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Archiviata (quasi) la quarta giornata di Serie A è tempo subito di Coppa Italia. Da domani iniziano i sedicesimi di finale e tra le sfide in programma spicca Milan - Lecce. La vincitrice affronterà la Lazio agli ottavi. Due squadre che vengono da momenti del tutto diversi: la squadra di Allegri è reduce dal dominante 3-0 all'Udinese, mentre gli uomini di Di Francesco vengono dalla sconfitta in rimonta subita contro il Cagliari. I favori del pronostico sono tutti per i rossoneri ma guai a sottovalutare l'avversario anche perché il Diavolo nella sua storia in Coppa Italia ha avuto molte brutte sorprese. Rivediamone alcune.
Il clamoroso ko nella prima giornata contro la Cremonese sembra ormai messo alle spalle. Da quella batosta il Milan è ripartito alla grande collezionando tre vittorie di fila contro Lecce, Bologna e Udinese. Proprio i primi saranno gli avversari dei rossoneri domani nei sedicesimi di Coppa Italia. Chi vince sfiderà la Lazio di Maurizio Sarri. La squadra di Allegri parte favorita in vista della partita di domani, ma come si sa in Coppa Italia, come nel calcio, possono esserci molte sorprese e il Milan, in questa competizione, ne sa più di qualcosa.
Nella stagione 1959-60 i rossoneri, campioni di Italia in carica, si giocavano il passaggio al terzo turno della competizione contro il meno quotato Como. I favori erano tutti per i rossoneri ma contro ogni pronostico i lariani (all'epoca in Serie B) vincono 1-0 con una rete di Bellini al 92'. La stessa cosa succederà tre anni dopo, sempre al secondo turno, questa volta contro il Modena che vince con lo stesso risultato grazie ad un rigore di Cuttica al 68'. Curiosamente la conquista della Coppa Italia si rivela molto più ardua del previsto per il Milan negli anni successivi, ma un altro punto basso lo toccherà nel 1978 quando i rossoneri non riescono a superare il girone eliminatorie che, incredibilmente, lo vince il Catanzaro, capace di bloccare il Diavolo sul 2-2.
La storia sembra non cambiare neanche sotto la dirigenza di Silvio Berlusconi. Nel 1985, dopo aver vinto il girone eliminatorio, i rossoneri si trovano contro l'Empoli negli ottavi di finale dove, a spuntarla, sono i toscani grazie alla vittoria in casa per 1-0 e il pareggio per 1-1 al Meazza. Nel 1993, la squadra allenata da Fabio Capello non va ancora una volta oltre gli ottavi di finale, dove vengono eliminati dal Piacenza dopo il pareggio in casa e la vittoria degli emiliani al ritorno.
Nel 1997 è la regola del gol fuori casa a condannare i rossoneri. Nella doppia sfida contro il Vicenza, l'andata termina 1-1 ma il ritorno termina a reti bianche, Risultato che elimina il Diavolo dalla competizione, mentre i biancorossi alla fine vinceranno il trofeo. Una ferita ancora fresca in casa Milan è certo la serata da dimenticare dello scorso 14 maggio, ovvero la finale persa contro il Bologna di Vincenzo Italiano. Nonostante la stagione non sia stata all'altezza il Milan si presentava come favorita ma la rete di Ndoye al 53' porta il trofeo in Emilia Romagna dopo più di 50 anni. Il segno di una stagione da dimenticare.
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