoli, del calciatore più forte di tutti i tempi.

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 7

Al termine della breve presentazione al tanto pubblico presente, ci fu la consueta presentazione nella sala stampa dello Stadio San Paolo. Alla prima domanda, piuttosto che parlare di pallone, un giornalista francese chiese a Maradona se sapesse cos'è la camorra ed insinuò che i soldi che servirono alla trattativa furono di origine criminale. L'ingegner Corrado Ferlaino prese la parola, dopo intervento dell'addetto stampa Carlo Iuliano, e cacciò via dalla sala stampa il sedicente giornalaio francese.

"Non sarò mai un uomo comune"

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 8
—  

Nel 2007 uscì al cinema il film "Maradona - La mano de Dios" diretto da Marco Risi, ed interpretato eccellentemente da Marco Leonardi. In una scena del film, in cui Maradona era ricoverato presso una clinica psichiatrica, Leonardi parlava con Julieta Diaz, l'attrice che interpretava Claudia Villafane: "Qui c'è chi dice di essere Napoleone, e gli credono, c'è chi dice di essere il Messia, e gli credono, io dico che sono Maradona, e non mi credono".

Maradona è del Napoli: 5 luglio 1984, la storia ha voluto una data- immagine 9

Maradona è stato lontano da Napoli e dell'Italia per lunghi anni. Ritornò in Italia in occasione di una puntata speciale di Carramba che Sorpresa nel 1998. Il giorno dopo, rilasciò un'intervista a Telemontecarlo. Nell'arco di questi vent'anni, Maradona è stato spesso a Napoli: ritornò al San Paolo in occasione dell'addio al calcio di Ciro Ferrara. Ritornò al San Paolo nel 2014: Maradona vide la partita di Coppa Italia fra Napoli e Roma che gli azzurri di Benitez vinsero per 3-1. Nel 2017, Maradona celebrò il trent'esimo avversario del secondo scudetto in uno spettacolo teatrale al San Carlo di Napoli. Nello stesso anno, Maradona è stato insignito della cittadinanza onoraria di Napoli.

Maradona è stato ed a vinto a Napoli dal 1984 al 1991, portando a casa due scudetti, una coppa nazionale, una supercoppa nazionale ed una Coppa Uefa, all'epoca il trofeo europeo più prestigioso. In mezzo a quegli anni, il mondiale vinto in Messico nel 1986. Napoli, eternamente grata al giocatore più forte di tutti i tempi, ricorda l'uomo ed il calciatore che scelse la città più povera del mondo per ergerla a capitale dello sport. "Contro a tutti quanti". Grazie D10s.