Spaccatura che sembra insanabile tra la dirigenza e il popolo biancoceleste

Shock a Pescara: manichini impiccati fuori dallo stadio Adriatico

Shock a Pescara: manichini impiccati fuori dallo stadio Adriatico - immagine 1
Un agghiacciante risveglio per la città di Pescara. Minacce di morte verso il presidente Sebastiani, dopo le scritte e i graffiti, ecco i manichini impiccati
Matteo Murru

Paura e delirio a Pescara. I problemi di salute di Zdenek Zeman, l’uscita di scena dalla coppa Italia per mano del Catania, un sesto posto a -3 dal Gubbio e a 8 punti di distanza dalla terza posizione, che permetterebbe agli abruzzesi di giocare direttamente i playoff promozione.

Protesta macabra

Se a ciò sommiamo il rammarico della scorsa stagione, dove il sogno serie B si è infranto nell’infausta lotteria dei rigori contro il Foggia, possiamo dire che l’ambiente attorno al delfino d’Abruzzo è tutto, e ripeto tutto, tranne che sereno. E le colpe vengono scaricate anche verso la dirigenza, in particolare verso il presidente Daniele Sebastiani, alla guida del Pescara dal 2011. Oggi Pescara si è svegliata con un raccapricciante simbolo di protesta, appeso fuori l’ingresso della curva nord dello stadio Adriatico. Due manichini appesi, simboleggianti due uomini impiccati, con sopra i nomi del presidente Daniele Sebastiani e del direttore sportivo Daniele Delli Carri. Le immagini shock riportate da Sportitalia hanno subito fatto il giro del web fino ad arrivare proprio ai diretti interessati. 

La Digos ha già aperto un’inchiesta per scoprire i responsabili. Intanto le Lega pro con un comunicato ha manifestato vicinanza al prescindere del club abruzzese e al direttore sportivo.

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