L'analisi

Verso Bologna–Inter: alla scoperta dei giocatori chiave del big match

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Un banco di prova per diversi protagonisti chiamati a fare la differenza in un momento delicato
Giorgio Abbratozzato

Bologna-Inter non sarà solo una sfida tra due delle realtà più convincenti della stagione, ma anche un banco di prova per diversi protagonisti chiamati a fare la differenza in un momento delicato. L’Inter arriva a questa trasferta con un attacco decimato: out Marcus Thuram e Marko Arnautovic, entrambi indisponibili. Toccherà a Joaquín Correa supportare Lautaro Martínezin un tandem offensivo inedito, almeno per questa stagione. Con le assenze pesanti in attacco, chi farà la differenza nella sfida del Dall’Ara?

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​Correa e Lautaro in cerca di intesa

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Per Correa quella di Bologna-Inter è un’occasione rara e forse decisiva per riscattare una stagione anonima. Fin qui, l’argentino ha collezionato solo 1 gol e 1 assist in 21 presenze stagionali, di cui molte da subentrato. Tuttavia, le sue qualità tecniche e le doti nell’uno contro uno possono diventare un’arma utile contro la difesa aggressiva del Bologna. Diverso il discorso per Lautaro Martínez, che continua a essere l’anima dell’attacco nerazzurro: 12 gol in Serie A e 3 assist, oltre a una presenza costante nella manovra. L’argentino dovrà probabilmente arretrare qualche metro per cucire il gioco e compensare le caratteristiche di Correa. Da lui passano molte delle speranze dell’Inter.

Odgaard e i benefici al modulo del Bologna

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Sul fronte Bologna, attenzione a Jens Odgaard, ormai al 95% recuperato potrebbe essere schierato titolare  da Vincenzo Italiano. Dopo il rientro dall’infortunio, il danese ha mostrato una crescita costante: 6 gol in campionato, ma soprattutto una presenza fisica e tecnica che lo rende una pedina fondamentale nell’attacco rossoblù, soprattutto in un sistema fluido e aggressivo come quello del tecnico italiano.

— Bologna FC 1909 (@Bolognafc1909) April 19, 2025

Dallinga e Castro, ballottaggio al centro dell'attacco felsineo

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Thijs Dallinga, arrivato dal Tolosa, ha disputato 22 partite in Serie A, di cui 7 da titolare, segnando 2 gol. Nonostante l’impiego limitato dal primo minuto, ha una media di 0,34 gol ogni 90 minuti e uno xG (Expected Goals) di 2,62, segnale che sa farsi trovare pronto nelle zone pericolose. Per Bologna-Inter, la sua presenza fisica e la capacità di attaccare la profondità potrebbero rivelarsi utili contro una difesa solida come quella nerazzurra.

Dall'altra parte, Santiago Castro si è messo in luce soprattutto come creatore di gioco: con 6 assist stagionali, è tra gli attaccanti più incisivi in fase di rifinitura. Tuttavia, le sue condizioni fisiche non sono ottimali: l’argentino accusa un dolore al piede che lo ha costretto ad allenarsi a parte negli ultimi giorni. La sua titolarità contro l’Inter resta in dubbio, e tutto dipenderà dalla rifinitura della vigilia. Con Castro non al top, Dallinga potrebbe avere l’occasione di partire dal primo minuto, in un match in cui il Bologna avrà bisogno di lucidità e concretezza sotto porta. Italiano dovrà valutare con attenzione, perché la scelta del centravanti potrebbe fare la differenza.

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​Sommer, tra pressing e riflessi verso Bologna-Inter

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Infine, in una partita che si preannuncia intensa, sarà cruciale la prestazione di Yann Sommer. Il Bologna è una delle squadre che pressa di più nei top 5 campionati europei — dati alla mano, ha una media PPDA (passaggi concessi per azione difensiva) tra le più basse in Serie A. Questo significa che il portiere svizzero sarà chiamato spesso a partecipare attivamente all’impostazione, oltre che a garantire sicurezza tra i pali. Con 17 gol subiti in campionato e 12 clean sheet, Sommer si conferma un fattore silenzioso ma determinante.

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