La conferenza

Conceiçao: “Continuare qui? Penso al Lecce, l’importante è il Milan non se resto”

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Il Milan ottiene l'ennesima sconfitta della sua stagione, e centrare la Champions League adesso diventa davvero difficile.

La sfida tra Milan e Lazio si è conclusa con una sconfitta amara per i rossoneri. Un ko pesante che complica ulteriormente il cammino della squadra di Sergio Conceição in campionato. Con questa sconfitta, infatti, il Milan scivola al nono posto in classifica, superato dalla Roma, che a inizio stagione navigava nelle zone basse della graduatoria ma che ha saputo risalire la china. La situazione per i rossoneri si fa ancor più difficile se si guarda alla corsa Champions: dovesse vincere la Juventus, il distacco dal quarto posto salirebbe a 11 punti, mentre l'Inter capolista si trova ora a ben 17 lunghezze di distanza. Numeri impietosi per una squadra che era partita con ben altre ambizioni e che ora deve fare i conti con una crisi di risultati evidente.

 

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Dopo il match, Sergio Conceição si è presentato in conferenza stampa per analizzare la sconfitta e il momento delicato che sta attraversando la squadra. L'allenatore ha sottolineato come ogni partita abbia una storia a sé, con episodi che risultano spesso decisivi per l'esito finale. Ha evidenziato come l'ambiente fosse particolarmente difficile e come la squadra abbia comunque mostrato la volontà di vincere, soprattutto nel secondo tempo, nonostante l'inferiorità numerica e il minor riposo rispetto alla Lazio.

"Non è facile. Ci sono tanti episodi che succedono, poi decisivi per la partita. L'ambiente non era facile per i giocatori e si è visto: non è che i giocatori non volessero vincere, perché poi si è visto nel secondo tempo; anche in inferiorità numerica abbiamo provato a vincere la partita, con un giocatore in meno e due giorni in meno di riposo della Lazio. Siamo la squadra italiana con più partite, bisogna contare anche questo. Perdere così non è facile. Dobbiamo mettere fuori l'orgoglio, lavorare, al massimo, sotto tutti i punti di vista. Bisogna trovare un equilibrio, compattezza nella squadra, affinché nei momenti così non si prenda gol e che li facciamo negli ultimi 30 metri. Potevamo fare il 2-1 prima del rigore, se la freschezza fosse stata diversa. L'atteggiamento e la voglia di vincere ci sono state e questo mi lascia soddisfatto".

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Alla domanda su un possibile passo indietro, Conceição ha risposto con fermezza, evidenziando quanto lo colpisca vedere i suoi giocatori delusi e frustrati. Ha ribadito il suo impegno totale per la squadra e la volontà di lavorare ancora più duramente per superare questa fase negativa. "Quello che mi tocca di più sono i giocatori - ha detto il portoghese - vedere la loro faccia, la delusione, con una frustrazione grande. Io sono con loro. Sono qui per difendere i miei giocatori e il mio spogliatoio. Se dovrò lavorare due tre ore in più, lo farò. Siamo in una fase negativa a livello di risultati e di episodi. Continuiamo a lavorare, forte".

Per quanto riguarda il suo futuro, Conceição ha evitato di sbilanciarsi, preferendo concentrarsi sulla prossima partita contro il Lecce. Ha ribadito che la cosa più importante è il Milan, non il suo destino personale. Ha espresso rammarico per i tifosi, dichiarando di essere abituato a vincere e di soffrire per questa situazione. "Ho tante cose, devo pensare a Lecce, non penso a chissà che. Vivo giorno per giorno. La cosa più importante è il Milan, non è Conceição se resta o se non resta. Mi dispiace per i tifosi, perché io sono abituato a vincere. Mi fa male questa cosa. Io sono veramente ferito per questi risultati. Non mi sento per niente bene in questo momento. E quello che faccio in questi momenti è lavorare, ancora di più".

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