Juan Sebastian Veron è stato una vera e propria leggenda per il calcio argentino e non solo. Serie A che è stata una tappa importante della sua carriera dal 1996 al 2006 con le due esperienze di Manchester United e Chelsea nel mezzo. Numeri di altissimo livello, giocate che hanno fatto esaltare i tifosi e palmares di assoluto rispetto per l'ex centrocampista che tanti trofei ha fatto vincere ai club italiani, soprattutto con Parma e Lazio. Biancocelesti argomento principale dell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport in merito all'ottimo momento in campionato con Marco Baroni alla guida.
L'EX BIANCOCELESTE
Veron sulla Lazio: “A centrocampo è messa bene, mi piacciono due giocatori”
Veron: "Zaccagni deve credere di più nei propri mezzi"
—L'ex centrocampista della Lazio e bandiera dell'Argentina degli anni Duemila, Juan Sebastian Veron, ha parlato del momento positivo dei biancocelesti rimarcando l'importanza della qualità in mezzo al campo: "La squadra è seconda, questo porta a un dispendio di energie mentali maggiori. Baroni dovrà essere bravo a gestire queste situazioni, non mi aspettavo questo inizio di campionato. Il merito è dell'allenatore che ha saputo dare subito un'identità al gruppo. Ora però bisogna pedalare e continuare ad avere un profilo basso. Vincere sei partite di fila non è facile neanche in allenamento".
Sui giocatori: "Ho sempre un occhio particolare per i centrocampisti, quindi dico che Rovella e Guendouzi mi piacciono molto. Sono due ragazzi con caratteristiche diverse che si completano, forse questo mi porta a pensare che in mezzo al campo la Lazio stia messa bene. Zaccagni? Deve avere più consapevolezza dei propri mezzi. Davanti ci sono giocatori come Pedro, Dia e Castellanos che non sono fuoriclasse ma tutti funzionali all'idea di gioco del mister".
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