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Il pugno sul tavolino del Napoli: Lozano, Osimhen e Bakayoko trascinano Rino Gattuso

NAPLES, ITALY - OCTOBER 17: Gennaro Gattuso SSC Napoli coach and Victor Osimhen of SSC Napoli celebrate the 4-0 goal scored by Victor Osimhenduring the Serie A match between SSC Napoli and Atalanta BC at Stadio San Paolo on October 17, 2020 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Napoli-Atalanta 4-1: questa partita aveva fatto implodere Carlo Ancelotti, ora rilancia Rino Gattuso

Redazione DDD

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

Quando il risultato è così «tranchant», i maniaci delle lavagne si aggrappano a tutto: al fatto che il Napoli era stato sempre in ritiro e molta Atalanta no; che i ritorni (di Ilicic, evviva!) costano; che la palla è rotonda e ogni partita fa storia a sé. Però Napoli-Atalanta 4-0 in 42’ (e poi 4-1) costituisce un pugno sul tavolino, non un semplice - e minaccioso - avviso ai naviganti. Gattuso ha azzannato Gasperini come di solito Gasp azzanna gli avversari. Gli ha tolto il respiro, ha costretto i Palomino e i Romero a fotte brerianamente sesquipedali. Vi segnalo i tre «acquisti»: Lozano, Osimhen, Bakayoko. Ho usato le virgolette perché il messicano c’era già la scorsa stagione, ma questo è proprio un altro: per come segna (doppietta) e per come si muove. Osimhen, Bakayoko (e Koulibaly) assicurano, in compenso, i muscoli che offrono muri difficili da scalare. In difesa, in mezzo, in attacco: ovunque. L’ex Lilla mi sembra più «profondo» di Milik e, a differenza del polacco, capace di esistere oltre i gol. E mancavano, fra parentesi, Insigne e Zielinski.

Matteo Politano (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Siamo alla quarta e, dunque, l’esperienza invita a non trasformare le tracce della preda in preda. Ma neppure a trascurarle. Come non bisogna dimenticare la Champions che l’Atalanta dovrà gestire. Rispetto al massacro del primo tempo, il secondo non poteva non essere una sorta di dignitoso armistizio, con la Dea, orgogliosa, a salvare almeno le apparenze (il guizzo di Lammers) e i Gattusiani, sazi, a girarle attorno per evitare di addormentarsi. A un certo punto è uscito persino il Papu, uno dei pochi che, sotto il diluvio, aveva cercato di aprire almeno un ombrello. Sul campo, è un Napoli che viaggia a punteggio pieno, 12 gol fatti e la miseria di 1 subìto. Ha aggiunto munizioni all’arsenale, nella mia griglia figurava al quinto posto (e l’Atalanta, terza). E’ ancora presto, ma ricordare aiuta a stare nella cesta.

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