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Panchine di A, il ballo dei ribaltoni: un anno fa le danze erano iniziate una settimana dopo

Dopo Di Francesco rischiano l'esonero anche Giampaolo e Andreazzoli.

Con l'esonero di Di Francesco salta con una giornata di anticipo rispetto alle ultime due stagioni la prima panchina in Serie A.

Enrico Vitolo

Le stagioni cambiano, ma non le tradizioni. Per capire, però, se la media sarà la stessa degli ultimi tempi bisognerà attendere ancora un bel po', ma intanto una piccola novità è stata già appurata in Serie A. Con l’esonero di Eusebio Di Francesco da parte della Sampdoria il primo cambio in panchina è avvenuto con una giornata di anticipo rispetto alle ultime due stagioni. I blucerchiati, infatti, hanno sollevato dall’incarico il tecnico originario di Pescara dopo la settima partita di campionato, nel 2018-19 e 2017-18 invece i primi ribaltoni arrivarono dopo l’ottava giornata.

Appena dodici mesi fa toccò a Lorenzo D’Anna e Davide Ballardini, lasciando il proprio posto a Ventura e Juric, aprire le danze vivendo quello che di fatto è diventato nel tempo sempre di più uno scenario classico per gli allenatori (12 gli esoneri in totale): per il primo fu decisiva la sconfitta per 3-1 in casa del Milan, per il secondo il 2-3 a Marassi contro il Parma.

L’anno prima, invece, stesso epilogo per Massimo Rastelli che all’ottava di campionato pagò caro il 2-3 subito in casa contro il Genoa, lasciando così il proprio posto a López. Quello fu il primo dei 10 esoneri avvenuti nel corso della stagione. Tutta colpa, o quasi, delle sconfitte, perché in qualche caso neppure le vittorie possono bastare.

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