AIMO DIANA ANCORA AL SUO POSTO

Un po’ meno derby, Roberto Goretti migliora il rapporto fra Reggiana e Sassuolo…

REGGIANA
Modena, Sassuolo, Reggio, terra di calcio e di dirigenti appassionati...

Redazione DDD

di Vanni Zagnoli -

Martedì 12 luglio, serata al Cere, ai cavalli, a Canali, al circolo equitazione, tennis, per la kermesse della Reggiana, con gli sponsor: ben 170 persone presenti.

Doriano Tosi, un mito...

Al passaggio del presidente Carmelo Salerno, i cronisti hanno detto la loro sul licenziamento del ds Doriano Tosi, padre di Marcello, ufficio stampa, giornalista. Ebbene, “voto a Salerno 0, a Doriano, Tosi, 10”, è uscito a voce alta. Alla carriera, naturalmente, per Tosi, di Sorbolo, accanto a Brescello, che aveva fatto grande. Un quarto di secolo fa si raccontò della rinuncia di Tosi al box, al calciomercato, per risparmiare 40 milioni di lire, fu una bella storia, emblematica del pensiero Immergas, l’azienda di caldaie, proprietaria della Reggiana, tra le favorite in serie C, girone B, e del Lentigione, la squadra del paese padano dove ha sede la multinazionale. Salerno investe, si è preso la presidenza un anno e mezzo fa da Luca Quintavalli, titolare di Olmedo, a Bibbiano, veicoli per i disabili e grande animatore del campionato di Quarta categoria, riservato a ragazzi speciali. Con la retrocessione del maggio 2021, Quintavalli su Facebook si scagliò sull’erede al soglio pontificio granata, salvo poi sostenere che non parlasse di lui.

Un po’ meno derby, Roberto Goretti migliora il rapporto fra Reggiana e Sassuolo…- immagine 2

La Reggiana, dunque. Su vannizagnoli.it trovate il videoracconto integrale della serata, all’esterno del Cere. La Reggiana ha scelto Roberto Goretti, ex Cosenza, come direttore sportivo. “Non sono il figlio di Mario, giocatore del Perugia degli anni ’70 e ’80”, ci risponde. Con lui migliorerà il rapporto da derby con il Sassuolo. E’ rimasto Aimo Diana, che la notte del primo turno, per la Reggiana, di playoff perso, sembrava da serie B. “Per me va”, ci confessò Vittorio Cattani, che conobbe Romano Amadei, il patron di 83 anni, a inizio millennio, a Modena, per caso. Era sempre stato nel mondo dilettantistico, fra Modena e Reggio, e lavorava nelle ceramiche, ufficio commerciale. Tante volte l’abbiamo visto entrare in tribuna assieme ad Amadei, appunto, che con il megafono incita la squadra come faceva a Brescello, al suo mondo piccolo, di Giovannino Guareschi, tanto caro a Michele Brambilla, ex direttore di Gazzetta di Parma e di Qn.

Diana ha una moglie bellissima, personaggio tv, anche a Sportitalia. Sarà difficile per lui migliorare il secondo posto della scorsa stagione, a lungo fu anche il primo, ma di certo deve fare meglio dei quarti di finale dei playoff, di fatto, di quell’eliminazione con la Feralpi, 1-0 a Salò e 1-2 al Mapei stadium. Che si chiama anche Città del Tricolore e sino al primo fallimento della Reggiana era Giglio. Latte, non il simbolo di Firenze.

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