Asllani-Adli, il derby che non s’ha da fare: almeno per il momento…

di Matteo Murru -

Arrivati con il favore del popolo. Presentati come pilastri del futuro. Ma chi li ha visti? Di Asllani e Adli finora neanche l’ombra. In quest’ottica il più ‘giustificato’ è l’albanese. Il classe 2002 ex Empoli è arrivato per essere il ‘vice’ Brozovic. Il problema è che forse non c’era bisogno.

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Un ottimo inizio di stagione per il croato, ormai sempre sulla stessa onda da qualche anno. Se anche Barella e Calhanoglu hanno modo di tirare il fiato, per Epic Brozo no. Non si può fare davvero a meno di lui.

Per Adli il discorso è leggermente diverso. Ingaggiato l’anno scorso è tenuto ancora un anno alla corte del Bordeaux per ‘farsi le ossa’. Una grande pre-season per lui ma ora più nulla. Ruolo naturale? Trequartista. Proprio la zona di un certo CDK, l’investimento più oneroso di questa campagna acquisti del binomio Maldini-Massara. Senza dimenticarci di Brahim che rimane un chiodo fisso per Pioli. A destra le staffette di Messias e Saelemaekers non sembra lascino spiragli al calciatore di origini algerine. A sinistra non ne parliamo, lì c’è Leao. E allora? Magari Pioli sta valutando un posto in mediana…chissà.