La sconfitta nel derby di Capitanata non sarà facile da dimenticare per il Foggia. Il successo del Cerignola sui Satanelli, infatti, rappresenta un unicum dopo 6 precedenti senz'appello. Il tecnico del Foggia, Fabio Gallo, non si è nascosto dietro alibi e a fine gara ha ammesso le colpe della squadra.
Da 2-0 a 2-3 allo Zaccheria
Foggia, il tecnico Gallo: “Derby? Poche scuse, al 30′ abbiamo smesso di giocare”
"Il Foggia ha giocato per trenta minuti, non fino al due a zero, noi al 30esimo del primo tempo abbiamo smesso di giocare a calcio – ha esordito il tecnico dei rossoneri –. A fine primo tempo l’ho detto alla squadra, però colgo l’occasione per rimarcare il fatto che la responsabilità di questa sconfitta è mia, perché non sono riuscito a far percepire ai ragazzi quello che stavo percependo io. Quest’ultimo messaggio l’ho rivolto anche alla squadra a fine partita. Dopo i primi trenta minuti poi siamo spariti dal campo, nell’ultimo quarto d’ora poi ci siamo messi a rincorrere gli avversari, a lamentarci, a litigare, tutto questo non esiste perché la mia squadra non deve sprecare energie con sciocchezze del genere. Nel secondo tempo la buona sorte ci ha sorriso col due a zero, ma da lì in poi la situazione è addirittura peggiorata e abbiamo commesso errori banali a ripetizione".
Il tecnico del Foggia non vuole alibi
—"La squadra non mi è piaciuta per niente, di solito non parlo subito con i ragazzi nel post partita ma stavolta l’ho fatto perché non c’è migliore dimostrazione di cosa non bisogna fare in campo di quel che abbiamo mostrato noi col Cerignola – prosegue Gallo –. Se avessimo perso uno a zero ci saremmo attaccati ad una decisione, invece no, vinci due a zero perdi tre a due è la miglior lezione che potevamo ricevere in modo tale che questa se la ricorderanno e me la ricorderò fino all’ultimo giorno che rimarrò a Foggia. Cambi? Ho messo Tonin perché Peralta aveva speso tanto ed era stanco, inoltre volevo aggredire di più rispetto ad Ogunseye che era la mia prima idea. Malomo poi ha avuto i crampi e ci siamo messi a quattro nel finale, ma obiettivamente si poteva fare poco per come si era messa la partita”.
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