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Venezia, Soncin: “Dobbiamo cercare quella speranza di giocarci tutto all’ultima giornata”

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Il tecnico ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della gara con la Roma

Davide Capano

Il Venezia gioca sabato alle 20.45 in casa della Roma di Mourinho, che è reduce dalla sconfitta di lunedì con la Fiorentina. Dopo la preziosissima vittoria col Bologna, l'allenatore Andrea Soncin ha presentato così la gara dell'Olimpico in conferenza stampa: “Squadra che vince è una bella iniezione di fiducia per tutto il gruppo. Ogni partita fa storia a sé per le condizioni dei nostri giocatori e a seconda dell'avversario. La vittoria ha riportato entusiasmo, anche per i giocatori che sono entrati e che hanno dato il loro contributo, oltre che all’ambiente. Il modulo? Abbiamo avuto sfumature dello stesso sistema, cercando di sfruttare al meglio le nostre caratteristiche. Sono interpretazioni diverse dello stesso sistema. Il ritorno di Ampadu è importante, ha già fatto vedere cose notevoli e sarà una scelta in più per me, ma Svoboda ha fatto una grande partita col Bologna”.

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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

“Ovviamente - prosegue il tecnico arancioneroverde - le situazioni esterne condizionano le emozioni, ci aspetta una partita di altissimo livello in uno stadio pieno. Se vogliamo vedere il rovescio della medaglia, il fatto che la Salernitana giochi prima può anche essere un vantaggio. Sarebbe ovviamente uno svantaggio in caso di pareggio o di vittoria della Salernitana. Probabilmente mantenere la contemporaneità sarebbe stata la cosa più sensata, senza entrare nel merito delle scelte della Lega. Dobbiamo cercare quella speranza di giocarci tutto all’ultima giornata. Affrontare Mourinho è un grande orgoglio, un vincente e un grande comunicatore, sarà un onore affrontarlo ma ho fiducia nei miei ragazzi. Ebuehi è a posto e si candida per una maglia. Il gol di Johnsen? Per quello che può esprimere ha raccolto molto meno, sono contento che abbia avuto quel moto di rabbia per una stagione che pensava diversa. Ha estro e qualità, non è un freddo come può sembrare. E' un giocatore che può dare tanto alla causa Venezia. L'infortunio? Sicuramente ha pesato, ci vuole un po' a ritrovare la condizione giusta, poi è un giocatore che vive d'istinto, di situazioni, sfruttando velocità e tocco. Ci aspettiamo una Roma combattiva, diversa da com’è stata a Firenze, di fronte a 65mila spettatori o a 70 mila spettatori ci sono stimoli che ti vengono anche se non vuoi. Ci stiamo però preparando al meglio perché è una chance di fare un'impresa in uno stadio pieno. La vittoria sul Bologna ha dato una grande spinta dopo tutte le sconfitte che abbiamo subito. Cerco sempre di convincere i ragazzi che se andiamo in area con più giocatori possibile sia più semplice segnare”.

“I primi gol per Kiyine e Johnsen? E' stata un'iniezione di fiducia per tutti - continua Soncin -, in primis per i giocatori, portare i giocatori che non avevano mai realizzato ad attaccare di più è stato uno degli obiettivi di questi dieci giorni di lavoro. Poi è chiaro che le loro caratteristiche fanno la differenza. Ceccaroni più intraprendente? Mi rifaccio su cose molto semplici, nella fase di costruzione molto dipende dall'avversario, più sono aggressivi più dobbiamo andare sulla verticale, più sono attendisti e più abbiamo spazio per andare a invadere. Questo è il suo pane e sta acquisendo più coraggio. Ha attaccato anche lui di più l'area di rigore, i miei concetti sono molto semplici, per un calcio efficace. Può giocare sabato? Sì, l'intervento è ok e giocherà col tutore”.

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