Che ci fosse stato un gemellaggio si sente, ma, forse, a dover di cronaca, è anche sbagliato parlare al passato: i cori dei tifosi dell'Avellino e della Casertana non si interrompono con fischi o insulti, anzi, una curva incomincia a cantare quando l'altra finisce. Casertana-Avellino è il derby della serie C.
Casertana-Avellino
Casertana-Avellino: storia di un gemellaggio rotto

Casertana-Avellino: storia della fine di un gemellaggio
—C'è rispetto fra Casertana ed Avellino, anche in campo: un derby è tale a prescindere dalla posizione in classifica. L'Avellino è in alto e si gioca la promozione diretta: i lupi sono secondi, a cinque punti dal Cerignola che deve giocare col Sorrento sul solito neutro di Potenza; la Casertana è nei bassifondi della classifica, e se non fosse per il destino già segnato di Taranto e Turris, sarebbe una squadra ancora più in crisi. Il match di oggi Casertana-Avellino alle ore 17.30 è visibile su Sky Sport canale 252.
Dal 1991, il rapporto fra le tifoserie di Casertana ed Avellino era di pura amicizia e fratellanza. Lo scorso ottobre 2023, però, durante la gara d'andata, qualcosa si è rotto: nel derby vinto dall'Avellino al Pinto, ai tifosi dei lupi non è stata gradita la presenza di alcuni tifosi cosentini. Il Cosenza è gemellato con la Casertana dagli anni ottanta. In occasione del match di lunedì 19 febbraio 2024, le tifoserie sono state in silenzio. Per fortuna, nessuno scontro, anche se il GOS aveva reputato fosse una gara ad alto rischio.
Storia, in breve, del tifo casertano

I tifosi della Casertana sono tradizionalmente vicini a posizioni di sinistra, sostenendo iniziative antirazziste e partecipando al Fronte di Resistenza Ultras, un’alleanza contro l’ideologia di destra nelle curve italiane. Hanno espresso critiche sulle guerre in Afghanistan e Iraq e si sono battuti per cause ambientaliste, come la chiusura della discarica di Lo Uttaro. Tra i sostenitori celebri figura il chitarrista Fausto Mesolella. La tifoseria è attiva non solo a Caserta ma anche in altri comuni della provincia, con numerosi club nati negli anni, come gli Ultras S.F.A.C. e il Club Caserta Sud.
La tifoseria casertana ha una storia ricca di gruppi ultras, tra cui i Fedayn Bronx, nati nel 1981, e i Crips, attivi dal 1988 al 2012. Negli anni '80 e '90, il tifo organizzato ha vissuto un periodo florido, con la nascita di gruppi come i Crazy Boys e i Southern Boys. Tuttavia, il fallimento della società nel 1993 ha segnato un declino, con molti gruppi che si sono sciolti o ridotti. Negli ultimi anni, nuovi gruppi come i The Black Sheep e i Boys Caserta hanno tentato di rilanciare il tifo, ma con alterne fortune.
I Casertani intrattengono gemellaggi con tifoserie come Cosenza e Ternana, mentre le rivalità più accese sono con Salernitana, Benevento e Savoia. La rivalità con la Salernitana, in particolare, risale agli anni '40 ed è caratterizzata da episodi di violenza. La tifoseria casertana è stata protagonista di eventi storici, come la Rivolta del Pallone del 1969, scoppiata dopo l’esclusione della squadra dalla Serie B. Nonostante alti e bassi, il tifo casertano rimane un punto di riferimento per passione e impegno sociale.
Storia, in breve, del tifo irpino

L’Avellino è una delle piazze calcistiche più calde d’Italia, con una tifoseria numerosa e passionale che travalica i confini cittadini, estendendosi all’hinterland e ai piccoli comuni dell’Irpinia. La maglia biancoverde unisce generazioni di tifosi, con un seguito significativo anche fuori regione, specialmente nel centro-nord, dove molti avellinesi si sono trasferiti per lavoro o studio. La passione per la squadra esplose nel dopoguerra, raggiungendo l’apice negli anni ’70 e ’80, quando l’Avellino militava in Serie A e lo stadio Partenio-Lombardi registrava oltre 40.000 presenze. La tifoseria, nota per il calore e la fedeltà, si distingue anche in trasferta, garantendo sempre un sostegno numeroso e rumoroso.
Il primo gruppo organizzato, i Green Stars, nacque nel 1973, seguito da altri come i Cruels, i Bush e gli Splatters, che hanno animato la curva con coreografie, striscioni e trasferte memorabili, come l’invasione di Genova nel 1978 per la promozione in Serie A. Nonostante le difficoltà societarie e gli scioglimenti di gruppi storici, la tifoseria ha saputo rinnovarsi, dando vita a nuove realtà come la Curva Sud Avellino e gli Ultras Avellino 1912.
I gemellaggi con tifoserie come Juventus, Messina e ADO Den Haag testimoniano i rapporti di stima instaurati nel tempo, mentre le rivalità con Catania, Napoli, Salernitana e altre squadre alimentano una storia ricca di emozioni e competizione. La tifoseria avellinese, con la sua passione, il colore e il calore, rimane un punto di riferimento nel panorama ultras italiano.
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