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INTER TRA PRESENTE E FUTURO

Serie A, è davvero l’anno dell’Inter?

TURIN, ITALY - MARCH 14: Lautaro Martínez of FC Internazionale celebrates after scoring the second goal during the Serie A match between Torino FC  and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on March 14, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Getty Images)

I numeri dicono che la strada intrapresa è quella giusta. Conte sembra aver finalmente trovato la quadra e la giusta alchimia.

Redazione DDD

Il massimo campionato di calcio in Italia si avvia nella parte conclusiva della sua stagione che assegnerà lo Scudetto 2020/21. Dopo 26 giornate è l’Inter di Antonio Conte che guarda tutti dall’alto in basso, con un piccolo ma importante bacino di punti di vantaggio che potrebbe rivelarsi fondamentale di qui alla fine delle ostilità. I nerazzurri hanno 8 in più a questo punto della stagione rispetto a dodici mesi fa quando, con 54 punti, erano al terzo posto della classifica, alle spalle della Lazio (62) seconda e della Juventus prima (63). Sinora sono stati proprio Romelu Lukaku e compagni e i cugini del Milan a dividersi la testa della classifica di Serie A, con la Juventus che sta provando a risalire la china dopo un inizio non proprio superlativo per i campioni d’Italia.

In questo senso sarà decisiva la sfida prevista per il 16 maggio quando allo Stadium di Torino si giocherà il Derby d’Italia di ritorno contro i padroni di casa della Juventus. I bianconeri, recentemente eliminati dalla Champions League per mano del Porto, restano in corsa per il campionato che ora è diventato il loro primo obiettivo. Gli uomini di Andrea Pirlo, che dovranno disputare anche la finale di Coppa Italia con l’Atalanta, nonostante tutto sono ancora lì in alto, tra le prime della classe, e tra i favoriti per lo Scudetto (che sarebbe il decimo di fila per la Vecchia Signora) secondo i pronostici calcio Serie A.

L’Inter ha terminato la sua stagione europea a dicembre quando, con il quarto posto nel girone iniziale di Champions League, la squadra milanese è stata estromessa in un sol colpo da tutte le competizioni continentali (il terzo posto, come noto, avrebbe almeno garantito il paracadute in Europa League).

Il fatto di potersi concentrare prima di tutti esclusivamente sul campionato ha donato ai nerazzurri una inaspettata consapevolezza e la forza per andare avanti, nonostante le mille difficoltà ed il periodo di incertezza sul fronte economico-societario che l’Inter sta attraversando negli ultimi mesi. Con Conte al suo secondo anno sulla panchina nerazzurra, l’Inter adesso può davvero sognare di riportare lo Scudetto in bacheca, a distanza di 11 anni dall’ultimo successo (nella stagione del Triplete). Dalla stagione 2009/10, annata della conquista del 18esimo titolo in Italia, i nerazzurri hanno collezionato due volte il secondo posto (nell’ultimo campionato e nel campionato del post Triplete), venendo per il resto relegati ai margini della lotta per le primissime posizioni della classifica.

Quest’anno l’Inter dovrà recitare, ad ogni costo, la parte della protagonista in campionato per poter pensare di rilanciarsi come la squadra da battere in Italia e, si spera, anche in campo europeo. Un ritrovato Christian Eriksen, lasciato colpevolmente ai margini della squadra fino a qualche mese fa, è il simbolo della rinascita nerazzurra che, in questo senso, dovrà cominciare sin da subito a gettare le basi per una stagione di successi anche l’anno prossimo. Romelu Lukaku e Lautaro Martinez non dovrebbero lasciare l’Inter in estate, a meno di clamorose offerte (ad oggi, però, impraticabili visto il delicato momento economico che stanno vivendo tutti i club europei). Il belga ex Manchester United avrebbe già detto di no al Manchester City di Pep Guardiola mentre sull’argentino sarebbe fortemente calato il pressing del Barcellona, oggi impegnato nella difficile operazione del rinnovo di Lionel Messi (in uscita a parametro zero a giugno).

Per il resto, i massimi dirigenti nerazzurri dovranno per forza di cose rinnovare la rosa a disposizione del tecnico salentino Conte (che dovrebbe essere confermato anche per l’anno prossimo) e puntellare un gruppo che, però, appare già solido e performante. A patto che si vinca lo Scudetto, condizione essenziale per poter immaginare un futuro pieno di ambizioni. Senza il ritorno al successo in campionato, il progetto della rinascita dell’Inter potrebbe crollare come un castello di sabbia.

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