Il Milan è una delle squadre che ha cambiato di più a 360°, l'Udinese invece ha rivoluzionato il reparto offensivo, ma non solo. In vista dello scontro diretto tra le due formazioni ecco cos'è cambiato in questi mesi in entrambe.
Serie A
Udinese-Milan, come cambiano le due squadre nella nuova stagione

Il nuovo Milan di Allegri al test Udinese
—Non ci sono dubbi: l'estate rossonera è stata un'estate di rivoluzione. Via, innanzitutto, Conceicao, deludente nel periodo in panchina nel finale della scorsa stagione. In seguito è arrivato Tare, nuovo ds, figura più tradizionale e forse più adatta al calcio italiano rispetto a Furlani e Moncada. Infine, Massimiliano Allegri: l'usato sicuro, un ritorno alle origini. Poi è stata la volta del mercato. La partenza più altisonante è sicuramente quella di Theo Hernandez, che a Milanello era il calciatore più vicino a essere una bandiera. Impossibile poi resistere ai, tanti, milioni che il Manchester City ha offerto per Reijnders, con l'olandese che ha salutato, destinazione Premier League. Lo stesso ha fatto Thiaw, mentre Musah ha accettato la corte dell'Atalanta. E dunque Chukuwueze, Emerson Royal, Jimenez, Terracciano, Jovic: insomma, piazza pulita.

In entrata invece il colpo che ha dato il via alle danze è stato Luka Modric, seguito poi da Ricci, Jashari, Athekame, Estupinan, De Winter e, infine, da Rabiot, Odogu e Nkunku. Il nuovo Milan è un Milan diverso, è un Milan che accetta di non essere sempre la squadra che domina il gioco, che accetta di abbassarsi e gestisce i ritmi. Soprattutto qui, per ora, si vede la mano di Allegri. Poi Modric, giocatore dalla classe infinita, riesce come nessuno a dare ordine. In attesa del rientro di Leao, che dovrebbe essere l'attaccante di questa squadra, i rossoneri hanno totalizzato sei punti su nove, steccando solo all'esordio contro la Cremonese. Poi sono arrivate due vittorie, magari non bellissime, ma sicuramente efficaci ed efficienti: anche questo è Massimiliano Allegri.
Runjaic, tra vecchie e nuove certezze
—L'Udinese ha confermato al comando delle operazioni Kosta Runjaic. L'allenatore tedesco ha dovuto però far fronte alla partenza di Lorenzo Lucca, che l'anno scorso aveva trascinato i bianconeri. Via anche Thauvin, per un reparto offensivo rivoluzionato. Al posto dei due sono arrivati Buksa e Zaniolo. E poi via anche Bijol, per far spazio ai giovani Bertola e Goglichidze, oltre a un centrocampo ridisegnato per l'esplosione di Arthur Atta e l'arrivo del polacco Piotrowski. Negli ultimi giorni di mercato sulla corsia di destra l'aggiunta di Zanoli ha dato profondità a un reparto che adesso vede protagonisti Ehizibue e il prodotto del vivaio del Napoli.

La stagione dell'Udinese è partita alla grande, meglio addirittura di quella del Milan, con sette punti su nove. Dopo il pari all'esordio contro l'Hellas, i bianconeri hanno sbancato due stadi nerazzurri: prima San Siro, battendo l'Inter, poi l'Arena Garibaldi, sconfiggendo il Pisa. La sfida di sabato sera del Bluenergy Stadium può lanciare davvero la squadra di Runjaic verso i piani alti della classifica. Una squadra che fisicamente è assolutamente di primo livello, visti i tanti centimetri a disposizione del tecnico ex Legia. Sicuramente questo aspetto può essere molto utile contro un Milan che invece ha sofferto tanto le palle inattive, specie alla prima giornata contro la Cremonese. In attacco la chiave di volta è invece la velocità e la capacità di giocare tra le linee di Iker Bravo, un po' come faceva Thauvin, per innescare Davis.
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