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I ritorni a casa: Brescia è per Balo ciò che è stata Roma per Di Canio, e non solo…

Paolo Di Canio protagonista con la maglia della Lazio nel 2004

Ora è anche ufficiale, Mario Balotelli torna a casa. Prima di lui in molti hanno percorso la stessa strada: Lucarelli, Quagliarella e Di Canio.

Enrico Vitolo

Torna, 'sta casa aspetta a te”, avrà probabilmente detto ma in bresciano Massimo Cellino a Mario Balotelli durante l’incontro avvenuto nelle scorse ore. Perché per l’ex Marsiglia tornare a Brescia vuol dire davvero tornare a casa, lì dove è cresciuto e ha iniziato a dare i primi calci a un pallone. Una scelta di cuore, che ha preso il sopravvento anche sulla super offerta economica del Flamengo che fino all’ultimo ha cercato di convincere Balotelli. Perché in questi casi non contano i soldi. Assolutamente no. Lo sa molto bene Cristiano Lucarelli che nel 2009-10, dopo il primo ritorno avvenuto nel 2003, fece di tutto pur di ritornare nuovamente nella sua Livorno, tanto da rinunciare al famoso miliardo.

Oltre ai soldi, ma in quel caso le cifre erano decisamente differenti, Paolo Cannavaro nel 2006 decise anche di scendere di categoria per poter indossare la maglia del Napoli. Del suo Napoli: “Voglio essere quello che è Totti per la Roma, la bandiera”, disse all’epoca l’ex capitano. Ed in effetti gli otto anni trascorsi al San Paolo rappresentano un pezzo di storia importante del club partenopeo che in alcuni momenti della sua vita ha deciso di affidarsi proprio alla famiglia. Nel 2009 fu la volta di Fabio Quagliarella, nel 2012 invece spazio a un altro napoletano come Lorenzo Insigne diventato poi nel tempo il nuovo proprietario della fascia da capitano.

A proposito di capitani e di famiglia, basta mettere nella stessa frase i nomi Lazio e Paolo Di Canio per capire ancora di più di cosa si sta parlando. Prima il ritorno del 1987, poi quello ancora più emozionante del 2004 che coincise con l’ennesima rinuncia a un bel po' di soldi pur di ritornare a casa. Dall’altra parte della Capitale, invece, ha vissuto qualcosa di simile, seppur in momenti e condizioni differenti, Alessandro Florenzi quando nel 2012 la Roma lo richiama alla base dopo gli 11 gol segnati l’anno prima in serie B al Crotone. Proprio dopo il debutto tra i cadetti del 2006, a distanza di due anni Claudio Marchisio fece invece ritorno alla Juventus. Ma per amore, questo ed altro.

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