Oxford United, pre-season da film: il tecnico Gary Rowett a cavallo di un leone

In un calcio sempre più globale, la pre-seasondell’Oxford United può riservare episodi davvero inaspettati. È il caso dell’allenatore inglese Gary Rowett, che durante la tournée in Indonesia ha fatto il suo ingresso alla conferenza pre-finale della Copa Presidente… a cavallo di un leone. Non uno vero, ma un “sisingaan”, figura simbolica della tradizione locale: un leone di legno decorato, portato da uomini in abiti tradizionali tra canti e danze. L’allenatore ha dunque sorpreso tutti in Indonesia, con le foto che hanno subito fatto il giro del web.

L'Oxford United e il “sisingaan”: cultura e accoglienza in Java

Il curioso episodio è avvenuto a Soreang, nella provincia di Giava Occidentale, dove l'Oxford United è in ritiro. In questa zona dell’Indonesia, il “sisingaan” è una cerimonia che celebra ospiti d’onore e momenti importanti. Usato per lo più durante riti di passaggio per bambini o eventi civici, questo leone in legno rappresenta rispetto e ospitalità. Vedere un uomo britannico, noto per il suo stile sobrio e difensivista, prendere parte al rituale ha sorpreso tutti, innescando una valanga di commenti e condivisioni sui social.

Chi è Gary Rowett: il “generale” che si è fatto portare in trono

Rowett, 51 anni, è un tecnico pragmatico e poco incline alle eccentricità. Ex difensore con un passato a Leicester e Birmingham, è ora alla guida dell’Oxford United, squadra della Championship inglese. Non certo il profilo che ti aspetti su un trono dorato a forma di leone, con la folla in visibilio. Eppure, la sua partecipazione è stata interpretata come un segno di rispetto verso la cultura locale.

Una pre-season di successo in Indonesia

Oltre alla cerimonia, l’Oxford United sta vivendo un’ottima pre-stagione. Dopo aver sconfitto Arema FC, uno dei club più seguiti del paese, la squadra inglese ha chiuso in testa il proprio girone nella Copa Presidente, torneo che negli ultimi anni ha visto crescere il proprio prestigio internazionale. Per gli inglesi, un banco di prova e al tempo stesso un ponte culturale con l’Asia.