
Alla vigilia di Lazio-Napoli, Antonio Conte, allenatore degli azzurri, ha presentato la sfida contro la squadra di Marco Baroni e lanciato anche una staffilata nei confronti delle ultime polemiche arbitrali.
PARLA CONTE
Alla vigilia di Lazio-Napoli, Antonio Conte, allenatore degli azzurri, ha presentato la sfida contro la squadra di Marco Baroni e lanciato anche una staffilata nei confronti delle ultime polemiche arbitrali.
Ecco le parole di Antonio Conte sul tema arbitrale e la sua frecciata a Simone Inzaghi: "Fui il primo a parlarne e fui attaccato duramente. Qualche allenatore si era tirato fuori e ora vedo che invece si lamenta. Sorrido se penso al fatto che alcuni allenatori hanno sposato la mia linea di pensiero solo nel momento che sono stati attaccati personalmente". Prosegue poi sul gruppo e sulla squadra: "Quello che conta davvero tanto e conterà ancora, è il lavoro che è stato fatto. Hai un gruppo di ragazzi che hanno sposato fin da subito questo verbo: lavorare. E questo ci porta ad avere una classifica bellissima, nonostante ci potranno essere ancora delle situazioni dove potremo sopperire alle difficoltà. Noi dobbiamo trovare le soluzioni alle difficoltà ed è quello che insegno ai ragazzi. Andiamo avanti, forti del lavoro che abbiamo fatto in questi 7 mesi. Nonostante le difficoltà e che in 7 mesi abbia dovuto cambiare 3 sistemi di gioco. Il merito va tutto ai ragazzi, perché sono delle spugne e posso proporre nelle difficoltà anche i cambiamenti”.
Conte ha poi parlato di un possibile cambio di modulo per il suo Napoli: "Ci sono delle situazioni che non possiamo far finta di non vedere. Sono tangibili perché ci sono degli infortuni e se colpiscono determinate zone o ruoli, bisogna sfruttare al massimo le qualità dei giocatori che abbiamo in rosa. Non chiederò mai a uno di loro di fare qualcosa che non ha mai fatto o che non fa da tempo. Dobbiamo mettere l’abito giusto. Ci saranno opportunità per chi magari non ha avuto grandissime soddisfazioni, ma che ha contribuito in maniera importante per i punti che abbiamo. Cercheremo di trovare la soluzione migliore senza snaturare nessuno di loro”.
Il tecnico azzurro si è successivamente espresso su Giacomo Raspadori, visto anche l'infortunio di David Neres: "Non c’era la possibilità di dare minutaggio a tutti senza coppe europee e con un solo impegno a settimana. Soprattutto con le cose che vanno bene. Io dico sempre che è una grande opportunità per tutti. Credo in tutti i calciatori in rosa, non devono mai demoralizzarsi se il giorno dopo c’è un voto negativo sui media sportivo. Quello che conta è quello che penso io. Hanno la mia massima fiducia e so che mi possono dare tanto. Dovesse toccare a Jack, farà del suo meglio”. Continua su Raspadori: " Io i giocatori bravi possibilmente provo a tenerli. Poi non sempre ci si riesce. Quello che conta è che lui sappia quello che penso io di lui. Jack è sempre stato applicato e serio e ha fatto sempre il suo dovere. Così come altri, chi è subentrato ha fatto sempre bene. Ricordo le perplessità su Juan Jesus, sembrava che stessi facendo giocare l’ultimo giocatore in Italia e invece i calciatori vanno allenati e istruiti bene e devi cercare di esaltare le caratteristiche. Io penso che questo sia il nostro compito”.
Conte ha parlato anche della Lazio, avversaria di domani: "Ci ha battuti due volte una squadra forte e lo conferma il campo. Come dissi quando l’affrontammo, è costruita bene con una rosa forte e sta confermando tutto. Domani è un’altra partita. Andiamo ad affrontarla con le nostre armi e i nostri mezzi. Avendola preparata nella giusta maniera e fiducia nei nostri mezzi. Andiamo ad affrontare una squadra forte in trasferta”.
Il tecnico ha poi parlato della questione ambiente e curve: "Anche qui, se andate a ritroso in qualche mia conferenza ho già detto che non c’è compattezza d’ambiente. Mi dispiace che le cose che dico vengono poi cancellate. Io ho già risposto a determinate situazioni. Voi cercate di nuovo un altro titolo. Io in conferenza do sempre degli input. Dico anche delle cose che mi dispiace che non vengono colte o capite o che si fa finta di non capire. Mi dispiace che dopo diversi mesi non sia cambiato niente. Com’era prima è rimasto. Dopo due-tre mesi parlai di mancata compattezza ambientale. Non sono scemo e cambio idea. Io sto parlando di una cosa detta 3 mesi fa. Se mi fate questa domanda vuol dire che qualcosa non va”. Conte ha anche detto la sua sulle trasferte vietate: "Vietare 8 trasferte consecutive solo al Napoli è assurda e unica. Bisogna avere equità, perché sennò prende lo schiaffo sempre lo stesso. Andare in trasferta senza i tifosi non va bene e per fortuna abbiamo un popolo che è ovunque. Io chiedo uniformità di regole per tutti”.
Infine, l'allenatore del Napoli ha parlato del momento di forma della sua squadra: "Noi siamo in alto mare, nel senso che puoi beccare la tempesta o mare calmo. Noi dobbiamo arrivare al porto, sani e salvi. Per quello che ci siamo meritati. Poi arrivati si capisce cosa si può migliorare, se c’è qualcosa da migliorare. La nave è in navigazione e io devo dare sempre la guida giusta. Bisogna dare merito ai giocatori per la classifica. Non a me o a qualcun altro. Quando sento attacchi ai ragazzi, sono ingiusti e disonesti. Stanno andando oltre i propri limiti. Io me li bacio affettivamente uno ad uno perché se siamo lì è grazie a loro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA