Resta alta la tensione

Genova, niente tregua: l’opposizione della Gradinata Nord

Genova, la Gradinata Nord
Dopo i grandi disordini e gli striscioni esposti in Genoa-Sassuolo, la Gradinata Nord dice no a qualsiasi tipo di tregua.
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

A Genova non si placa la tensione. Non si è arrivati a una mediazione, tanto chiacchierata nei giorni scorsi, tra le Gradinate Nord e Sud. La tregua per cercare di lenire il clima particolarmente agitato non ha avuto riscontro positivo. L'agitazione nel capoluogo ligure rimanda agli eventi del 5 maggio (aggressione a Piazza Alimonda e devastazione della sede degli Ultras Tito Cucchiaroni). La Gradinata Nord - riposta il Secolo XIX - si è opposta fermamente.

La tifoseria del Genoa, nell’intervallo della partita contro il Sassuolo, ha mostrato con gli striscioni la propria posizione: “5-5-2024 che sia ben chiaro a tutti, delle vostre schifezze ne pagherete le conseguenze”. Un altro, invece, recitava: “Non hai difeso il tuo club perché non sei ultras ma solo spazzatura. Niente tregua e di voi nessuna paura”. E, infine, “Se un giorno vi decidete diteci dove e quando volete”. Il tentativo di regolamento di conti con i tifosi della Sampdoria non è rimasto indifferente.

Genova, ecco i possibili scenari

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L'episodio del 5 maggio continuerà ad alimentare le polemiche. La Digos, intanto, sempre secondo il noto quotidiano, avrebbe fatto partire le indagini su chi ha scritto lo striscione, intanto, difficilmente, il Viminale prenderà provvedimenti per l’ultima di campionato in casa del Genoa, contro il Bologna, per evitare di vedere riversare la Nord per le strade di Genova con il rischio di altri disordini.

Su un possibile divieto, però, si va verso il blocco della trasferta all'Olimpico per i tifosi rossoblù, in occasione di Roma-Genoa di domenica 19 maggio alle ore 20:45, penultima giornata di questa Serie A. La mancata tregua – riporta Il Secolo XIX – non ha sorpreso né le autorità né chi ha parlato con i capi storici. Dopo gli scontri tra domenica 5 maggio e lunedì 6 non ci sono stati altri episodi, ma la tensione rimane alta e le forze dell’ordine sono in allerta.

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