La prima volta in Champions League, la vittoria della Coppa Italia e un posto nella prossima Europa League. Possiamo dirlo: è stata una stagione da sogno per il Bologna e per Vincenzo Italiano. Qualcuno temeva un crollo dopo il cambio di allenatore e le cessioni eccellenti di Zirkzee e Calafiori. Invece, i rossoblù sono riusciti non solo a dare continuità al grandissimo lavoro fatto nello scorso anno, ma forse addirittura a migliorarsi. Ecco il nostro pagellone, con promossi e bocciati della stagione del Bologna.
Le pagelle
Orsolini MVP, super Ndoye e tre rimandati: le pagelle del Bologna

Orsolini, Ndoye e non solo: i top del Bologna
—La palma di MVP del Bologna la vince a nostro giudizio Riccardo Orsolini, che è stato per distacco il migliore dei suoi. Una stagione straordinaria, che lo ha visto ergersi a trascinatore dei rossoblù con 15 gol e 4 assist in 30 presenze in Serie A. Ma oltre i numeri, Orsonaldo è cresciuto enormemente anche in termini di personalità e leadership in campo, dimostrando di essere per ampi tratti il vero uomo simbolo della squadra di Italiano. Voto 9, e con una annata del genere è difficile tenersi più bassi.

In generale, è difficile trovare giocatori di questo Bologna che non abbiano fatto bene, ma tra gli uomini copertina di questa stagione ci va sicuramente anche Dan Ndoye. Con 8 gol e 4 assist è il secondo miglior giocatore dei rossoblù per contributi al gol in questa annata, in cui - come Orsolini - è stato spesso e volentieri decisivo e determinante. In più, e non è un dettaglio, è suo il gol in finale contro il Milan che ha riportato la Coppa Italia a Bologna dopo oltre 50 anni. Voto 8.
Sono 8 gol e 4 assist in campionato anche per Santiago Castro, con le reti che arrivano in doppia cifra aggiungendo le due segnate in Coppa Italia. Con l'addio di Zirkzee e le difficoltà iniziali di Dallinga, El Torito si è trovato praticamente a dover reggere l'attacco del Bologna quasi da solo e lo ha fatto egregiamente nella prima metà di stagione. In leggero calo poi nella seconda, complice anche la risalita di Dallinga nelle gerarchie, ma i margini di miglioramento sono interessanti. Voto 7,5.

In questo breve elenco ci sentiamo di includere anche Juan Miranda, un nome che a nostro avviso è stato troppo banalmente snobbato. L'esterno spagnolo - grande colpo a parametro zero di Sartori - ha avuto in realtà un ruolo molto importante nell'economia del gioco del Bologna. Nessun gol ma 6 assist, e una spina nel fianco continua sulla fascia sinistra, in simbiosi con Ndoye. Seppur non impeccabile, ha retto discretamente anche in fase difensiva, dimostrandosi un terzino davvero affidabile e con tanta qualità. Voto 7,5.
La prossima è una pagella di coppia ed è quella dei due centrali difensivi: Jhon Lucumì e Sam Beukema hanno dimostrato di essere un'ottima combinazione per interpretazione e caratteristiche. I due si bilanciano alla perfezione e hanno spesso retto da soli la fase difensiva di una squadra a volte troppo votata all'attacco. Italiano si è affidato a loro e i due lo hanno ripagato con ottimi risultati. Voto 7,5.

Tra i promossi di questa stagione ci mettiamo un altro nome che è stato forse troppo sottovalutato. Remo Freuler è stato il vero equilibratore di questo Bologna, colui che ha dettato i ritmi e che ha formato quasi da solo il filtro davanti alla difesa. Con 37 partite giocate da titolare - l'unica saltata per squalifica - è stato il vero cuore del Bologna, l'unico elemento realmente imprescindibile per Vincenzo Italiano. Anche per lui, voto 7,5.
Tre nomi rimandati: i flop del Bologna
—Difficile trovare giocatori che abbiano floppato in questo Bologna, per cui più che bocciati bisognerebbe parlare di rimandati. In questa categoria rientra per noi Giovanni Fabbian, da cui ci si attendeva la stagione della consacrazione dopo le ottime cose mostrate lo scorso anno. Invece, il centrocampista classe 2003 non è riuscito a conquistare la fiducia di Vincenzo Italiano, che lo ha impiegato solamente part time. Le aspettative erano altre, per cui il discorso va rinviato alla prossima stagione, sperando che riesca a guadagnare più minutaggio. Voto 5,5.
Discorso molto simile anche per Lewis Ferguson, che era stato un giocatore fondamentale nella gestione di Thiago Motta. L'infortunio ha condizionato sicuramente la prima parte di stagione, ma neanche successivamente è riuscito a ritrovare il rendimento della passata stagione. Solamente 9 partite da titolare e un solo gol, lontano dai 6 e i 7 degli ultimi due campionati. Voto 5,5 anche per lui.

Tra le delusioni di questa stagione ci mettiamo anche Nicolò Casale, che era arrivato a Bologna probabilmente con altre aspettative. Dopo un avvio da titolare, ma con prestazioni francamente rivedibili, ha di fatto perso il posto dopo pochissime partite, lasciando il campo prima a Erlic e poi a Lucumì. Ha proseguito sostanzialmente sulla falsa riga del percorso calante avviato con la Lazio, dopo l’ottima annata con il Verona. Voto 5.
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