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derby delle aspettative stagionali le rispettate piu

di Max Bambara – I derby, si sa, non sono mai semplici tappe. Possono lasciare scorie positive oppure possono mettere in cattiva luce tutto il lavoro di una stagione. Questo è il fascino iperbolico delle stracittadine ed è quasi normale...

Redazione Derby Derby Derby

di Max Bambara -

I derby, si sa, non sono mai semplici tappe. Possono lasciare scorie positive oppure possono mettere in cattiva luce tutto il lavoro di una stagione. Questo è il fascino iperbolico delle stracittadine ed è quasi normale che sia così. Superato tuttavia l'impatto emozionale con una vittoria o con una sconfitta nel derby, sarebbe opportuno ricondurre le analisi ai dati del campo ed alle questioni di campo. Si tratta infatti delle uniche componenti che hanno un reale peso specifico.

Se proviamo a riavvolgere il nastro all'estate del 2018 (quasi ad un anno fa, ossia prima dell’inizio del campionato), probabilmente riusciamo a dare ai fatti ed alle circostanze una definizione quanto più possibile oggettiva. All'epoca (carta canta, come si suol dire), si scriveva che il Milan poteva lottare per il quarto posto, ma che la lotta sarebbe stata dura ed ardua e che le due avversarie principali (Lazio e Roma) erano squadre toste e già rodate.

Nel contempo si narrava altresì che l'Inter, forse più del Napoli, era la vera anti-Juve del campionato, perché la dirigenza interista aveva potuto finalmente portare a termine una campagna acquisti di enorme valore. L’Inter infatti aveva preso un difensore centrale di livello come De Vrji, due terzini di valore (Vrsaljko e Asamoah) ed aveva aggiunto un reparto offensivo nuovo di zecca (Politano, Naingollan, Keita e Lautaro Martinez) al quartetto offensivo già rodato della scorsa stagione. Sette potenziali titolari insomma, non certo operazioni di complemento.

Pieno merito quindi all'Inter che, in quest’annata, è riuscita a vincere due derby su due. Tuttavia, se parliamo di campo relativamente alla stagione, c'è una squadra (l'Inter) che non ha rispettato le attese estive e c'è un'altra squadra (il Milan) che quelle attese le sta rispettando, trovandosi addirittura in semifinale di coppa Italia (ad un solo step da un possibile titolo). Doveva esserci una distanza importante e considerevole fra le due squadre milanesi in questa stagione, con l'Inter che aveva potuto programmare il mercato estivo ed il Milan che non aveva invece potuto farlo per le note vicende societarie, limitandosi a cogliere le occasioni che le ultime tre settimane a cavallo fra luglio ed agosto proponevano.

Nei fatti però questa distanza non c'è stata. L'Inter non è mai stata l'anti-Juve in quanto non è mai stata dentro (nemmeno per un momento) alla corsa scudetto. Il Milan invece è stato sempre dentro la corsa Champions League. Ad oggi, ci sono 2 punti di differenza in classifica fra Inter e Milan, ossia un mero episodio. Se la palla di Cutrone nel finale del derby di domenica scorsa fosse passata sotto le gambe di D'Ambrosio, oggi il distacco sarebbe all'inverso. Minuzie pertanto, non distanze chilometriche.

Certo perdere i derby fa sempre male, ma due partite stagionali non sono la stagione, a meno che la visione del calcio di chi prova a sostenere siffatta tesi, non abbia confini provinciali, quasi metropolitani. Il derby più importante, semmai, sarà nella prossima estate quando le due milanesi saranno chiamate a trasformare due squadre che hanno dimostrato di poter essere competitive per la lotta alla Champions League, in due squadra capaci di andare oltre.

Ecco lì si gioca il futuro del calcio italiano che, annoiato dal monotematismo bianconero, sta perdendo appeal, interesse e gusto. Senza una vera sfida al vertice del campionato d'altronde, la Serie A continuerà ad essere una lega monca. La vera stracittadina da vincere pertanto sta lontano dal campo. L'estate 2019 sarà una tappa fondamentale. Questo derby non è possibile perderlo.

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