derbyderbyderby calcio italiano Rafael Leao e il Benfica mancato: “Il pulmino non arrivò ma Rui Costa si è scusato”

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Rafael Leao e il Benfica mancato: “Il pulmino non arrivò ma Rui Costa si è scusato”

Rafael Leao e il Benfica mancato: “Il pulmino non arrivò ma Rui Costa si è scusato” - immagine 1
L’attaccante del Milan ha ricordato l’episodio che da bambino cambiò il corso della sua carriera: promesso al Benfica, non riuscì mai a presentarsi agli allenamenti perché il club non mantenne la parola data
Danilo Loda
Danilo Loda

Rafael Leao non dimentica le sue origini e, soprattutto, un episodio che avrebbe potuto cambiare per sempre la sua carriera. Oggi stella del Milan e della nazionale portoghese, l’attaccante ha raccontato al podcast SayLessGlobal di quando, a soli otto anni, aveva firmato con il Benfica ma non riuscì mai a presentarsi agli allenamenti per un motivo singolare: il pulmino che avrebbe dovuto portarlo da scuola al campo non arrivò mai.

"Il Benfica voleva che firmassi. Mio padre disse di sì, anche perché è tifoso del Benfica. Ho firmato per loro, ma mio padre non aveva la macchina per accompagnarmi agli allenamenti. Il club ci promise che avrebbe messo a disposizione un pulmino per venirmi a prendere", ha spiegato Leão.

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Leao e il pulmino del Benfica mai arrivato

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Quella promessa, però, si rivelò presto un’illusione. "Ho aspettato il pulmino. Non è mai arrivato. Né il primo giorno, né il secondo, né il terzo. Dopo una settimana passata ad aspettare, scoppiavo a piangere perché non potevo allenarmi", ha ricordato l’attaccante.

A quel punto, la famiglia prese una decisione cruciale: interrompere l’esperienza mai iniziata al Benfica e affidare il futuro del piccolo Rafael allo Sporting Lisbona. Una scelta che avrebbe segnato l’inizio di una carriera luminosa. "È stato allora che abbiamo deciso di firmare per lo Sporting", ha confermato Leao.

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Nei Lions, l’attaccante ha poi svolto tutta la trafila del settore giovanile, fino al debutto in prima squadra nel 2017/18. Pochi mesi dopo, però, arrivò l’episodio traumatico dell’assalto all’Academy da parte degli ultras, che spinse molti giocatori a rescindere il contratto. Da lì, il passaggio al Lille e, nel 2019, l’approdo al Milan, dove è diventato protagonista e idolo dei tifosi rossoneri.

Le scuse di Rui Costa

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Curiosamente, il passato con il Benfica è tornato a galla di recente, con un incontro tra il padre di Leao e Rui Costa, attuale presidente del club e simbolo delle Aquile. «Qualche mese fa, mio padre ha incontrato Rui Costa. Si sono messi a ridere e lui ha detto: “Mi scuso per quello che è successo a tuo figlio, per non essere mai venuto a prenderlo”», ha raccontato.

Un episodio che oggi fa sorridere, ma che all’epoca rappresentò una delusione enorme per un bambino. Per ironia della sorte, proprio quel mancato passaggio col pulmino indirizzò la carriera di Leao verso lo Sporting e, più tardi, verso un percorso che lo ha portato a essere una delle stelle della Serie A e del calcio europeo.