A TERNI LANCIO' POBEGA...

Doppio ex, Alessandro Calori: “Perugia e Ternana in equilibrio, derby a chi lo interpreta meglio”

Redazione DDD

Ex tecnico delle Fere e già giocatore del Grifo, l’allenatore parla a TuttoB della sfida del Curi e delle due formazioni.
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Alessandro Calori, allenatore per un breve periodo della Ternana (cinque partite fra gennaio e febbraio 2019) ed ex giocatore del Perugia, gioca il derby in anticipo per TuttoB.com.

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Il derby è sempre una partita particolare, la classifica conta relativamente. Si affrontano due squadre che si equivalgono: sarà importante l’approccio, l’interpretazione e saper sfruttare al meglio le proprie qualità”, sottolinea aggiungendo che “al Perugia mi lega un anno bellissimo da calciatore, mentre a Terni la mia parentesi da allenatore è stata troppo breve”.

Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Dell’esperienza in rossoverde dice: “Ricordo che appena arrivato schierai subito titolare Pobega, ora al Milan e in Nazionale. In squadra avevo anche Palumbo, che oggi è uno dei migliori centrocampisti della Serie B. Quella Ternana viveva un momento delicato, io subentrai in corsa e rimasi per sole cinque giornate, non avendo di fatto modo di mettere in campo le mie idee e dare un’impronta alla squadra. Quando me ne andai la Ternana si salvò solo all’ultima giornata. Detto ciò, la programmazione era di un anno e mezzo, ma fu uno sbaglio accettare perché non volevo restare in Serie C”. 

E su Bandecchi che vuole cedere la Ternana dice nelle dichiarazioni riprese da Calciofere.it: “sarebbe un peccato perché lui è molto ambizioso e sta facendo tanto per Terni; sa perfettamente che per arrivare a certi livelli servono strutture, campi di allenamento, un nuovo stadio…: tutte cose che ha in mente di fare”.  

Sul Perugia

Parla poi anche dell’esperienza da calciatore al Perugia. Suo il celebre gol alla Juve sotto la pioggia che di fatto consegnò lo Scudetto alla Lazio: “Sono passati ormai 23 anni da quel Perugia-Juventus 1-0, ma resta sempre il ricordo di un giorno importante. Il mio gol a Van der Sar, all’ultima giornata, decise il campionato. Adesso però vorrei tornare in pista come allenatore, forte di quasi 200 panchine in Serie B; la gavetta l’ho fatta, attendo una proposta gratificante dalla cadetteria. Credo di meritarla. Ne approfitto, intanto, per fare il procuratore di me stesso e propormi. Vengo da una bellissima esperienza alla guida della Primavera della Lazio, ma ora voglio rientrare tra i ‘grandi’”.