Possibili i recuperi di Ghedjemis e Zortea

Frosinone, Di Francesco: “Dobbiamo invertire il trend fuori casa, meritiamo di più”

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L'allenatore dei giallazzurri ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla gara con la Fiorentina
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il Frosinone è ospite domenica alle 12.30 della Fiorentina di Vincenzo Italiano, che è reduce dalla sconfitta a Lecce. Dopo il ko col Milan, il tecnico Eusebio Di Francesco ha presentato così il match del Franchi in conferenza stampa: "Per quanto riguarda i recuperi Lirola e Valeri hanno una settimana di lavoro in più sulle gambe quindi mi danno possibilità di riproporre Gelli e Brescianini oppure schierare loro dall'inizio o alternarli. Gli altri potrebbero rientrare settimana prossima ma non abbiamo certezze. Chi sta meglio degli altri sono Ghedjemis e Zortea, vediamo".

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

"Se sto pensando a qualche accorgimento tattico particolare visto che la Fiorentina non ha meno qualità del Milan? Ultimamente stanno provando a giocare con due attaccanti - continua l'allenatore dei giallazzurri -, noi con Seck possiamo giocare anche in maniera differente cercando anche nuove linee di passaggio. Anche col 4-3-3 con la mezzala più tecnica diventavamo spesso 4-2-3-1. A noi sposta poco questo, lavoriamo più sui principi. Col Milan peccato perché siamo stati un po' sfortunati in alcuni episodi. Se a Firenze cambierò trequarti di difesa? Non lo so, qualcosa cambierò qualcosa sicuramente anche in base agli avversari. Brescianini terzino per tutta la carriera? Non è il suo ruolo naturale, così come non è quello di Gelli. Sono entrambi due calciatori che ogni allenatore vorrebbe avere per impegno e disponibilità. Se stiamo lavorando sul fuorigioco dopo i gol presi col Milan? Sono delle situazioni molto delicate e sottili. Ci sono state molte cose buone e altre da migliorare. Abbiamo lavorato molto sulle situazioni perché col lavoro si migliora. Dire 'fare il fuorigioco' sul singolo per me è sbagliato, perché si lavora di reparto".

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"Sulle pressioni alla Fiorentina? Non leggo niente sui social per fortuna - spiega Di Francesco -. I numeri parlano a nostro sfavore, ma se ci basiamo solo su quello dovrebbero avere un po’ di timore. Credo che ci rispetteranno come hanno fatto tante squadre, anche per la legge dei grandi numeri che quest’anno in trasferta non abbiamo mai vinto. Dobbiamo invertire il trend. E’ normale che la Fiorentina giocando in casa contro il Frosinone cercherà di vincere a tutti i costi. Noi dobbiamo dare il massimo per la nostra maglia e per cercare a casa più punti possibili, perché questa squadra merita di più rispetto a quanto ha raccolto. Quota salvezza? Non la saprei fissare, credo che noi dovremo ripetere gli stessi punti fatti all’andata (19) per essere tranquilli. Il nostro obiettivo comunque non si lega ad una singola gara ma su 38 perché l'obiettivo è la salvezza. La Fiorentina? E’ la squadra, di quelle che sono venute qui, che ci ha messo più in difficoltà. Hanno la capacità di non darti punti di riferimento, non hanno paura di attaccare e cercano il duello uno contro uno. E’ una squadra coraggiosa da prendere con le pinze. Quando sono venuti qui avevano un giocatore in forma strepitosa, Nico Gonzalez, che ha avuto un po’ di problemi fisici e ora sta ritornando in condizione. Dovremo stare molto attenti perché quando arrivano sul fondo riescono a mettere in mezzo palloni con grande qualità. Brescianini? E’ un ragazzo che è stato in continua crescita. Arriva un’ora e mezza prima al campo, va via due ore dopo: questa è professionalità e alla lunga paga. Un allenatore sa di avere sempre un’arma a disposizione e che può contare su un ragazzo molto serio. Sui convocati? Bourabia non sarà convocato perché è al centro di questa trattativa con una squadra turca. Rimetteremo dentro Baez, Caso e Bidaoui. Rifaranno parte di questo gruppo con grande abbondanza: spesso è un vantaggio e a volte è uno svantaggio perché rischi di scontentare qualcuno. Loro devono sapere che il mister guarda tutto e che devono essere pronti perché da un momento all’altro potrebbero essere schierati. Seck in campo con gli stessi compiti che aveva contro il Milan? Le caratteristiche di Seck sono quelle, ci permette di avere la possibilità di variare. Può giocare dall'inizio o a gara in corso. In questo momento dobbiamo imparare a difendere meglio tutti insieme. Devono essere tutti pronti, la formazione la do qualche ora prima della gara. Qualcuno può capire che giocherà ma a me piace cambiare perché si può essere decisivi giocando 10 minuti, 70 o 90, prendete Jovic per esempio".

 

 

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