L'AUTOSTRADA DI SIOR CLAUDIO...

Cagliari, Ranieri: “La Juve di Allegri vuol farsi attaccare per poi partire e colpire”

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A due giorni dalla sfida dello Stadium, il tecnico rossoblù ha analizzato i temi della sfida dopo la settimana magica dal Frosinone al Genoa, passando per Udine...
Valentina Alduini

Il grande avversario dei sardi nella sfida di Torino di sabato 11 novembre alle 18.00 ha monopolizzato le prime dichiarazioni di Claudio Ranieri: “I ragazzi stanno bene, la gara con la Juventus è importante perché i punti si possono fare ovunque. Grande rispetto per i bianconeri, candidati alla vittoria finale, ma noi andiamo là preparati. La Juventus si fa attaccare? È una strategia tattica di Allegri, per poi colpire in contropiede. Del resto Allegri è un grande allenatore, le sue squadre hanno sempre qualcosa da dire. Andiamo carichi per provare a fare la nostra partita”.

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Sempre Ranieri: "Il momento negativo? Ci siamo ancora, ma abbiamo sempre cercato di lottare in ogni singolo allenamento e continuiamo a farlo. Poi c’è sempre l’avversario. Sabato sulla carta siamo condannati, però la partita è sempre da giocare. Nei momenti difficili i ragazzi non hanno mai perso la tenacia. Siamo partiti con un handicap, abbiamo ora tracciato un viottolo, vediamo di farlo diventare un’autostrada. Per quanto riguarda la difesa a tre, io come si sa non mi fossilizzo sui sistemi di gioco, dipende sempre dal momento”.

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Non potevano mancare a due giorni da Juve-Cagliari, i cenni ai singoli: "Innanzitutto faccio gli auguri a Viola, oggi si è laureato. A inizio anno ci siamo parlati e lui mi ha detto che voleva restare. È tenace e caparbio, sta raccogliendo ora quanto ha seminato. Azzi? Vista l’emergenza a destra, può giocare anche in quella zona del campo. Jankto? Giocatore duttile, soldato disciplinato, ha facilità di corsa e ancora non si sta esprimendo secondo il suo potenziale”.

Piccola concessione a ricordi personali: “Il biennio alla Juventus? Si dice sia stato mandato via, ma non è la verità, la verità la scriverò quando avrò smesso di allenare. Ringrazio però chi mi ha portato sulla panchina bianconera”.

 

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