Nel lontano 1908, un certo Mimì Bluette, cameriere del Circolo Nazionale di Piazza Margherita, ha fondato la Robur Caserta, che aveva come colori sociali il nero ed il bianco. Negli anni seguenti, il calcio ha cominciato ad essere popolare nella provincia campana e sono state fondate prima l'US Volturno e, poi, da alcuni ex membri della società bianconera, l'Ausonia. Successivamente, c'è stata anche la fondazione della Pro Caserta, che ha giocato nella stagione 1919/1920 in Prima Categoria, campionato che ha preceduto la Serie A.
Serie C
Serie C, la storia della Casertana: curiosità, origini e protagonisti rossoblù


Attraverso un sodalizio dei club sopra citati, il 7 agosto del 1924nasce la Casertana, che ha come colori sociali il rosso ed il blu. All'epoca, Mario Biggiero ed Alfredo De Negri hanno ricoperto rispettivamente i ruoli di dirigente e direttore sportivo ed il secondo, per rinforzare la squadra, ha portato a Caserta diversi calciatori ungheresi tra cui Sangiorgi e Ruprich. Dalla seconda metà degli anni '20 ha iniziato a giocare nella Terza Divisione e nel 1937 sono iniziati i lavori di costruzione dello Stadio Comunale. I rossoblù hanno iniziato a giocare in C dal 1940, mentre sette anni più tardi lo stadio cambia il nome rendendo omaggio ad Alberto Pinto: capitano della Finanza e calciatore rossoblù negli anni '20 ucciso dai tedeschi nel 1943.
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