La conferenza stampa

Thiago Motta: “Domani ci saranno 7 assenti. Gasperini? Allenatore di livello internazionale”

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Thiago Motta evidenzia le tante assenze in vista di una sfida importante, ma dimostra piena fiducia ai calciatori che scenderanno in campo.

Alla vigilia della sfida contro l'Atalanta, Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa per analizzare il momento della squadra e le aspettative per il match. La Juventus, infatti, nonostante una stagione ricca di pareggi e qualche punto perso di troppo, si ritrova non troppo distante dal vertice della classifica ed il match contro la squadra di Gasperini è una ghiotta occasione per scalare ulteriori posizioni. Motta ha toccato, in tal senso, diversi temi, approfondendo l'importanza della preparazione settimanale fino ad arrivare alle analisi di alcuni singoli, che potrebbero fare la differenza in una gara così delicata.

 

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La conferenza stampa di Motta

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Alla domanda su come sia andata la settimana di lavoro e sulle condizioni della squadra, il tecnico ha risposto con ottimismo: “Bene, abbiamo fatto un’ottima settimana. Ho visto i ragazzi in allenamento e hanno fatto molto molto bene. Quelli che ci saranno domani sono pronti ad affrontare una grande squadra come l’Atalanta e a fare una grande partita. Non ci saranno Rouhi, Cabal, Bremer, Milik, Douglas Luiz, Conceicao e Savona. Gli altri sono disponibili e pronti sia a poter iniziare la partita che a entrare la partita in corso".

Un aspetto fondamentale nella preparazione della sfida riguarda anche il lavoro psicologico sui giocatori. Il tecnico ha chiarito che la squadra si è preparata su più fronti: "Abbiamo lavorato a livello fisico, tecnico e psicologico. Pensiamo a dare il massimo per questa partita. Non vogliamo perdere energie per altre cose. La mia filosofia è quella di pensare partita dopo partita". Soffermatosi, invece, sulle qualità dell'Atalanta, l'ex allenatore del Bologna ha affermato: Conosciamo il livello del nostro avversario e dovremmo concentrarci, mettere in pratica quello che abbiamo dentro per arrivare alla vittoria. Loro sono una squadra molto particolare anche per caratteristiche dei giocatori e indicazioni del loro allenatore. Hanno anche la capacità di cambiare le marcature durante la partita. Sono una squadra che giocano molto bene a calcio".

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Sulle ultime partite e la fase difensiva

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Un tema che ha caratterizzato le ultime prestazioni della Juventus è stata la difficoltà nel concretizzare le tante occasioni create. Alla domanda su come si possa migliorare la "cattiveria" sotto porta, Motta ha risposto con un'analisi approfondita: "Insistere, insistere, però, hai detto una cosa giustissima, dobbiamo continuare a creare, dobbiamo continuare ad arrivare a quel momento lì, sapendo sempre che la forza dell’avversario domani è quella di permettere il meno possibile a noi di arrivare in quella zona lì e noi dobbiamo provare ad arrivare sia dall’esterno che dall’interno, in combinazione, in attacco della profondità, nelle individualità, nella creatività dei nostri giocatori soprattutto offensivi, nell’arrivo di quei giocatori da dietro che possono arrivare in zona goal.

Insistere, insistere ma l’importante è arrivare a quel momento lì, creare, finché creiamo e siamo in quella zona lì la probabilità che possiamo vincere la partita o che aumenteremo sicuramente la nostra percentuale di fare bene la finalizzazione di arrivare a concludere meglio è quello di cui si tratta, ma dobbiamo insistere a creare". Sulla fase difensiva, invece, il tecnico s'è così pronunciato: "Domani dovremo essere una difesa molto solida. Approfitto per fare i complimenti a Vlahovic, Nico Gonzalez, Conceicao, perché la difesa è collettiva. Fino ad oggi abbiamo fatto molto bene, perché gli attaccanti hanno fatto molto bene. Io chiedo tanto a loro e questo va sottolineato, perché siamo stati una squadra solida, fino ad oggi, grazie ai nostri attaccanti e ai nostri centrocampisti".

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Alla domanda su quale versione della Juventus abbia preferito in queste cinque vittorie, Motta ha risposto con chiarezza: "Preferenza nessuna, perché a noi piace vincere. Poi se giochi bene ci sono più possibilità di vincere, a volte è capitato di non giocare bene e vincere. Per arrivare alla vittoria devi fare tante cose bene. Domani dobbiamo affrontare una squadra particolare e dobbiamo essere concentrati. La mia preferenza è vincere la partita". Non sono mancati, poi, da parte di Thiago Motta elogi a Gasperini: "È un grandissimo allenatore, non solo a livello nazionale ma a livello internazionale. Gasperini non deve dimostrare più niente perché ha dimostrato tantissimo. È un tecnico completo e ha fatto un grandissimo lavoro.

Cos vorrei imparare da lui? Vorrei prendere tante cose, ma ci vuole tempo. Principi diversi? Non lo so. Io voglio vedere una squadra che gioca bene, che crea occasioni da gol e ha una solidità difensiva. Ho avuto lui come allenatore, ma anche altri molto bravi. Poi sono cresciuto in una filosofia di calcio come quella del Barcellona. Sono stato allenato da lui, Mourinho, Ranieri, Benitez. Mi è mancato Van Gaal per la gestione del gruppo e Carlo Ancelotti. Bisogna però sempre pensare a vincere, perché è quello che ci fa stare meglio".

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Sul modo di gestire la pressione

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Per la Juventus questa stagione di transizione non è stata particolarmente semplice. Ad inizio anno sono arrivati diversi pareggi e le vittorie si contavano sulle dita di una mano, ma l'imbattibilità - mantenuta fino alla sfida contro il Napoli- era un forte argomento in favore della solidità della squadra. L'eliminazione dalla Champions League, inoltre, non ha sicuramente giovato all'ambiente ma la possibilità di giocarsi le proprie carte per lo scudetto è senz'altro un elemento importante e non scontato in questo momento della stagione. Per quanto riguarda la gestione della pressione, Motta ha ammesso:

"Ho parlato di questo con i miei ragazzi. Questa fa vedere quanto ci tengono a questa squadra, ma dal primo giorno. Però dobbiamo avere equilibrio. Loro si mettono tantissima responsabilità, perché giocare a calcio con quel peso fa dare un vantaggio al nostro avversario, soprattutto quando giochiamo in casa. Noi dobbiamo avere equilibrio e con la stessa responsabilità, però è calcio. È un gioco. Noi rispetteremo sempre i tifosi, perché giochiamo per noi stessi e per i nostri tifosi. Giocare a calcio non deve diventare un peso, devono avere la voglia di giocare e prendersi dei rischi. Ho grande fiducia nei miei ragazzi, perché lavorano e si impegnano. Loro sanno perfettamente dove si trovano e cosa vogliono fare. Domani sarà una grande partita con responsabilità, ma dovranno sentirsi liberi".

Sul possibile snodo cruciale del campionato, Motta ha chiuso con una riflessione chiara: "Per il momento non cambieremo la nostra filosofia. Siamo concentrati solo sulla partita di domani. I ragazzi hanno la libertà di stare con la famiglia, amici o venire nel nostro fantastico hotel. Ma siamo concentrati solo sulla partita di domani".

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