Serie C, la storia della Casertana: curiosità, origini e protagonisti rossoblù

Tra le squadre che stanno disputando la Serie C 2025/2026 troviamo la Casertana. La squadra con sede, ovviamente, a Caserta è nel Girone C della terza divisione del calcio italiano. Scopriamo insieme qualcosa in più sulla Casertana: dalla sua storia ad alcuni aneddoti, passando per i migliori interpreti che si sono distinti dalla nascita del club ad oggi. Nel lontano 1908, un certo Mimì Bluette, cameriere del Circolo Nazionale di Piazza Margherita, ha fondato la Robur Caserta, che aveva come colori sociali il nero ed il bianco. Negli anni seguenti, il calcio ha cominciato ad essere popolare nella provincia campana e sono state fondate prima l'US Volturno e, poi, da alcuni ex membri della società bianconera, l'Ausonia. Successivamente, c'è stata anche la fondazione della Pro Caserta, che ha giocato nella stagione 1919/1920 in Prima Categoria, campionato che ha preceduto la Serie A. PER GUARDARE LE PARTITE DELLA CASERTANA IN STREAMING GRATIS CLICCA QUI Attraverso un sodalizio dei club sopra citati, il 7 agosto del 1924 nasce la Casertana, che ha come colori sociali il rosso ed il blu. All'epoca, Mario Biggiero ed Alfredo De Negri hanno ricoperto rispettivamente i ruoli di dirigente e direttore sportivo ed il secondo, per rinforzare la squadra, ha portato a Caserta diversi calciatori ungheresi tra cui Sangiorgi e Ruprich. Dalla seconda metà degli anni '20 ha iniziato a giocare nella Terza Divisione e nel 1937 sono iniziati i lavori di costruzione dello Stadio Comunale. I rossoblù hanno iniziato a giocare in C dal 1940, mentre sette anni più tardi lo stadio cambia il nome rendendo omaggio ad Alberto Pinto: capitano della Finanza e calciatore rossoblù negli anni '20 ucciso dai tedeschi nel 1943. Al termine della stagione 1959/1960, i rossoblù retrocedono per la prima volta in Serie D e tornano in Serie C tre anni più tardi. Vincendo il proprio girone della terza divisione nella stagione 69/70, la Casertana ottiene la prima nonché storica promozione in Serie B. Tuttavia, i rossoblù terminano l'annata in cadetteria con la retrocessione dopo il 19° posto e i 27 punti complessivi totalizzati. Dieci anni più tardi, grazie al primo posto nel proprio girone in C2, i campani tornano in Serie C. L'annata 1990/1991 risulta essere molto positiva per lo sport casertano: i rossoblù ottengono la seconda promozione in B della loro storia; nel basket, la Juvecaserta vince il primo Scudetto della sua storia diventando la prima franchigia del Sud a riuscirci. Anche stavolta, la compagine rossoblù dura una sola stagione in B dopo aver perso lo spareggio salvezza contro il Taranto. Nel '93 la società fallisce e, con la rifondazione, s'iscrive al Campionato Nazionale Dilettanti. Dopo diversi anni tra serie minori e cambi nomi, nel 2013 la Casertana torna in Lega Pro Seconda Divisione, ovvero l'ex C2, grazie ad un ripescaggio. Nel 2021, a causa di inadempienze finanziarie, la società viene esclusa dal professionismo ed avviene la riammissione in Serie D. Due anni più tardi, la Casertana torna in terza divisione, dove gioca attualmente. Così come tutte le squadre di calcio, anche la Casertana ha avuto giocatori che hanno scritto la storia in rossoblù. Il primo nome da citare è quello di Marco Fazzi, il quale ha giocato a Caserta prima dal 1968 al 1971 e poi dal 1972 al 1978. In questi due periodi, l'allora attaccante ha giocato 317 partite e segnato 105 gol, detenendo così il primato di entrambe le classifiche. Chiudono il podio delle presenze Domenico Di Maio, 304 dal '68 all'82, e Pasquale Suppa, che ha giocato 275 partite dall'84 al '92 e poi nella stagione 2005/2006. Due dei migliori allenatori del club sono stati Leonardo Costagliola ed Adriano Lombardi, protagonisti delle due promozioni in Serie B. La Casertana ha come colori sociali il rosso ed il blu, che sono anche quelli della città di Caserta. Il club ha come simbolo un falco, scelto negli anni '50 al termine di un sondaggio per i lettori de Il Giornale e, per questo motivo, il soprannome della squadra è Falchetti. Nel 1978, il CONI ha premiato la squadra campana con la Stella d'argento al merito sportivo per la sua lunga ed importante attività nel mondo dello sport. Nella stagione 89/90 la Casertana ha ottenuto ben 10 vittorie di fila in C. In quella squadra c'era anche Fabrizio Ravanelli, Campione d'Europa nel '96 con la Juventus che ha giocato in prestito ai Falchetti segnando 12 gol in campionato. Nell'edizione della Coppa Italia 91/92, la Casertana ha incontrato l'Inter: dopo la sconfitta per 1-0 a San Siro, i Falchetti hanno pareggiato 2-2 al Pinto sfiorando l'impresa di eliminare i nerazzurri. Il già citato Fazzi, venuto a mancare nel 2017, era il padre di Cristiano, il quale ha giocato a basket e ha vinto lo Scudetto del '91 con la Juvecaserta.