Dopo la beffarda retrocessione in Serie B, nei minuti finali dello scorso campionato, e le lacrime di Di Francesco che ha salutato il club, il Frosinone è pronto a ripartire. Giornata importante quella di oggi per il club ciociaro con la conferenza stampa del presidente Maurizio Stirpe che ha rivelato un aneddoto importante in caso la squadra fosse riuscita a ottenere la salvezza.
Il punto del presidente dei ciociari
Frosinone, Stirpe: “In caso di salvezza, Angelozzi sarebbe stato il presidente”
“Ripartiremo in questo modo e rimarremo coerenti con la linea che stiamo per presentare oggi. - esordisce così il presidente Stirpe su come deve ripartire il Frosinone - Ho ringraziato lo staff tecnico e li ho ringraziati dopo il rompete le righe e ho lanciato un segnale: a Frosinone nessuno deve sentirsi prigioniero e deve rimanere solo chi vuole restare. C’è un’ansia eccessiva in questi giorni nel sapere chi sarà il nuovo allenatore e chi verrà. Non c’è nessuna fretta, le cose vanno fatte nel modo giusto e nei momenti giusti, avendo fiducia in chi lavora. Frosinone non è una prigione, rimane solo chi ha la determinazione giusta".Il favorito per la panchina sembra Vivarini.
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La rivelazione di Stirpe sulla società Frosinone
—Stirpe sulla società Frosinone: “Io rimango a fare il presidente della squadra, vi dico onestamente che tanti collaboratori sanno che se ci fossimo salvati non sarei stato più il presidente della squadra perché avrei ritenuto concluso il mio ciclo. Non essere presidenti non significa non essere proprietari della squadra. Sapete che il punto di arrivo è quando la società è quando inizia ad essere autosufficiente e non ha necessità delle cure del proprietario. Se fossimo restati in Serie A avrei proposto ad Angelozzi di fare il presidente, ma anche adesso ha le chiavi della società perché ho una fiducia incondizionata nei suoi confronti. Piero Doronzo prenderà il posto di Gualtieri e gestirà il marketing, la comunicazione e i rapporti istituzionali. Non proietto oggi l’organigramma definitivo perché dobbiamo riflettere ancora su tante cose, in primis nel settore medico”.
“Io penso che la squadra competitiva già ci sia, bisogna fare solo 1 o 2 ritocchi.- le risposte di Stirpe sulla squadra - Poi se qualcuno non sta bene a Frosinone e vuole andare via sarà sostituito in modo adeguato. Siamo liberi di poter ragionare in questo modo perché per 4 anni abbiamo costruito quello che siamo ora. Frosinone non è che merita la Serie A, se sei bravo a saperla metabolizzare e saperla gestire, trovare quelle risorse che in altri posti ci sono e qui non ci sono, la passione è bella ma deve essere alimentata su elementi di concretezza. Il territorio della provincia di Frosinone deve crescere, non sono d’accordo che possiamo stare stabilmente in Serie A, possiamo farlo se aumenta la componente di solidarietà verso la squadra. Ci deve essere un movimento, che parte dagli imprenditori, per far crescere questo progetto”.
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