Inter-Shakthar: nel destino Champions degli ucraini ancora una squadra nerazzurra

di Marco Alborghetti -

Nel destino Champions dello Shakthar Donetsk il nerazzurro non ha mai avuto così tanta importanza come nell’ultimo biennio. L’Inter rappresenta l’ultimo ostacolo da superare per agguantare in extremis gli ottavi della competizione, ma i precedenti con la squadra meneghina non sono confortanti: dopo la semifinale di Europa League persa malamente per 5-0 lo scorso 17 agosto, nonostante la poca audacia, la fortuna si è mostrata fedele compagna due mesi dopo, bloccando la squadra di Conte sullo 0-0 nell’andata del girone di Champions. Da quel momento gli ucraini nella competizione hanno avuto un moto d’orgoglio principalmente contro il Real, ma tanto è bastato per tenerli aggrappati fino all’ultimo respiro alla qualificazione.

Cambiare il destino

Per lo Shakthar il ritorno a San Siro susciterà un ricordo più agro che dolce. Proprio in quello stadio, infatti, gli ucraini nella stagione 2019-2020 riuscirono proprio nei minuti di recupero a battere l’Atalanta 1-2, compromettendo di fatto per quella sera  il cammino della Dea in Champions.

I bei ricordi però lasceranno spazio all’incubo subito l’11 dicembre a Kharkiv, quando la squadra di Gasperini si riprese con gli interessi la rivincita, infliggendo un secco 0-3 che valse la storica qualificazione agli ottavi degli orobici.

Dopo quasi un anno, la storia si ripeterà: stesse maglie, stessa competizione e un obiettivo da raggiungere obbligatoriamente con una vittoria.

Cambieranno i valori degli avversari e gli interpreti, ma dall’Ucraina sperano che l’esperienza cocente del recente passato abbia insegnato che il destino mette le carte in tavola, ma tocca a noi disegnare il nostro futuro. Questa volta Inter e Conte permettendo.