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PROFESSIONE BENEVENTO, CUORE NAPOLI

Il derby di Pasqualino Foggia: “Sono nato a Fuorigrotta e dividevo la camera con Gattuso…”

BENEVENTO, ITALY - FEBRUARY 21: Oreste Vigorito, President of Benevento Calcio talks to Pasquale Foggia, Sporting Director of Benevento Calcio during the Serie A match between Benevento Calcio and AS Roma at Stadio Ciro Vigorito on February 21, 2021 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il derby di domenica tra Napoli e Benevento è già al centro dei pensieri di un napoletano come Pasquale Foggia, d.s. dei giallorossi.

Redazione DDD

Pasquale Foggia ama Napoli e conosce Gattuso, ma il suo presente è con le Streghe, tutto giallorosso come i colori del Benevento di cui è apprezzato direttore sportivo. Queste le sue dichiarazioni a Radio Marte prima del derby campano: "Gattuso l'ho affrontato molte volte da avversario ma ho trascorso insieme a lui anche un ritiro al Milan durante il quale dividevamo la stessa camera. Conosco Rino e so quello che può trasmettere ai suoi calciatori. Sono sinceramente convinto che lui stia facendo di tutto per portare il Napoli nelle posizioni di classifica che merita fin dall'inizio del torneo. Il derby lo sento particolarmente perché sono tifoso del Napoli e sono nato a pochi metri dal "Maradona", allora "San Paolo". Una partita del genere non fa dormire la notte. La crisi del Napoli? Ci sono due tipi di pensiero: se stanno alla grande perdi la partita; tuttavia sai anche che, seppure non stanno bene, non possono perderle tutte. Il Napoli ha una rosa forte ma noi, in fase di preparazione alle partite, guardiamo all'avversario ma basandoci sulle nostre caratteristiche".

 Pasquale Foggia (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Pasquale Foggia (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Ancora Pasquale Foggia: " Se ci guardiamo alle spalle e vediamo le rose delle squadre che ci sono dietro si fa fatica a pensare di mantenere questo vantaggio. Dobbiamo tenere duro in ogni singolo minuto di ogni singola partita.  Inzaghi, all'arrivo nel Sannio, era reduce dalla non felice esperienza di Bologna ma nel calcio si guarda troppo alle esperienze passate. E' un tecnico forte che aveva bisogno di sentirsi al centro di un progetto e che doveva avere calciatori funzionali al suo modo di giocare".

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