Introduzione
calcio italiano
Quando gli scontri diretti hanno scritto la storia della Serie A
In questa stagione di Serie A, gli scontri diretti non saranno più decisivi. Se due squadre si troveranno a pari punti, il titolo sarà assegnato con una partita secca. Un episodio simile è già avvenuto in passato e, per scoprire di quale campionato di Serie A si tratta, continua a leggere quest’articolo per scoprire tutti i dettagli e tutte le curiosità.
Con il vecchio regolamento ormai superato, viene naturale chiedersi: “In quante occasioni, in Serie A, gli scontri diretti hanno davvero fatto la differenza nella conquista del titolo?”
Scopriamolo insieme.
Serie A 1974-1975
La Serie A 1974-1975 fu una stagione caratterizzata da intensi scontri diretti, che risultarono decisivi per l’assegnazione del titolo.
L'inizio del torneo vide un gruppo di squadre ben compatto, ma la Juventus di Carlo Parola riuscì a prendere il comando già nel girone di andata. Uno degli scontri diretti più significativi avvenne il 15 dicembre 1974, quando i bianconeri affrontarono il Napoli al San Paolo. In un match memorabile, la Juventus travolse i partenopei con un clamoroso 6-2, nonostante la squadra campana fosse tra le favorite.
L'importanza degli scontri diretti affiorò ancora più chiaramente nel girone di ritorno. Il Napoli, rafforzato dopo la sconfitta dell'andata, iniziò una rimonta che lo portò a soli due punti dalla Juventus. Il 6 aprile 1975, lo scontro diretto tra le due squadre fu ancora più decisivo. La Juventus vinse 2-1, grazie a un gol di José Altafini, ex stella del Napoli, che da quel momento venne soprannominato core 'ngrato dai tifosi partenopei. Questo match sancì la supremazia bianconera e spezzò le speranze del Napoli di conquistare il titolo.
Nelle ultime giornate, la Juventus gestì il vantaggio, nonostante una sconfitta per 4-1 contro la Fiorentina alla penultima giornata. Il titolo venne conquistato definitivamente il 18 maggio 1975, con la vittoria contro un già retrocesso Lanerossi.
Serie A 1990-1991
La Serie A 1990-1991 si è invece conclusa con la storica vittoria della Sampdoria, al suo primo titolo. Questo trionfo fu fortemente influenzato dagli scontri diretti, che segnarono il destino del campionato, restringendo la corsa allo scudetto alle tre principali contendenti: Inter, Milan e Sampdoria.
Il girone di ritorno fu determinante per l'esito finale. Dopo un girone di andata equilibrato, con l'Inter campione d'inverno, la Sampdoria prese il comando grazie alle vittorie decisive contro le rivali dirette. Il 17 febbraio 1991, la squadra genovese affrontò la Juventus, battendola con un netto 2-0 a Marassi. Questo risultato permise ai blucerchiati di salire al primo posto in classifica, consolidando la propria posizione come seria candidata al titolo.
Il 10 marzo seguente, la Sampdoria sfidò il Milan, campione europeo in carica e, con una vittoria per 2-0, la squadra di Vujadin Boškov mise fine alle speranze dei rossoneri di recuperare terreno in classifica.
L'ultimo scontro diretto decisivo si giocò il 5 maggio, quando la Sampdoria affrontò l'Inter al Meazza. Anche in questa occasione, i blucerchiati si imposero, vincendo per 2-0 e mettendo praticamente in cassaforte il loro primo scudetto. La Sampdoria non lasciò più scampo alle rivali, ottenendo la certezza matematica del titolo il 19 maggio 1991, grazie a una vittoria per 3-0 contro il Lecce.
Il grandissimo Gianluca Vialli si laureò capocannoniere del torneo con 19 reti.
Serie A 1963-1964
Ma in passato c’è già stato un anno in cui il regolamento del campionato di Serie A odierno è stato applicato, infatti la Serie A 1963-1964 è l'unica volta in cui si è reso necessario uno spareggio per assegnare il titolo. Il campionato, iniziato il 14 settembre 1963 e concluso il 31 maggio 1964, ha visto il Bologna e l'Inter contendersi il tricolore fino all'ultimo, in una stagione segnata da colpi di scena e tensioni.
Le aspettative iniziali davano il Bologna tra le favorite, insieme alle squadre milanesi, già detentrici di titoli nazionali ed europei. Nonostante la forte concorrenza, i felsinei si dimostrarono all'altezza, grazie soprattutto al contributo del capocannoniere Harald Nielsen, autore di 21 reti. Ciò nonostante, la lotta per lo scudetto rimase serrata per tutta la stagione, con l'Inter che rispondeva colpo su colpo ai successi del Bologna.
Nel girone di ritorno, una delle principali sfide che influenzò la corsa al titolo fu l'accusa di doping rivolta a cinque giocatori del Bologna. La notizia, emersa dopo un controllo successivo a un match col Torino, portò inizialmente alla penalizzazione della squadra emiliana. Questo evento permise all'Inter di portarsi in testa alla classifica, apparendo come favorita per la vittoria finale. Nondimeno, un successivo processo d'appello annullò le sanzioni, restituendo i punti al Bologna e riaprendo la lotta per lo scudetto.
Alla fine delle 34 giornate regolamentari, Bologna e Inter si trovarono appaiate in vetta alla classifica, costringendo la Federazione a organizzare uno spareggio per decidere il campione. La partita decisiva si disputò a Roma il 7 giugno 1964. In un clima di grande emozione, aggravato dalla recente scomparsa del presidente bolognese Renato Dall'Ara, i rossoblù di Bernardini vinsero per 2-0, conquistando il loro settimo scudetto.
Conclusione
Gli scontri diretti hanno spesso segnato la storia della Serie A, decidendo titoli e scrivendo pagine memorabili del nostro calcio. Con la stagione attuale che promette emozioni fino all'ultimo, non perdere l'opportunità di essere protagonista. Visita SkyBet tramite squawka.com per scommettere sugli scontri decisivi e vivi il campionato con un pizzico di adrenalina in più! Ti basta CLICCARE QUI per diventare campione!
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