TANTO MERCATO ATTORNO A SKRINIAR E DE VRIJ

Francesco Repice sul derby: “In difesa Inter molto male, Milan atteggiamento europeo”

Francesco Repice sul derby: “In difesa Inter molto male, Milan atteggiamento europeo” - immagine 1
Lo storico giornalista di Radio Rai e radiocronista di Tutto il Calcio Minuto per Minuto su Radio 1 ha analizzato il derby di Milano, esprimendosi sulla grande prestazione del Milan e sulle criticità dell’Inter.

Redazione DDD

Francesco, cosa resta della vittoria del Milan? Determinante è stato il fatto che il Milan abbia giocato meglio dell’Inter. E che l’Inter in difesa, singolarmente, sia adesso messa molto male: perde tutti i duelli uno contro uno, e Leao ha fatto quello che ha voluto nell’area di rigore nerazzurra. In generale, penso che il Milan sia la squadra attualmente più vicina a quelle che primeggiano in Europa per atteggiamento, intensità e modo di stare in campo. Il club rossonero è il più "europeo", in questo momento.

Invece l'Inter...

Che dire sulla prestazione e sull’atteggiamento con cui il club nerazzurro ha giocato una partita importante come il derby? L’atteggiamento iniziale - ha risposto Repice a SuperNews - secondo me è stato giusto, così come è stata giusta l’interpretazione della partita da parte di Inzaghi, che ha schierato due attaccanti molto rapidi in modo da aprire varchi centrali nella difesa del Milan. E così è accaduto: Brozovic ha segnato grazie al fraseggio tra Lautaro e Correa, poi si è inserito nella difesa rossonera e ha portato l’Inter in vantaggio. Credo che il problema dell’Inter sia evidentemente nella difesa. Bastoni, che in settimana ha avuto la febbre, non si è allenato al meglio. De Vrij è stato oggetto di calciomercato, quindi si era capito che il club aveva intenzione di cederlo. E questo, sicuramente, non ha giovato nella preparazione di un calciatore di grande intelligenza tattica così importante nel reparto difensivo nerazzurro. Lo stesso Skriniar, fino alla fine del mercato, è stato accostato al PSG. La trattativa non è andata poi a buon fine, ma non so fino a che punto lo slovacco sia stato contento di non approdare al Paris.

Francesco Repice sul derby: “In difesa Inter molto male, Milan atteggiamento europeo”- immagine 2

Che ne pensi, invece, del Napoli di queste prime giornate di campionato? Sembrava fosse destinato ad una stagione decisamente sottotono dopo l’addio di Mertens, Insigne, Koulibaly e altri giocatori importanti, e invece sta dimostrando di aver trovato una sua dimensione e una sua compattezza… Credo che Napoli e Lazio giochino molto bene, ma che abbiano difficoltà a gestire il vantaggio. Le altre squadre invece, come Juventus, Inter, Milan, hanno la capacità di passare in vantaggio e tenere la partita. Cosa che, per esempio, non è successo a Udine alla Roma, che si è fatta prendere dalla foga di riprendere il match perché ha regalato due gol. Così, però, ci si espone a brutte figure. In quei casi bisogna avere la capacità che ha avuto contro la Fiorentina Allegri, che sta subendo secondo critiche “marziane”, di capire che in quel momento bisognava limitare i danni e cercare di portare a casa la pelle. Ed è quello che ha fatto la Juventus. In ogni caso, credo che Milan, Inter, Juventus e Roma riescano a mantenere il vantaggio, mentre Lazio e Napoli no. E questo, a lungo andare, potrebbe essere un problema per il club di Spalletti e per quello di Sarri.

A proposito di Juventus: Allegri non ha fatto entrare Vlahovic contro la Fiorentina, ha sostituito Di Maria con De Sciglio ed è oggetto di numerose critiche per via delle sue dichiarazioni post gara, che spesso pongono l’accento sulla capacità della sua squadra di non prendere gol o sull’aver giocato una buona fase difensiva. Che ne pensi delle scelte e dell’atteggiamento del tecnico bianconero? Del suo atteggiamento ne so poco. Nello spogliatoio c’è Allegri e solo lui sonda l’umore dei suoi giocatori. Per quanto riguarda le scelte, sono d’accordo con lui. Per prima cosa, perché al momento la squadra ha delle assenze importanti, e serve quindi cercare di portare a casa i punti e muovere la classifica piuttosto che prendere delle sonore batoste lanciandosi all’attacco senza criterio. Inoltre, credo che aver lasciato Vlahovic in panchina sia stata una scelta plausibile. Prima di tutto perché, al posto del serbo, non ha giocato uno qualunque, ma Milik, che ha anche segnato. In secondo luogo, perché in questo momento Vlahovic è fondamentale da schierare nella partita di Champions in programma contro il PSG: se la Juventus si presentasse al Parco di Principi senza l’opzione 'palla lunga per Vlahovic', rischierebbe di fare una bruttissima figura. Il PSG è una squadra innaturale, che non perdona, al di là di ogni logica, e la Juve rischia l’osso del collo. E partire male in quella competizione significa tanto. Allegri ha dichiarato che 'la partita importante sarà quella in casa contro il Benfica': sono parole che sanno di resa, ma sono molto realiste.

 

tutte le notizie di