calcio italiano

CR7-Insigne: è proprio questo il derby delle statuette di San Gregorio Armeno

Nella bottega di Genny Di Virgilio si fronteggiano Insigne e CR7

A San Gregorio Armeno è già Juve-Napoli con le statuette. Intanto arrivano le parole di Ancelotti e Martusciello

Davide Capano

É già iniziata a Napoli, in via San Gregorio Armeno, nota come “la via dei presepi”, la sfida tra Juventus e Napoli. Ad anticipare il fischio d’inizio di Orsato è stato il maestro dell’arte presepiale Genny di Virgilio con due sue opere: l’artista propone – l’una di fronte all’altra – le statuette raffiguranti il fantasista del Napoli e della nazionale Lorenzo Insigne e il campione portoghese dei bianconeri, Cristiano Ronaldo. Le due statuette stanno suscitando l’interesse dei napoletani ma, soprattutto dei moltissimi turisti che affollano la città e che inevitabilmente non possono non fare a meno di scattare qualche foto da postare sui social.

Intanto Ancelotti e Martusciello sono intervenuti in conferenza stampa.

“Se domani Sarri sarà in panchina sarò contento di incontrarlo e di vedere che sta bene. Se gli sconsigliano di venire allo stadio ci sarà un'altra occasione”. Lo ha detto il tecnico partenopeo commentando i dubbi sulla presenza del tecnico avversario domani all’Allianz Stadium. Il mister ha anche risposto a una domanda sui pesanti cori con cui è stato accolto lo scorso anno allo stadio torinese: “Se succede di nuovo – ha detto – non mi aspetto niente dal punto di vista arbitrale. Se succede, succede io continuo a stare bene e a vivere normalmente”. Ancelotti alla vigilia del match ha negato amarezze per la designazione di Orsato, molto criticata dai tifosi: “Ci sono tanti arbitri bravi in Italia – ha spiegato –. Orsato ha grande esperienza internazionale e non c'è nessun problema per noi”.

“Il mercato è una rottura di scatole – ha dichiarato Martusciello –, non solo per noi. Ci sono giocatori ‘chiacchierati’ che di sicuro non sono lucidi con la testa per un impegno importante come Juve-Napoli”. Questa la situazione in casa Juventus, status che coinvolge diversi calciatori, da Rugani a Dybala: “Hai a che fare con campioni che sanno cosa vuol dire la parola professione – ha aggiunto –. Poi chi non gioca ci può star male, ma la Juve è un'azienda, un gruppo, una società che vuole vincere”.

Potresti esserti perso