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RECUPERATO BUSIO, OUT Aramu, Cuisance, Johnsen, Romero e Vacca

Venezia, Zanetti: “Non abbiamo la minima intenzione di mollare la presa”

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L'allenatore ha parlato in conferenza stampa prima della gara in casa della Lazio

Davide Capano

Il Venezia è ospite domani sera della Lazio di Maurizio Sarri, reduce dal convincente successo di Cagliari. Dopo la sconfitta interna col Sassuolo, il tecnico Paolo Zanetti, squalificato dal giudice sportivo "per avere, al 41° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale", ha presentato così il match dell'Olimpico nella conferenza stampa della vigilia: "Normale che nel girone di ritorno in tutte le categorie sono più difficili, perché le grandi squadre si assestano ed escono fuori. La Lazio sta facendo un ottimo campionato, non ha bisogno di presentazioni. Inutile parlare della difficoltà in sé della partita, cose da migliorare noi ne abbiamo tante, soprattutto cose da non ripetere, dobbiamo imparare da certi errori e certe situazioni. Normale che siamo in rincorsa per questo grande obiettivo, i giochi sono ancora tutti aperti, ci dobbiamo credere, con i nostri difetti ma anche con le nostre qualità, domani dobbiamo cercare di fare una partita importante, ottenendo punti pesanti. Io in discussione? Internamente non ho mai percepito niente di questo, siamo esposti ai giudizi e la vostra categoria dei giornalisti mi ha messo in discussione. Il calcio è fatto di aspetti dentro il campo e fuori dal campo. Si è cercato di minare la nostra tranquillità, il calcio funziona così e il presidente ha dovuto ribadire una cosa che per noi era assodata. Cerchiamo di difenderci e di andare avanti. Se sono qui oggi è perché me lo sono guadagnato. Non abbiamo la minima intenzione di mollare la presa e siamo pienamente in corsa per la salvezza. Per mezz’ora fatta male si è messo in discussione tutti gli equilibri della squadra. Dobbiamo essere bravi a portare gli episodi dalla nostra parte. Nani si candida, non ho ancora capito cosa possa darci. Alterna buone cose ad altri momenti in cui è fuori dal gioco. Nani ha colpi per farci svoltare, ma in questo momento dobbiamo darci la sensazione di essere una squadra che sul campo fa di tutto per giocarsi le poche chance che ha, ci servirà per le prossime partite dove non potremo assolutamente sbagliare. Abbiamo bisogno di gente che corre, che dà il cuore e che muore sul campo. Tutto è iniziato da una brutta mezz’ora di Verona dove abbiamo aperto le danze con un errore individuale per poi perdere la bussola e ci è mancata la terra sotto i piedi dal punto di vista mentale. Per gestire questi momenti bisogna essere da Serie A, per un paio di partite a spezzoni questo l’abbiamo un po’ perso".

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(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

"Col Sassuolo c’è stata una successione di episodi negativi - prosegue il mister arancioneroverde -, anche se io ci ho visto molto di positivo. La nostra caratteristica principale da quando alleno il Venezia è stata l’identità, al di là di episodi e tattica, dobbiamo riprendere la nostra filosofia, ovvero di avere coraggio contro tutte le squadre senza perdere le misure. Abbiamo avuto un momento in cui abbiamo barcollato, ma adesso dobbiamo reagire. Per questa partita Vacca non ci sarà, ha un problema muscolare e non ci sarà insieme ad Aramu squalificato. Cuisance, Johnsen e Romero sono out. Busio e Crnigoj rientrano. I senatori sono importanti, ma non bastano i senatori che non possono da soli mantenerci in Serie A, serve la collaborazione di tutti. Ho un ottimo rapporto con i ragazzi nuovi, ci possono essere differenze dì vedute ma non brutti rapporti. Ci sono ragazzi come Vacca e Modolo che sono degli esempi all’interno del gruppo. I nuovi non sono esentati dal discorso della mentalità e dell'attaccamento, perché senza questo noi non ce la facciamo, non abbiamo preso campioni, abbiamo venti stranieri discreti giocatori che stanno lavorando per diventare buoni giocatori, altrimenti basterebbe dargli la palla per risolverla. Abbiamo bisogno dell'unità per dare il 100%.  Henry ha avuto la febbre in settimana e non è stato benissimo. Potrebbe essere arrivato il momento di Nsame che adesso è vicino al top della condizione. È entrato molto bene col Sassuolo, quindi quella di domani potrebbe essere l’occasione migliore per vederlo in campo. E questo senza nulla togliere a Henry, che ha fatto tantissimo e che penso forse sia il nostro miglior giocatore. Se gli arrivano le palle giuste lui segna e lo ha dimostrato. Okereke è un altro giocatore importante e Nsame è un altro giocatore forte che stiamo cercando di inserire".

"La Lazio sta bene - continua Zanetti -, è migliorata tanto anche se all'andata ci hanno battuto nettamente, hanno giocatori fortissimi in tutti i ruoli, è una squadra forte inutile negarlo. Nelle ultime partite ha creato una marea di occasioni, ha fatto gare anche spigolose con grandissima qualità, questo vuol dire che è una squadra in fiducia e pure forte. Ha seguito il suo percorso con uno dei migliori allenatori che ci sono in circolazione, studio costantemente cosa fa Sarri. Noi però guardiamo in casa nostra. Il ritiro è stato fatto per cambiare aria e compattarci, non dà chissà che cosa, ma abbiamo lavorato veramente bene in un centro sportivo splendido come quello come l'Acqua Acetosa. Abbiamo lavorato tanto, l'unica medicina che conosco, non ci sono altri motivi particolari. Ebuehi sta abbastanza bene, ha fatto una buona settimana, penso che anche Mateju abbia dimostrato che possiamo contare su di lui. E' una scelta che dobbiamo fare, l'ultima volta Ebuehi sembrava stesse bene, l'ho messo dentro e dopo poco si è infortunato di nuovo, quindi sicuramente ne terrò conto, si candida. Maenpaa dovrà mettere in campo tutta la sua voglia ed esperienza, anche rabbia per non aver giocato. Il calcio è una ruota che gira, l'occasione ti ritorna indietro, l'anno scorso è subentrato in un periodo simile e sono convinto possa darci una mano come ha già fatto. Kiyine è un ibrido, a metà tra esterno e mezzala offensiva, può fare il trequartista, è un giocatore che stimo, l'ho sempre detto e lo dimostrano le partite che gli ho fatto giocare, è un giocatore che ha coraggio di prendersi responsabilità, sbaglia perché fa e ne servirebbero altri così. Dall'altra parte nella fase di non possesso lascia giù qualcosa, è un ragazzo predisposto a darci una mano. Caldara dopo la fine della partita di Verona ho detto delle cose abbastanza chiare su di lui, sapete che storia ha, è un ragazzo per gran parte della stagione ha tenuto in piedi la baracca, ma che ultimamente era incappato in alcuni errori. Volevo interrompere questa striscia, permettendogli di ripartire, in settimana l'ho visto benissimo, reagisce alle scelte come vorrebbe sempre un allenatore, con rabbia, orgoglio e responsabilità, cerca sempre di capire come migliorare e mette la cosa sul campo, da questo punto di vista insegna a tanti ragazzi come bisogna affrontare una scelta tecnica. Sono convinto che sarà un nostro grande punto di forza".

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