RIENTRANO CASTAGNETTI ED ESCALANTE. LOCHOSHVILI IN DUBBIO

Cremonese, Alvini: “Ho grande rispetto del Torino, ma affrontarlo è un dono”

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Il tecnico ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della prima in campionato allo Zini

Davide Capano

La Cremonese, a 9610 giorni dall’ultima volta, torna a giocare un match di Serie A in casa. L’avversario di domani alle 18.30 sarà il Torino di Ivan Juric. Dopo la sconfitta di lunedì a Roma, mister Massimiliano Alvini presenta così la partita nella conferenza stampa della vigilia: "La squadra si è espressa bene in queste due partite con avversari di alto livello come Fiorentina e Roma, potevamo raccogliere qualcosa, ma all’interno di queste gare ci sono state le prestazioni. Ai ragazzi chiedo di continuare su questa strada. L’avversario di domani, il Torino, è sullo stesso livello di una delle squadre importanti che già abbiamo affrontato e che affronteremo. Sappiamo che sarà difficile ma proveremo a dare il meglio, sperando di portare a casa un risultato positivo. Escalante torna dalla squalifica e anche Castagnetti sarà a disposizione: sta risolvendo il suo problema e a partita in corso la sua presenza potrà esserci utile".

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"La Roma è forte sul primo pressing offensivo - prosegue l’allenatore grigiorosso - e se riesci a superarlo ti dà la possibilità di palleggiare. Domani invece sarà una partita dove conteranno molto i duelli. Ad ogni modo la possibilità di impostare la gara sul palleggio o meno dipende dalla partita e varia sempre a seconda delle caratteristiche degli avversari. Cremonese e Torino nell’idea dell’aggressione sono molto simili. Ammiro molto il calcio dei granata, moderno, verticale. Sarà una partita per certi versi più difficile rispetto alle altre per noi.Il Toro è una squadra molto forte, ma affrontare squadre così forti non deve essere un problema ma un dono. Si avverte l’attesa di questo ritorno in A allo Zini dopo 26 anni, in uno stadio a festa. Se penso ai lavori devo dire che è stato realizzato qualcosa di fantastico in pochissimo tempo. Si respira una grande attesa in città carica di aspettative, ma il nostro focus deve restare sulla partita: è lì dove possiamo determinare, dando il meglio di noi stessi. Solo così possiamo regalare una gioia ai nostri tifosi".

"In difesa abbiamo cambiato - spiega Alvini - perché Aiwu, quando affrontammo la Fiorentina, era arrivato da pochissimo e Lochoshvili non era ancora disponibile. Ma le idee sono chiare; in vista di domani, però, abbiamo in forte dubbio proprio Lochoshvili per un colpo subito alla testa. Domani sarà una partita molto aggressiva, giocata sulla corsa e basata su un calcio verticale: sarà una gara diversa rispetto a quella vista a Roma. Le cose simili tra noi e Toro ci sono anche se nel possesso palla qualcosa differisce. Ho grande rispetto dei nostri prossimi avversari. Sono contento di come si sono mossi gli attaccanti nei primi due appuntamenti: li abbiamo ruotati tutti e cinque e attraverso le conoscenze e il tempo sono certo che migliorerà anche l’intesa nel reparto d’attacco. Alcune cose le stiamo vedendo, i ragazzi stanno lavorando bene: ripeto, il tempo e le conoscenze faranno la differenza. Non credo che domani si vedranno delle differenze, ma siamo in grado di poterlo fare. I centrocampisti nel nostro sistema di gioco sono sempre 3 e, indipendentemente da dove si posiziona il vertice, le cose non cambiano o differiscono di poco. A Roma abbiamo concesso centimetri sui calci piazzati, ma non abbiamo difeso male".

 

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