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PATTEGGIAMENTI E LAVORI DI PUBBLICA UTILITA'

Parma-Reggiana e il derby del tombino del 2017: 36 inchieste, 8 condanne

I fatti del 7 maggio 2017, in un derby Parma-Reggiana che non si giocava da 20 anni...

Redazione DDD

In Parma-Reggiana le cose funzionano così: derby e tensioni, calcio e scontri. Nel maggio 2017 le due fazioni si affrontarono al mattino, in città, e poi nelle ore successive allo stadio. La polizia di Stato di Parma avrebbe poi fatto finire ben 36 tifosi sott’inchiesta. Otto di loro hanno definito ieri la loro posizione davanti al giudice Beatrice Purita, dopo aver risposto delle accuse di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e danneggiamento, per la rottura con un tombino della barriera in plexiglass che divideva la curva dal campo da calcio.

Sei hanno concordato la pena con il pm Umberto Ausiello: due uomini (un 41enne di Baiso e un 42enne di Reggio) hanno patteggiato 8 mesi pena sospesa e altri due (un 46enne di Baiso e un reggiano di 47 anni) sei mesi, sempre pena sospesa. Un reggiano di 35 anni ha concordato sei mesi con la pena sospesa subordinata a lavori di pubblica utilità. Un altro residente in città, di 49 anni, è stato condannato a sei mesi, pena sospesa, con il rito abbreviato. Per un 48enne reggiano il patteggiamento è stato invece rifiutato. Lavori di pubblica utilità invece per uno scandianese di 43 anni. Quel giorno un gruppo di tifosi granata, sceso dal treno, ingaggiò subito uno scontro con le forze dell’ordine. Poi allo stadio ‘Tardini’ nel settore ospiti l'elenco è fitto: atti di vandalismo, danneggiamento, lancio di oggetti agli steward, oltre al "famoso" tentativo, come ricorda il Resto del Carlino, di abbattere il divisorio dal campo con un tombino in ferro.

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