La rivalità tra Milan e Inter, nota come il "Derby della Madonnina", è una delle più intense e storiche nel panorama calcistico mondiale
La rivalità tra Milan e Inter, nota come il "Derby della Madonnina", è una delle più intense e storiche nel panorama calcistico mondiale. Questa competizione non è solo una questione di sport, ma un vero e proprio fenomeno culturale e sociale che ha radici profonde nella città di Milano.
Milan-Inter, la storia di una rivalità più che secolare che spacca una città
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Il Milan, fondato nel 1899 da un gruppo di inglesi e italiani sotto la guida di Herbert Kilpin e Alfred Edwards, fu la prima squadra di calcio a Milano. La nascita dell'Inter avvenne nove anni dopo, nel 1908, in seguito a una rottura interna al Milan. Un gruppo di dissidenti, guidati dalla volontà di includere giocatori stranieri nella squadra, fondarono il Football Club Internazionale, nome che rifletteva l'apertura alla multietnicità, in contrasto con la politica nazionalista dell'epoca che il Milan aveva accettato. Il primo derby ufficiale si giocò il 10 gennaio 1909, con il Milan che vinse 3-2. Dopo la Prima Guerra Mondiale, la rivalità si intensificò. Gli anni '50 e '60 furono particolarmente significativi, con le due squadre che si alternavano al vertice del calcio italiano e internazionale. L'Inter, sotto la guida di Helenio Herrera, visse il periodo conosciuto come la "Grande Inter", vincendo due Coppe dei Campioni consecutive (1964 e 1965), mentre il Milan di Nereo Rocco e poi di Arrigo Sacchi ha portato a casa numerosi titoli, tra cui quattro Champions League. La rivalità ha sempre avuto anche una dimensione socio-economica. Storicamente, il Milan era considerato la squadra delle classi lavoratrici e degli operai, guadagnandosi il soprannome di "casciavit" (cacciavite in milanese), mentre l'Inter era associata alla borghesia e agli strati più elevati della società, chiamati "bauscia" (sbruffoni). Questo rifletteva anche le modalità di arrivo allo stadio: i milanisti con i mezzi pubblici (tramvèe), gli interisti con la motoretta (muturèta).
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— AC Milan (@acmilan) January 31, 2025
Milan-Inter, i momenti memorabili del Derby della Madonnina
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Il Gol di Mazzola in 13 secondi: Durante un derby nel 1963, Sandro Mazzola segnò dopo soli 13 secondi dall'inizio della partita, un record ancora imbattuto.
Il Derby di Altafini: Nel 1962, José Altafini segnò quattro gol in un solo derby, un'impresa unica nella storia della stracittadina.
Il Derby della Pace: Nel 1983, una tregua tra le tifoserie fu sancita durante il Mundialito, un torneo estivo, ponendo fine agli scontri che avevano caratterizzato gli anni precedenti.
L'Euroderby del 2003: Il primo euroderby non si scorda mai. In quel caso c'era in palio la finalissima contro la Juventus e il Milan, con un doppio pareggio (c'era ancora il gol in trasferta) ebbe la meglio sull'Inter allora di Hector Cuper.
"Si è girato Giroud": Una stracittadina che ha ribaltato le sorti di un campionato intero. Alla fine del primo tempo, l'Inter è in vantaggio e potenzialmente a 10 punti di vantaggio sui rossoneri. La doppietta di Giroud nel febbraio del 2022 cambierà tutto e darà una spinta incredibile al Milan di Stefano Pioli.
L'Euroderby del 2023: La semifinale di Champions League ha visto l'Inter prevalere sul Milan in un derby europeo memorabile, aggiungendo un nuovo capitolo alla lunga storia di confronti.
— Inter ⭐⭐ (@Inter) January 31, 2025
Milan-Inter, un derby che attraversa una città intera
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Nei decenni, il bilancio tra le due squadre è stato estremamente equilibrato. Fino al 2025, si sono affrontate in 239 partite ufficiali, con l'Inter che ha un leggero vantaggio in termini di vittorie. Tuttavia, la rivalità non si misura solo in numeri ma in passione, rivalità e sfide epiche che hanno segnato la storia del calcio italiano. Ogni incontro tra Milan e Inter è un evento che va oltre il risultato, coinvolgendo l'intera città in un clima di fervore e attesa. I tifosi, i giocatori, e persino gli osservatori neutrali attendono con ansia ogni derby, sapendo che non solo si gioca per i tre punti, ma per l'onore, la supremazia cittadina e l'orgoglio di una tradizione secolare.