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Bocciata per ora l'iscrizione della società del patron Pavanati

Novara a rischio la C e tanti derby, il presidente: “Peccato di inesperienza”

Novara a rischio la C e tanti derby, il presidente: “Peccato di inesperienza”

Alcune società tra Serie B e Lega Pro rischiano di non poter prendere parte ai rispettivi campionati per presunte irregolarità. Tra queste c'è il Novara che rischia di perdere anche molti derby da disputare...

Emanuele Landi

C'è un'Italia che festeggia la vittoria del campionato Europeo. Ci sono, poi, alcune società che da alcuni giorni non conoscono ancora il futuro. Il destino di Chievo (B), Carpi, Sambenedettese e Novara (C o Lega Pro) è appeso a un filo sottilissimo. Il presidente del Novara calcio, Leonardo Pavanati sa che per ora la società è esclusa dall’iscrizione al campionato di serie C a causa di irregolarità riscontrate nell’atto di presentazione all’iscrizione.

Irregolarità che proprio Pavanati ha voluto spiegare durante una dichiarazione stampa di pochi giorni fa ripresa da Novara Today: “E’ un momento delicato per tutti, a partire da noi che ci siamo adoperati e sacrificati per arrivare a un punto decisivo. Mi scuso per il disagio provocato alla città, ai tifosi. Un fulmine a ciel sereno. Forse abbiamo pagato di inesperienza, ma siamo sicuri di essere nel giusto” ha detto. I pagamenti per poter presentare l’iscrizione alla C infatti sono stati fatti, ciò che non va bene è il metodo di pagamento.

Novara, ora che succederà?

Noi abbiamo operato un contratto di compensazione in surrogazione con responsabilità a carico di imprese nostre o di altre società del gruppo dirette o indirette, - ha spiegato – il pagamento risulta effettuato all’Agenzia delle entrate”. Il metodo è molto usato in ambito erariale e industriale ma non è idoneo per l’iscrizione di un club professionistico. Ecco quindi il problema: “Abbiamo peccato di inesperienza, - ha spiegato Pavanati – capisco le titubanze degli enti, del Covisoc, ma sono fiducioso che le nostre spiegazioni potranno essere ascoltate e comprese”. A questo si aggiunge il problema di tre pagamenti oltre la data concessa dell’ultimo giorno ossia il 28 giugno, ma ciò che riporta la data errata è la ricevuta di accettazione, i pagamenti “sono stati fatti tra il 27 e il 28 giugno”. La società si è affidata al legale Cesare Di Cintio.

“Queste notizie mi hanno allarmato e messo a disagio e ho avuto reazioni non adeguate nei primi istanti, siamo certi di essere nel giusto, - ha ribadito il patron - credo nella volontà degli enti, la giustizia sportiva farà il suo corso. Non era questo il primo biglietto da visita che volevo mostrare, me ne scuso ancora. Il Novara Calcio non rappresenta un passatempo, ma una progettualità importante. Porterò la società avanti in qualunque modo, ci tengo alle mie aziende”. E ha chiuso con un riferimento tecnico: “Non diremo ora il direttore sportivo e l’allenatore, ma il lavoro continua a essere fatto, per noi nell’ambito tecnico sportivo nulla è cambiato”. Se il Novara non dovesse iscriversi al campionato sarebbe un gran peccato per i tifosi e per gli appassionati che già pregustavano molti derby piemontesi nel prossimo anno (magari col ritorno in pianta stabile del pubblico).

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