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I VENETI NON ARRIVANO AI QUARTI DI COPPA ITALIA DALLA STAGIONE 1999-2000

Venezia, Zanetti: “La testa è all’Empoli, con l’Atalanta tanti cambi”

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L’allenatore ha parlato in conferenza stampa prima dell’ottavo di Coppa Italia in casa dell’Atalanta

Davide Capano

Il Venezia fa visita domani alle 17.30 all’Atalanta di Gasperini in una gara valida per gli ottavi di Coppa Italia. Dopo la sconfitta di domenica con il Milan in campionato, mister Paolo Zanetti ha presentato così la partita del Gewiss Stadium in conferenza stampa: “Inutile negare che contro le grandi squadre per noi non è assolutamente semplice giocare, anche se siamo abituati a fare prestazioni un po' diverse. Pesa il modo in cui abbiamo perso. Il risultato conta, ma non siamo riusciti a portare a casa punti. Abbiamo avuto poco tempo per analizzare quello che è successo contro il Milan. Al di là del risultato in Coppa Italia, che non può essere un nostro obiettivo, davanti abbiamo una partita domenica prossima contro l’Empoli che per noi diventa fondamentale. La testa è lì, faremo cambiamenti e metteremo in campo una squadra fondamentale. Dobbiamo alzare il nostro livello qualitativo. Prendiamo gol sempre nei primi minuti e questa caratteristica le mie squadre non l’hanno mai avuta. Non si può sempre partire a handicap. Sappiamo che nell’ultimo periodo abbiamo fatto pochi punti. Considerando che abbiamo una partita in meno, determinante con la Salernitana. Se la vinciamo siamo in perfetta media. A me interessa rimanere fuori dalla zona calda. Dobbiamo migliorare a livello offensivo. Se guardiamo ai numeri difensivi, è grazie a quelli che in questo momento siamo salvi. Questo nonostante abbiamo sempre tre punte in campo”.

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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

“Il vero problema - prosegue il tecnico arancioneroverde - è sempre la partita persa col Verona, quella è la partita che scombina tutte le medie. Siamo riusciti a pareggiare con la Juve e a pareggiare fuori casa con la Sampdoria. Non abbiamo fatto sempre male. Mi ricordo l’anno scorso in questo periodo ci furono sei partite senza vincere. Da lì in poi è successo qualcosa e spero che possa capitare di nuovo a partire da domenica. Domenica sarà determinante per il nostro futuro. La partita di domani non è un fastidio, ma un piacere. È un impegno da affrontare nella maniera giusta. L’Atalanta è meglio incontrarla il meno possibile, considerata la forza della squadra. Farò delle scelte basandomi su quello mi può dare la rosa e la partita di domenica. Non cambierò tutto come con la Ternana per rispetto dei nostri avversari e della competizione. Vorrei una bella spinta per domenica. Di sicuro siamo in una condizione molto pericolosa a destra dove ci mancherà Ebuehi. Mazzocchi non partirà dall’inizio. Modolo non sarà convocato fino a venerdì e anche Vacca non ci sarà ma sarà a disposizione domenica. Svoboda? Il primo problema è che rischia di perdere la fiducia in se stesso. Gli errori li fanno tutti, anche i grandi campioni. Continuare a sbagliare è un brutto sintomo, bisogna imparare dagli errori e non rifarli più. Deve tornare ad essere giocatore. Molinaro sarà della partita come Fiordilino, Forte non è convocato. Credo sia in una fase in cui sia più via che qui. Non lo convoco perché è in una fase di trattativa calda. Ho parlato con Francesco e mi ha espresso il suo pensiero, ad oggi non sarà della partita. Ci sta che possa cambiare aria. Peretz deve recuperare da un infortunio che ha avuto, è appena rientrato con la squadra, domani viene e spero di potergli far fare un po' di minuti, ha bisogno di mettersi in forma. Bjarkason penso che sia fatta a Catanzaro”.

“È possibile rivedere Ampadu in difesa? Sì assolutamente - garantisce Zanetti -, Ampadu nel Galles fa il difensore, per quanto da noi abbia sempre fatto il centrocampista. Può giocare benissimo in difesa anche da noi però, domani qualcuno probabilmente rifiaterà e vedremo che soluzioni metterò in campo. In porta? Domani gioca Lezzerini”. Contro il Milan non si è vista la reazione che si è vista di solito… “La considerazione è giusta - conclude -, c'è un problema di mentalità per quanto non so bene dire quale sia l'emozione che causa il problema, però in questo momento noi facciamo fatica a essere continui in campo a livello mentale, sennò i problemi sarebbero altri, se non avessimo mai messo in campo la prestazione allora probabilmente non saremmo da categoria, invece spesso abbiamo fatto la prestazione e abbiamo reagito quando c'è stata qualche difficoltà. Ci sono però situazioni che ci mettono nella condizione di dover avere la forza di ribaltarla, è una cosa che non capita solo a noi, è capitata anche alla Roma. Siamo in un campionato dall'alta difficoltà e questo ci costringe a essere sempre al 100%. Non ci salveranno la tecnica e le giocate di un singolo, ma l'organizzazione e una forte mentalità, se riusciremo a farlo abbiamo già dimostrato di poter andare a punti”.

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