Da 2-0 a 2-3 allo Zaccheria

Foggia, il tecnico Gallo: “Derby? Poche scuse, al 30′ abbiamo smesso di giocare”

Foggia, il tecnico Gallo non vuole alibi
Da 2-0 a 2-3, ecco il riassunto nel punteggio del derby di Capitanata che ha visto per la prima volta imporsi il Cerignola allo Zaccheria contro il Foggia...

Emanuele Landi

La sconfitta nel derby di Capitanata non sarà facile da dimenticare per il Foggia. Il successo del Cerignola sui Satanelli, infatti, rappresenta un unicum dopo 6 precedenti senz'appello. Il tecnico del Foggia, Fabio Gallo, non si è nascosto dietro alibi e a fine gara ha ammesso le colpe della squadra.

"Il Foggia ha giocato per trenta minuti, non fino al due a zero, noi al 30esimo del primo tempo abbiamo smesso di giocare a calcio – ha esordito il tecnico dei rossoneri –. A fine primo tempo l’ho detto alla squadra, però colgo l’occasione per rimarcare il fatto che la responsabilità di questa sconfitta è mia, perché non sono riuscito a far percepire ai ragazzi quello che stavo percependo io. Quest’ultimo messaggio l’ho rivolto anche alla squadra a fine partita. Dopo i primi trenta minuti poi siamo spariti dal campo, nell’ultimo quarto d’ora poi ci siamo messi a rincorrere gli avversari, a lamentarci, a litigare, tutto questo non esiste perché la mia squadra non deve sprecare energie con sciocchezze del genere. Nel secondo tempo la buona sorte ci ha sorriso col due a zero, ma da lì in poi la situazione è addirittura peggiorata e abbiamo commesso errori banali a ripetizione".

Il tecnico del Foggia non vuole alibi

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"La squadra non mi è piaciuta per niente, di solito non parlo subito con i ragazzi nel post partita ma stavolta l’ho fatto perché non c’è migliore dimostrazione di cosa non bisogna fare in campo di quel che abbiamo mostrato noi col Cerignola – prosegue Gallo –. Se avessimo perso uno a zero ci saremmo attaccati ad una decisione, invece no, vinci due a zero perdi tre a due è la miglior lezione che potevamo ricevere in modo tale che questa se la ricorderanno e me la ricorderò fino all’ultimo giorno che rimarrò a Foggia. Cambi? Ho messo Tonin perché Peralta aveva speso tanto ed era stanco, inoltre volevo aggredire di più rispetto ad Ogunseye che era la mia prima idea. Malomo poi ha avuto i crampi e ci siamo messi a quattro nel finale, ma obiettivamente si poteva fare poco per come si era messa la partita”.

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