Le parole

Maxime Lopez: “De Zerbi è un genio, dispiaciuto per come ho lasciato Sassuolo”

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Maxime Lopez ha parlato dei suoi ricordi a Sassuolo e dell'esperienza indimenticabile sotto la guida di Roberto De Zerbi.
Luca Paesano

Maxime Lopez non dimentica il suo passato. Intervistato questa sera da Sky Sport, l'ex calciatore del Sassuolo ne ha approfittato per ritornare a parlare della sua esperienza in Italia, al Sassuolo. Oggi in forza al Paris FC, squadra della capitale che gioca in Ligue 2, il centrocampista ha speso grandi elogi per Roberto De Zerbi, con cui per altro riuscì a guadagnarsi la titolarità e a rivelarsi una bella sorpresa per il campionato italiano. Poi, anche un passaggio sul travagliato addio, che non è stato proprio pacifico come avrebbe desiderato.

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Roberto De Zerbi e Maxime Lopez dopo la sfida tra Sassuolo e Fiorentina (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Maxime Lopez, il suo Sassuolo e "il genio" De Zerbi

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"De Zerbi è un genio. Vuole che ti diverti in campo. Ho trascorso otto mesi incredibili con lui al Sassuolo. Se ci ripenso, avevamo una squadra di 'fenomeni': Berardi, che considero il calciatore più forte con cui abbia mai giocato. Raspadori, che era molto giovane ma promettente. Caputo, che voi italiani rispettate tanto. E poi c'erano ragazzi come Boga, Traorè, Locatelli… troppo, troppo forti. Quando è andato via gli ho fatto una confidenza. Gli ho detto che se fosse rimasto per un'altra stagione, saremmo riusciti a qualificarci in Europa. Magari non in Champions League, ma sicuramente nelle prime posizioni".

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Poi, però, anche una parentesi sul suo addio, che a Sassuolo non è stato preso particolarmente bene: “Non ho avuto problemi con nessuno, tifosi compresi. Ho sempre dato tutto in campo e mi è dispiaciuto ricevere insulti quando si è iniziato a parlare di un mio possibile addio. A Fabio Grosso l’ho detto chiaramente quando arrivò come nuovo allenatore: 'Sei bravo, so che mi faresti giocare. Ma io non voglio restare'. Avevo già deciso".

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