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Marotta: “Fallimento? Leggende metropolitane. Mondiale per club grande orgoglio”

Mattia Celio
Beppe Marotta ha spento tutte le voci relative fallimento dell'Inter e si prepara a nuovi progetti per la società nerazzurra

"Ho fatto la mia carriera da dirigente, correndo per vincere. Farlo da presidente è come consacrare una carriera”. "Noi siamo contenti di essere presenti al momento giusto nelle varie competizioni, questo miravamo a raggiungerlo e lo abbiamo raggiunto". "Fallimento? Altra leggenda metropolitana". Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate da BeppeMarotta durante l'evento "Il Foglio a San Siro". Il nuovo presidente dell'Inter non solo ha voluto parlare della situazione all'interno della società neroazzurra, compresi i futuri progetti, ma è andato anche a muso duro contro le accuse lanciate al club nelle ultime settimane.

Marotta sulla stagione dell'Inter: "Abbiamo l'obbligo di provarci. Inzaghi? Abbiamo avuto la fortuna di trovare un bravo allenatore"

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Durante il corso dell'evento, Beppe Marotta ha voluto elogiare la grande stagione svolta dall'Inter fino a questo momento. I neroazzurri si preparano per la sfida di sabato contro il Cagliari. Una partita su cui il nuovo presidente chiede prudenza, cosa che è mancata contro il Parma: "In Italia non ci sono più partite facili, anche le squadre di provincia riescono a darti del filo da torcere. Si parla tanto degli scontri diretti, che sono sicuramente importanti, ma le partite poi sono tutte piene di difficoltà. E le maggiori difficoltà spesso si riscontrano con squadre facili sulla carta, ma che nascondono grandi insidie".

Stesso discorso vale per la sfida di ritorno di mercoledì 16 contro il Bayern Monaco. L'importantissima vittoria in Germania per 2-1 non deve in alcun modo portare la squadra ad abbassare la guardia: "Abbiamo vinto con merito e con la consapevolezza di voler vincere. Adesso abbiamo il ritorno, si invertono le parti: favoriti siamo noi e loro sfavoriti, sta a noi avere la mentalità giusta". Parole di elogio anche per Simone Inzaghi: "Con Inzaghi abbiamo avuto quella circostanza favorevole che si chiama fortuna di prenderlo al momento giusto. Ha dimostrato di possedere tutte le conoscenze specifiche del mondo del calcio, non è un bravo allenatore solo a livello di tattica, ma anche nella gestione degli uomini. Oggi è un aspetto difficile”.

Mondiale per club in estate. Marotta: "Rappresentare l’Italia è motivo di grandissimo orgoglio"

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Vada come vada questa stagione, quella dell'Inter non si concluderà a maggio. La squadra di Simone Inzaghi sarà impegnata anche in estate nel primo Mondiale per Club con il format a 48 squadre. Un torneo molto importante dove i neroazzurri proveranno ad andare fino in fondo: "Il fatto di rappresentare l’Italia è motivo di grandissimo orgoglio, che è frutto degli ultimi anni - ha dichiarato Marotta - La condizione era un ranking superiore, ci siamo riusciti con grande merito. È un’esperienza nuova, che si incastra tra due stagioni, e ci sarà l’inesperienza di tutti nel gestire l’inizio e la fine, considerando che poi il 23/24 agosto inizierà il campionato".

Anche sulla questione delle troppe partite stagione si è voluto soffermare il presidente dell'Inter, affermando che sarebbe opportuno un cambiamento nel format della Serie A: "Abbiamo imparato negli anni come le rose ristrette non siano sufficienti a fronteggiare gli impegni che abbiamo, non dimentichiamo che ci sono anche le nazionali. Lo scenario va armonizzato meglio: ci sono tanti soggetti, dalle leghe nazionali a Uefa e Fifa, prima o poi bisogna cercare di trovare più armonia. Per esempio, è un’idea personale, sono assolutamente per ridurre le venti squadre e portarle a diciotto in Serie A. Lo dico da sempre”.

Progetti per il futuro: possibile una seconda squadra

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Proprio per i possibili problemi di organico che possono portare i numerosi impegni stagionali, Beppe Marotta avrebbe in mente una soluzione: una seconda squadra. Come lo stesso dirigente ha dichiarato: "Io sono molto orgoglioso, l’esperimento alla Juventus è partito sotto la mia gestione e negli anni ha portato dei frutti. Al di là dell’aspetto economico c’è quello sportivo: alla luce della considerazione che le rose devono essere ampliate, così avresti la possibilità di avere un serbatoio da cui attingere le cosiddette riserve".

Anche l'Inter, dunque, avrà la sua seconda squadra? Così ha risposto Marotta: "Al 100%. A patto che ci sia la possibilità di inserimento nel campionato di Lega Pro, perché bisogna che ci sia posto. Giocheremo con ogni probabilità a Monza e ci alleneremo probabilmente a Interello".

Marotta: "Fallimento? Su di noi molte cose. Paratici? Sarei ancora più inc*****o"

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Nelle ultime settimane sono circolate diverse voci relative ad un possibile fallimento dell'Inter. Voci che Beppe Marotta ha immediatamente spento andandoci contro senza troppi peli sulla lingua: "Su di noi ne dicono tante. Con un pizzico di ironia fa parte di quel concetto della cultura dell’invidia. Chi vince generalmente si porta dietro questo concetto sbagliato". Con queste parole, il presidente neroazzurro ha garantito che l'Inter non ha mai avuto debiti nei confronti di banche o fornitori perché altrimenti "non si sarebbe mai potuta iscrivere al campionato".

Si è detto anche che Marotta abbia avuto un ruolo decisivo nella trattativa che ha portato Paratici al Milan. Lui ha risposto così: "Questa è un’altra leggenda metropolitana milanese. Come è possibile immaginare che io abbia potuto condizionare il proprietario, il presidente o l’amministratore delegato del Milan. Anche volendo, cosa avrei fatto? A me personalmente, se Paratici venisse a fare il direttore sportivo del Milan sarei ancora più contento, perché mi genererebbe ulteriori stimoli e quindi sarei ancora più incazzato”.