Presente all’evento benefico La Notte dei Leoni, in sostegno di ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), anche Rubén Maldonado, ex difensore del Napoli, che ha vissuto in prima persona la festa scudetto del club partenopeo. Ai microfoni nostri microfoni, l’inviato Michele Bellame ha raccolto le emozioni dell’ex centrale, diviso tra la gioia per il trionfo azzurro e l’amarezza per la retrocessione del suo Venezia.
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ESCLUSIVA – Maldonado: “Napoli, scudetto unico. Di Francesco a Venezia? Da confermare”

Intervista a Rubén Maldonado
—Hai vissuto da vicino i giorni dello scudetto del Napoli. Emozioni contrastanti tra il trionfo degli azzurri e la retrocessione del Venezia?
"Grandi emozioni. Sicuramente il Napoli si meritava questo scudetto. Sono stato lì allo stadio, ho sentito l’affetto di tanti tifosi che ancora ricordano ciò che abbiamo fatto all’inizio dell’era De Laurentiis. È stato bellissimo festeggiare lo scudetto a Napoli: una cosa unica. Per quanto riguarda il Venezia, emozioni forti anche lì. Ero allo stadio, ho parlato con alcuni tifosi e anche lì ho ricevuto tanto affetto. Poi purtroppo è andata male. Ma alla fine siamo qui, quello che ti lascia il calcio sono i rapporti, gli amici, e oggi siamo qui anche per questo".
Di Francesco ha fatto un buon lavoro nonostante la retrocessione. Lo confermeresti in Serie B?
"Io lo riconfermerei. Il Venezia ha fatto buone prestazioni, anche contro le grandi. All'ultima giornata con la Juve, ad esempio, il portiere ha fatto una grande parata prima del rigore, su un tiro sotto l’incrocio. Se non fosse per quella situazione, forse il Venezia avrebbe anche potuto vincere. Purtroppo è andata male perché anche le concorrenti hanno vinto. Alla fine, quindi, non è bastato".
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