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Venezia, Zanetti: “Serve una partita al nostro massimo”

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L’allenatore ha parlato in conferenza stampa prima del derby col Verona

Davide Capano

Il Venezia scende in campo domani alle 15 contro il Verona di Igor Tudor, reduce dall’ottima prova in casa della Roma. Dopo il pareggio col Genoa, il tecnico Paolo Zanetti ha presentato così il derby del Bentegodi in conferenza stampa: "La partita dell’andata fa parte del passato, non ho nemmeno toccato questo tasto. Se ne è parlato anche troppo. E’ stato uno spartiacque in negativo rispetto a quello che è successo dopo. Abbiamo lottato tanto per uscire da quella situazione. Nelle ultime due gare sono arrivati punti, ora c'è il girone di ritorno. Siamo entrambe squadre diverse e sarà tutta un’altra storia. Lo sguardo dovrà essere attento al presente e al futuro. Il Verona è una squadra importante e veramente forte, ha molte individualità in fiducia, hanno una sensazione psicologica diversa rispetto a quella che abbiamo noi. Loro hanno messo in difficoltà tante squadre e hanno fatto tanti punti. Fanno tanti gol ma fortunatamente ne prendono qualcuno, non sono perfetti. Serve una partita al nostro massimo, di grandissimo carattere e intensità, il loro modo di giocare ce lo impone, al di là degli aspetti tecnico strategici. Dobbiamo essere bravi ad essere dentro a quel tipo di partita. Barak? Non ho preparato nulla di particolare, prima di tutto perché hanno tanti giocatori fortissimi come Caprari e Simeone, Lazovic e tanti altri. Alle individualità ci si contrappone da squadra".

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(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

"Andremo al Bentegodi ragionando da squadra - spiega il mister arancioneroverde -. Nelle ultime due partite abbiamo cambiato radicalmente il nostro sistema di gioco. Con la difesa a tre difendiamo in modo diverso, cambia il modo in cui si affronta la fase difensiva. C’è un discorso giusto da fare, Mazzocchi sta facendo benissimo a Salerno, lo abbiamo valorizzato e si sta confermando a Salerno. Gli abbiamo dato una mano a diventare giocatore, per me è un giocatore importante e lo è sempre stato. Abbiamo puntato su Ebuehi, la problematica non è l'addio di Mazzocchi perché nel calcio poi c'è il mercato e ci sono scelte, chiaro che però c'è un po' di difficoltà a rimpiazzare quelle caratteristiche che non abbiamo più. Con l'infortunio anche di Ebuehi dobbiamo dunque trovare altre soluzioni, piuttosto che dirottare là un mediano preferisco avere un giocatore più offensivo come Crnigoj a destra. Busio l’ho fatto giocare tanto e se l’ho fatto c’è un motivo. E’ di nuovo in grande crescita, Gianluca per noi è un giocatore importante, mi mette in difficoltà nelle scelte come mi metterà in difficoltà Vacca quando tornerà. Chi sta dietro non lo guardo, guardo chi sta davanti, se lo facessi non ci salviamo. Nel girone di ritorno incontrare le ultime 4-5 squadre è difficile per tutti. Ed è difficile anche incontrare il Venezia. Stiamo servendo molto meglio i nostri attaccanti, ci stiamo lavorando tantissimo. Henry ha ancora grande margine, può prenderci per mano e condurci al nostro obiettivo. E' un giocatore d'alto livello. Attorno ha giocatori che hanno qualità per valorizzarlo. I suoi numeri si stanno alzando ed è importante avere a disposizione un giocatore importantissimo come Okereke".

"Rendimento migliore in trasferta rispetto alle gare in casa? Non è una domanda facile - continua -, perché se sapessi il perché lo correggerei subito. Contro il Genoa c'è stato un approccio importante, ci siamo però impauriti dopo il gol preso, forse è più facile prendere paura in casa perché ci si aspetta una vittoria, il pareggio con il Genoa è stato alla fine giusto. Noi vogliamo vincere, però lo voleva fare anche il Genoa, solo perché sono sotto in classifica ci si aspetta una vittoria scontata, ma non è così, tante squadre per esempio faticano anche contro la Salernitana, perché tutti vogliono fare punti ora. Entrambe le compagini hanno avuto una palla gol e l'hanno sfruttata, quindi è finita in parità, però alla fine 4 punti in due gare è un buon bottino. Poi dobbiamo iniziare a vincere gli scontri diretti, però il pari col Genoa lo valuto più positivamente che negativamente".

"Nani ha fatto molto bene e come sempre si gioca il posto - conclude Zanetti - e sicuramente metterà pressione anche a chi sarà in campo qualora non dovesse giocare dal primo minuto. Mateju ha bisogno di ritrovare ritmo, è un terzino difensivo, il quinto lo può fare, ma con caratteristiche più difensive che offensive. In alcune partite ne avremo bisogno. Nel calcio ci sono le questioni tecniche, quelle economiche e tanto altro, dal punto di vista tecnico fatico a mettere in discussione Mazzocchi nel Venezia, ma lo metto in discussione nel momento in cui mi viene rimpiazzato con un giocatore più forte. Non penso esistano giocatori invendibili, come non esistono tecnici insostituibili. Si vende di solito quando poi si riesce a trovare qualcosa di meglio, abbiamo provato in tutti i modi a prendere dei giocatori importanti, ma la scelta di far andare via Pasquale è arrivata all'ultimo e quindi il tempo era quello che era, questi sono più discorsi per il ds Collauto. Normale che per noi la volontà era rimpiazzare un titolare con qualcosa di meglio, non ci siamo riusciti e quindi dobbiamo adattare la squadra alla perdita, sono comunque arrivati ragazzi importanti e che possono dare una mano, come Mateju e Ullmann. Mateju ci aiuterà ma ha caratteristiche opposte a Mazzocchi. Purtroppo la ciliegina non siamo riusciti a farla, ma non do colpe quando lo dico, è una problematica che stiamo cercando di risolvere e a mio avviso la squadra lo sta facendo bene cambiando radicalmente il suo modo di giocare sul campo. Abbiamo fatto di tutto per prendere un terzino giovane al posto di Mazzocchi per avere un posto libero in lista, non ci siamo riusciti e quindi abbiamo dovuto fare delle scelte con l'arrivo di Mateju. A sinistra ho tre giocatori e quindi abbiamo dovuto prendere la decisione dolorosissima di mettere Molinaro fuori lista. Un ragazzo importantissimo in spogliatoio e spesso anche in campo, il ragazzo ha preso la decisione come solo lui sa fare, ci aiuterà fino all'ultimo giorno, ha altri anni di contratto a 38 anni e ha capito che in questo finale di stagione abbiamo dovuto muoverci in un certo modo".

 

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