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GASP SENZA PAURA

Cagliari-Atalanta, Gasperini: “Se volete il triplete, noi ci proviamo…”

LECCE, ITALY - MARCH 01:  Head coach of Atalanta Giampiero Gasperini looks on during the Serie A match between US Lecce and  Atalanta BC at Stadio Via del Mare on March 1, 2020 in Lecce, Italy.  (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Gian Piero Gasperini ha parlato alla vigilia della sfida coi sardi e per la prima volta pronuncia la parola "triplete"

Marco Alborghetti

Nella consueta conferenza stampa di Zingonia, il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato alla vigilia della sfida di campionato contro il Cagliari. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore nerazzurro.

LA FINALE DI COPPA ITALIA - "La soddisfazione di essere arrivati in finale è tanta, era un obiettivo su cui siamo stati sempre concentrati. Non era facile raggiungerlo, abbiamo superato ostacoli difficili con Lazio e Napoli. L'essere arrivati in finale ci dà una grande soddisfazione, ma anche la garanzia di avere un obiettivo forte su cui concentrarci. Ora possiamo pensare al campionato, ci siamo presentati in alcuni appuntamenti determinanti che ci hanno fatto pagare qualcosa in campionato, ora possiamo concentrare le nostre energie anche sul campionato".

SUL CAGLIARI -  Crisi del Cagliari? Di solito di mezzo ci va sempre l'allenatore, ma la società ha valutato le capacità di Di Francesco. Si conosco bene, hanno fiducia in questo allenatore. Secondo me è un bel segnale avergli rinnovato il contratto".

IL CALORE DEI TIFOSI - " Il saluto dei tifosi prima della finale? Non eravamo abituati, c'era un po' di preoccupazione per la gente anche per via delle regole. Abbiamo perso la dimensione del pubblico, non sappiamo più qual è la reazione della gente. La percepiamo solo attraverso a quello che si scrive, spesso abbastanza distorto e eccessivamente polemico. Era la prima volta che vedevamo tutto questo entusiasmo. Speriamo di tornare presto col pubblico negli stadi, ma la situazione attuale ha stravolto tutto. Senza il pubblico vale tutto molto meno, speriamo che almeno per la finale ci possa essere un po' di gente. Non dipende chiaramente da noi, ce lo possiamo augurare".

Tappa importante a Genova rossoblu per l'Atalanta

UP AND DOWN - "Tanti cali? Secondo me è fisiologico, lo hanno avuto tutte le squadre, a parte il cammino straordinario del Milan. Tutti attraversano un periodo simile, pensare di fare 13 partite sempre al meglio è complicato, gli avversari sono agguerriti. Abbiamo fatto delle partite, quelle in cui siamo inciampate, con squadre che non hanno avuto quel quantitativo di partite. Una classifica da settimo posto sembra una delusione, viaggia un po' controcorrente. Gli obiettivi importanti li abbiamo centrati".".

ASPETTANDO HATEBOER - "Hateboer con il Real? Non credo proprio, speriamo di averlo per la fine del campionato. Fare un intervento adesso significa chiudere il campionato. Si può aspettare ancora un po', ma è una situazione un po' a rischio".

TESTA ALLA CHAMPIONS - "Cali per la Champions? Non sono delle scuse, non abbiamo la testa al Real. Abbiamo fatto molto turnover, ma non abbiamo sottovalutato altri impegni. Nell'immediato c'era la partita col Napoli, per noi fondamentale. Stesso discorso quella con la Lazio, sempre in Coppa Italia.  C'è una difficoltà oggettiva nel mantenere lo stesso rendimento, poi ci sono anche gli avversari. Magari arrivano da una preparazione migliore rispetto alla nostra. C'è un eccesso sotto questo aspetto nei confronti dell'Atalanta, poi se ci chiedete di vincere il triplete ci proviamo, ma siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo".

SCOPERTE E ACCIACCATI - "Maehle si è procurato un taglio sul collo del piede. Ora ha tolto i punti. Ieri stava meglio, da un giorno all'altro ci sono miglioramenti. Si lavorerà su Sutalo come esterno, in questo momento ha fatto meglio in quel ruolo. Abbiamo recuperato un po' tutti, mancano solo gli squalificati. Pessina? Lui si sta imponendo bene, ha fatto due gol. Se ci dà gol in più tutti possiamo trarne qualcosa in più. Abbiamo un bel numero di giocatori in quel ruolo, abbiamo un certo equilibrio. Poi gli altri potranno darci qualcosa in più".

IL RUOLO DI KOVALENKO - "Sull'aspetto atletico ha qualche difficoltà, ma sta lavorando molto in queste due settimane. Tecnicamente è un giocatore valido, lo scopriremo. Indubbiamente è un centrocampista, non credo sia così offensivo. Fa tutte e due le fasi, ci fa più comodo come centrocampista".

 

 

 

 

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