LE PAROLE DI INZAGHI

Juventus-Inter, Inzaghi senza freni in conferenza: “Non se ne parla mai”

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La conferenza stampa di Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, alla vigilia della sfida contro la Juventus
Giorgio Trobbiani

Intervenuto alla vigilia della sfida contro la Juventus di Thiago Motta, Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha presentato il match contro i bianconeri: il Derby d'Italia.

Juventus-Inter, le parole di Simone Inzaghi

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Simone Inzaghi ha parlato dell'importanza del match: "Sappiamo tutti cosa rappresenta questa sfida, è una gara importante per noi e per i nostri tifosi. Sappiamo che dovremo fare un'ottima partita contro una squadra di qualità che si è rinforzata con il mercato invernale e che arriva da tre vittorie consecutive". Ha ancora qualche dubbio di formazione per domani? "Dovrò valutare ancora dopo l'allenamento di oggi. Rientrano Dimarco e Dumfries, valuteremo oggi Thuram che ha lavorato a parte e sente un po' di dolore. Vediamo che sensazioni avrà oggi". Quanto è importante recuperare Thuram, almeno per la panchina? "Conosciamo il suo valore, in questo momento è più no che si, è un ragazzo generoso. In questi giorni si è curato e ha fatto un lavoro a parte, vedremo se sarà della partita e potrà darci una mano. Gli altri attaccanti però stanno bene. Dopo la rifinitura di oggi farò le scelte".

Poi, sulle potenziali similitudini con il derby col Milan: “I bianconeri hanno qualità. Con il PSV sono stati aggressivi, mentre in altre gare meno. Riescono ad alternare il loro atteggiamento durante la gara. Per quanto ci riguarda stiamo preparando nel migliore dei modi”.

Sui toni che si sono sentiti negli ultimi giorni: “Dopo la sfida contro il Milan mi sono arrabbiato perché pensavo alla mia Inter. Quando succede qualcosa che riguarda l’Inter non se ne parla mai. Ho lanciato questo allarme. La testimonianza l’abbiamo avuto lunedì: si sta parlando ancora del calcio d’angolo. Mi viene in mente un episodio di Leverkusen, con il calcio d’angolo con un calciatore loro in fuorigioco di un metro. Non si è detto niente. Era un qualcosa per difendere un lavoro mio, dei giocatori e dalla società. La classifica è chiara a tutti, ma sappiamo di affrontare una squadra che si è rinforzata e che in panchina ha un ottimo allenatore. All’andata hanno avuto diversi infortuni che li hanno penalizzati e hanno fatto qualche pareggio di troppo. Per noi sarà una gara impegnativa e dobbiamo fare il massimo”.

Sugli obiettivi della sua squadra: "L’Inter ha obiettivi diversi rispetto alle altre squadre? “Noi abbiamo le nostre ambizioni, abbiamo i nostri desideri e uno Scudetto sul petto che difenderemo con tutte le nostre forze. Noi, Napoli e l'Atalanta abbiamo qualche punto di vantaggio in più. Le altre stanno vincendo partite consecutive e quindi la lotta sarà aperta fino alla fine”.

Su un confronto con il pareggio dell'andata: “È passato tempo, ma l’abbiamo analizzata. Abbiamo fatto una prima parte buona in fase offensiva, in fase difensiva dovevamo lavorare meglio. Abbiamo commesso degli errori che non ci hanno permesso di vincere la partita che fino al 65’ era stata in mano nostra”.

Sui giocatori a disposizione: “È l’auspicio. Abbiamo lavorato tanto in questi tre giorni. Abbiamo avuto il posticipo di lunedì, la Juve ha giocato martedì. Abbiamo un giorno di differenza. Siamo due squadre che abbiamo giocato tantissimo. Siamo insieme ad Atalanta e Milan quelli che hanno giocato più di tutti. Queste settimane ci danno la possibilità di lavorare sui dettagli che in queste partite fanno la differenza."

Sui dubbi in difesa: “Stanno bene tutti, quindi dovrò scegliere tra Acerbi e De Vrij, tra Pavard e Bisseck e tra Bastoni e Carlos, che ha fatto molto bene nelle ultime due. C'è il rientro di Dimarco, Zalewski ha fatto due ottimi ingressi, si sta inserendo bene. Dovrò valutare con attenzione, sperando di recuperare Thuram. Gli altri stanno tutti bene”.

Sugli attaccanti che giocano meno: “Anche a me da giocatore piaceva giocare dall’inizio, subentrare non è semplice in alcune gare. Ho la fortuna di avere giocatori importanti a disposizione come dimostra Arnautovic lunedì. Taremi è entrato bene e anche lui sta smaltendo il problema dopo Lecce. Voglio portare tutti i giocatori nelle migliori condizioni possibile e poi scegliere con tranquillità”.

Sul rendimento di Taremi in questi primi mesi con l'Inter: “Ha fatto un’ottima prima parte, poi ha avuto un problema alla viglia del campionato che lo ha rallentato. Era abituato a fare il titolare e qui invece c'è concorrenza. Era in netta ripresa ed ero molto soddisfatto, poi c’è stato l’ingresso a Lecce dove nell’azione del gol ha sentito un problema all’adduttore e in questi 15-20 giorni non si è potuto allenare nel migliore dei modi. Un lavoratore, è un giocatore positivo che si è inserito bene. Per quanto mi riguarda sono molto contento di lui”.

Sulle parole di Antonio Conte: “Gli errori ci sono e ci saranno sempre degli arbitri, degli allenatori e dei giocatori. Mi sono arrabbiato per il diverso trattamento da parte dei media e dalle trasmissioni che vedo. Dopo 3-4-5 volte mi sono arrabbiato per difendere il lavoro nostro. Io sono molto tranquillo, ma a volte per l’adrenalina sbaglio. Lunedì ad esempio sono stato ammonito giustamente”.

Sul programma di oggi e domani: “Faremo allenamento nel pomeriggio visto che la trasferta è abbastanza vicina. Si finirà e poi si partirà per Torino, dove arriveremo per cena”.

Sulle condizioni di Calhanoglu: “Ha avuto qualche rallentamento che non aveva mai avuto in carriera. Si è dovuto fermare, ultimamente ha fatto 3 spezzoni che l’hanno aiutato a salire di condizione. Ha lavorato molto bene in questi quattro giorni e penso che a breve riavremo il Calhanoglu che conosciamo. Lo vedo positivo, lavora bene con i propri compagni, quindi non c'è nessun problema”.