OUT Ghedjemis, RECUPERATO LIROLA

Frosinone, Di Francesco: “Non credo che il Milan sia in crisi, dobbiamo limitarli”

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Il tecnico dei giallazzurri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con i rossoneri
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il Frosinone riceve domani alle 18 il Milan di Stefano Pioli, che è reduce dal pareggio col Bologna. Dopo il punto conquistato a Verona, l'allenatore Eusebio Di Francesco ha presentato così la gara dello Stirpe in conferenza stampa: "Tra gli infortunati dell'ultimo periodo Lirola è tra i convocati perché si è allenato ieri e oggi, Monterisi sta bene. Non ci saranno Oyono, Bonifazi, Cuni, Marchizza, Kalaj, e Zortea. Poi vedrete i convocati. Abbiamo preso Valeri e ci darà una grossa mano anche se non gioca da sette mesi e con la Cremonese si è allenato sporadicamente con la squadra. Per me è a disposizione, questo non significa che può giocare dall'inizio ma che può comunque giocare a gara in corso. Le catene esterne del Milan? Credo che sto facendo delle scelte anche in base alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione pensando anche agli avversari. Loro hanno grande gamba, specie sulla sinistra. Le scelte sono obbligate ma stiamo attenti anche in base agli avversari che affronti".

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

"Cosa manca per fare un'impresa e fermare una grande? Non voglio mettere avanti un pizzico di fortuna - prosegue il tecnico dei giallazzurri -, dobbiamo essere noi maggiormente determinati. Stiamo lavorando tanto sulla continuità nello stare nella partita. Dobbiamo stare nella gara per più minuti, un po' ci manca e stiamo lavorando su questo. Se abbiamo riguardato la gara d'andata? Qualcosina si guarda anche dell'andata quando è vicina, quando è distante no. Sarà una partita completamente differente, ad esempio se gioca Gabbia centrale cambia un po’. Theo Hernandez all'andata giocava centrale e fece una grande partita. Se guardiamo le due squadre non ci sarebbe modo di competere ma dobbiamo alzare le nostre qualità e giocarcela. Sono cambiati diversi interpreti. Noi guardiamo tanto le gare con la telecamera che si chiama lavagna tattica, per guardare tutti i movimenti. Le condizioni di Zortea e Bonifazi e il mercato delle altre concorrenti per la salvezza? Sinceramente non ho guardato molto le altre, lo farò dopo questa gara. Non do molto importanza a questo, preferisco guardare in casa mia. Zortea ha avuto uno stiramento sul flessore, tornerà dopo la Fiorentina; mentre Bonifazi ha un dolore al ginocchio. Spero di riaverlo anche lui con la Roma. Detto questo che i calciatori quando si fermano devono poi ritrovare anche la condizione fisica".

"Milan in crisi? In difficoltà non credo - spiega Di Francesco -, ha pareggiato all'ultimo col Bologna ma hanno avuto dei problemi e delle defezioni. Sono ancora in Europa. Domani dobbiamo limitarli. Ringrazio Pioli per i complimenti ma lo apprezzo perché nelle difficoltà ne è sempre uscito alla grande. Non credo che siano in crisi, ad Udine per mezz'ora aveva dominato. Quota salvezza? Negli anni passati si è arrivati anche a 33-34. 38, come ha detto Angelozzi, servono per stare tranquilli. Dobbiamo rifare gli stessi punti dell’andata per trovare la tranquillità. Stiamo lavorando in questa direzione. Un giudizio su Seck a Verona? Demba Seck un giocatore diverso dagli altri che avevamo come struttura fisica, come tecnica in velocità. Mi auguro che ci possa dare subito una mano. A Verona è entrato in una squadra che non conosceva. È importante il calcio relazionale, come dice Spalletti. Deve conoscere i propri compagni per potersi esprimere meglio. Si è messo subito a disposizione, fa tante domande e deve capire. Mi auguro che se dovesse giocare dall’inizio o entrare. Non ci sarà nemmeno Ghedjemis, peccato perché poteva essere un'arma in più per affrontare il Milan. Ci stava facendo vedere qualcosa di interessante. Cosa ho detto ai ragazzi in preparazione della gara? A livello motivazionale ogni gara è uguale all'altra, perché per me bisogna sempre provare a vincere anche se a volte un pareggio è cosa giusta. Le motivazioni a volte sono intrinseche alla gara e vanno ricercate, il rimanere in partita e non subire gol nel finale come ci è successo. Dobbiamo essere più bravi a lavorare insieme in tante situazioni. Se Caso che era fuori a Verona perché sul mercato tornerà a disposizione? Se ne occuperà il direttore con una conferenza. Non saranno convocati né lui, né Baez, né Bidaoui perché erano in procinto di partire".

 

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